FOTO: Bright Side of the Sun

Questo contenuto è tratto da un articolo di John Voita per Bright Side of the Sun, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


L’avvio della Stagione 2024/25 di Devin Booker non è definibile in altro modo, se non attraverso l’aggettivo “solido”. Dopo una prima settimana discontinua ha reagito incredibilmente, vincendo il premio Western Conference Player of the Week 2, mettendo a referto l’impressionante media di 33.7 punti con percentuali al tiro del 48.4/37/90.6. Tuttavia, durante la 3° settimana di Regular Season ha mostrato qualche segno di regressione, anzi, un netto calo, che ha visto la media punti scendere a 17.8 e le performance al tiro al 37.1/19.4/92.9, nonostante una sfida in cui sia sceso in campo senza Kevin Durant e si sia sobbarcato sulle spalle l’intero peso offensivo della squadra. I Phoenix Suns hanno affrontato situazioni clutch in tutte le 4 sfide previste dalla 3° settimana stagionale, in cui Booker ha totalizzato solo 4 punti, con 1/7 dal campo e 0/4 da oltre l’arco. Ad un osservatore estraneo potrebbe sembrare che qualcosa stia andando storto, e probabilmente non si sbaglierebbe, tuttavia né i Suns né i loro tifosi devono avere timori a riguardo. Tutti i giocatori hanno up&down nelle loro performance stagionali, compreso Devin Booker. Si sta adattando ad un nuovo sistema di gioco, così come ha fatto Jusuf Nurkic lo scorso anno. Ricordate Nurkic? Il giocatore che, come sempre, veniva sopraffatto da Anthony Davis? Adesso sta provando ad adattarsi in qualche modo al ruolo impostogli da coach Mike Budenholzer. Non deve più svolgere il ruolo di facilitatore di gioco, mentre invece può occuparsi di vigilare sul pitturato e prendere rimbalzi.


Lo stesso discorso vale per Booker. Da più longevo membro dei Phoenix Suns, D-Book ha svolto per anni i propri compiti sotto la guida e i dettami tecnici dell’ex Assistant Coach, Kevin Young, sin dal 2020. Adesso Young allena a BYU, e Booker si sta adattando alla nuova filosofia di gioco apportata da Coach Bud, che confida parecchio sul tiro dal perimetro. Devin non è mai stato un giocatore estremamente continuo nel tiro da oltre l’arco, e neppure dotato di ampio volume di tiro, entrando nella Stagione 2024/25 aveva una media di 5.8 tentativi e una percentuale del 35.7% da tre punti. Questo andamento sta persistendo anche quest’anno. Nonostante conduca i Suns per tentativi dal perimetro effettuati a partita, si qualifica soltanto 6° in quanto a percentuali dalla medesima mattonella, con il 34.4%. Nulla di strabiliante. Ma sarà causa di ulteriori problemi? Le opinioni sono svariate, e alcune potrebbero addirittura spingere ad allarmarsi. Ma una cosa che va compresa è che Devin Booker sia nel suo prime e che ogni volta che una sfida gli si è presentata davanti, che fosse aumentare il volume di tiro, facilitare il gioco o, per finire, migliorare la qualità del suo tiro da oltre l’arco, ne è sempre uscito migliorandosi. Ogni volta ha apportato un miglioramento al suo stile di gioco. Perciò ci si può aspettare che l’andamento continui così anche stavolta per il 4 volte All-Star. 

Il maggior volume di tiro da oltre l’arco in carriera, Devin Booker lo ha messo a referto nella Stagione 2017/18, quando ha totalizzato 7.1 tentativi a partita – coincisa casualmente con la stagione in cui ha registrato la percentuale più alta in carriera dal perimetro: il 38.3%. Da notare che nelle prime 13 uscite di quella stagione la sua percentuale da oltre l’arco è stata solo del 34.2%. Ci è voluto tempo per adattarsi, ma ha poi terminato il resto dell’annata col 39.2%. 

D-Book è stato da sempre eccellente dal mid-range, una zona da cui ha preso la maggior parte delle conclusioni in carriera. Attualmente sta lavorando per aumentare la precisione in quel range di qualche metro, un cambiamento che naturalmente richiede tanto lavoro. Ma se c’è qualcuno in grado di farlo e passarne indenne, quello è proprio Devin Booker. Un altro fattore da tenere in considerazione è che D-Book non sia stato al massimo della forma recentemente. Qualunque sia la ragione, Devin ha affermato che si sia trattata di una brutta influenza da affrontare. Contro i Dallas Mavericks è rimasto in dubbio fino all’ultimo momento, e ha ancora mostrato qualche segno residuo anche contro i Sacramento Kings. “Si tratta di qualcosa,” – ha dichiarato lo stesso Devin Booker a riguardo dopo la sconfitta contro i Kings – “Dovrebbe passare presto.”.  

A suo credito, Booker ha comunque provato a rimanere competitivo. Avrebbe potuto prendersi qualche giorno di riposo, vista la malattia, ma ha preferito stringere i denti e provare ad offrire il suo contributo. Quest’attitudine e questa dedizione non vengono riportate nelle tabelle delle statistiche. Per coloro che dubitano del fatto che Devin Booker possa adattarsi al sistema di gioco di coach Mike Budenholzer, la parola chiave è: relax. La Regular Season è un lungo viaggio. Booker ha già dimostrato varie volte che non c’è ragione di preoccuparsi.