La fiducia dei Detroit Pistons in Simone Fontecchio potrebbe cominciare a pagare nel momento giusto della stagione

Questo contenuto è tratto da un articolo di Omari Sankofa per Detroit Free Press, tradotto in italiano da Emil Cambiganu per Around the Game.
Nel bel mezzo di una stagione difficile come la scorsa, Simone Fontecchio è stato una luce inaspettata per i Detroit Pistons.
È arrivato alla trade deadline dai Utah Jazz nella stagione 2023-24 e ha giocato un basket incoraggiante per una squadra che, meno di due mesi prima, aveva subito una storica striscia di 28 sconfitte consecutive. In 16 partite, Fontecchio ha registrato una media di 15,4 punti a partita, tirando con il 42,6% da tre punti come titolare.
A parte le scelte al Draft, Fontecchio è l’unico giocatore a essere tornato dalla scorsa stagione. La nuova dirigenza guidata da Trajan Langdon ha dato priorità alla sua conferma, e la scorsa estate ha firmato un rinnovo biennale da 16 milioni di dollari.
Il primo anno non è andato esattamente come previsto, ma lunedì notte è stato un promemoria del fatto che l’ala italiana è uno dei giocatori più completi su entrambi i lati del campo. Ha segnato un massimo stagionale di 23 punti e catturato sette rimbalzi, realizzando 9 dei 10 tentativi dal campo e tutti e cinque i tiri da tre punti, contribuendo alla vittoria per 127-81 in trasferta contro i New Orleans Pelicans — il successo più largo della stagione e il secondo più ampio in trasferta nella storia della franchigia.
Ho semplicemente fatto le cose semplici: prendere rimbalzi, essere nel posto giusto per tutta la partita. Poi la gara si è messa dalla nostra parte e ho trovato qualche tiro aperto. È stato bello vederne entrare un paio. Il canestro sembrava più grande.
Fontecchio è entrato in partita tirando con il 32,3% da tre punti in questa stagione, molto al di sotto del 39,1% che aveva registrato l’anno scorso tra Jazz e Pistons. Un infortunio all’alluce sinistro ha interrotto la sua stagione con 15 partite d’anticipo, portandolo a sottoporsi a un intervento chirurgico per correggere il problema lo scorso maggio.
All’inizio della stagione, sentiva ancora gli effetti dell’operazione e ha faticato a trovare il ritmo in un nuovo ruolo, sotto la guida di un nuovo staff tecnico. Nonostante le difficoltà al tiro, è stato un punto fermo della second unit grazie a tutto il resto — in particolare difesa, rimbalzi e disponibilità a fare il passaggio extra.
“Abbiamo fiducia in questi ragazzi e non viviamo partita per partita, diamo loro l’opportunità di costruire un percorso,” ha detto J.B. Bickerstaff dopo la gara contro i Pelicans. “Diamo ai ragazzi la possibilità di giocare con libertà e fiducia. E sappiamo che Simo è capace di segnare. La nostra fiducia in lui non è mai venuta meno. Sappiamo che avremo bisogno di tutti loro e penso che stasera sia stata una grande serata per lui, con un 9 su 10 dal campo e 5 su 5 da tre. È stato fantastico vederlo.”
Bickerstaff ha anche detto che ci sono ancora giorni in cui l’alluce operato di Fontecchio gli causa dolore:
Lui sa come impattare sulle vittorie, conosce il suo ruolo e ciò di cui la squadra ha bisogno. Fa tutto il possibile per gestire la situazione. È semplicemente un professionista, un grande compagno di squadra, e siamo fortunati ad averlo con noi.
Fontecchio ha giocato 63 partite in questa stagione, con una media di quasi 17 minuti a gara. La fiducia dello staff tecnico in lui non è mai vacillata mentre cercava di ritrovare il ritmo al tiro, e finalmente è stata ripagata con la sua miglior prestazione offensiva dell’anno.
Ha negato che le sue difficoltà dall’arco siano dovute al piede. Ha avuto molte cose a cui adattarsi in poco tempo, trovandosi sotto la guida del terzo staff tecnico e della terza dirigenza in meno di due anni. Inoltre, è difficile trovare continuità partendo dalla panchina. Bickerstaff ha comunque premiato il suo impegno in tutte le altre aree del gioco, fiducioso che prima o poi il tiro sarebbe tornato.
Sanno che posso tirare in tanti modi, che sono un giocatore di squadra e di spogliatoio, che prendo rimbalzi, difendo e faccio la giocata giusta in attacco.
A volte serve qualcuno che tagli dal lato debole per liberare un compagno. Loro sanno che lo farò comunque, anche se il tiro non entra, e li ringrazio per la fiducia e la sicurezza che hanno in me.
Fontecchio non era presente durante la serie di 28 sconfitte consecutive, ma è comunque uno dei 31 giocatori che hanno vissuto i momenti difficili della scorsa stagione. I Pistons si sono trasformati completamente in meno di un anno, migliorando fino a un record di 39-31 dopo la vittoria di stanotte. Sono a tre partite dal triplicare il totale di 14 vittorie dell’anno scorso.
Con i Playoff ormai vicini, la rinascita di Fontecchio potrebbe essere arrivata al momento perfetto.
Quando sono arrivato l’anno scorso, era chiaramente un periodo difficile dopo quella striscia negativa. C’era molta frustrazione tra i ragazzi. Mi sono infortunato alla fine della stagione, ma sono comunque riuscito a giocare 15-16 partite. Sono stato in campo con loro e so quanto sia stato frustrante.
Riuscire a ribaltare la situazione in questo modo, per noi, per chi era qui l’anno scorso, per la città di Detroit, per i tifosi… è la cosa più importante. Vogliamo continuare così e dimenticare l’anno scorso.