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L’esperienza di PJ Tucker ai Los Angeles Clippers è cominciata da poco più di un mese, ma potrebbe volgere molto presto alla fine. Le ultime notizie in arrivo da Shams Charania su The Athletic sembrerebbero infatti indicare una certa frustrazione dell’ex Philadelphia, che nelle ultime 6 partite ha giocato ben 0 minuti per scelta tecnica dell’allenatore. Un problema, che si aggiunge al fatto che il suo ultimo canestro dal campo risalga al 14 novembre 2023, data dalla quale ha accumulato ben 0 punti in 80 minuti di gioco totali, prendendosi soli due tiri in 6 gare – ritmi insostenibili anche per uno specialista del settore come lui. Queste le parole dell’insider nell’aggiornamento di ieri:

PJ Tucker ha espresso frustrazione riguardo alla sua corrente situazione con la squadra e le parti stanno discutendo un modo per risolvere la questione per lui, che sia lì o da un’altra parte, stando alle fonti. […] Numerose contender stanno monitorando la situazione del giocatore a LA. Guadagnerà $11 milioni in questa stagione e ha una player option da $11.5 milioni per il prossimo anno.

Lo stesso giocatore, in un’intervista esclusiva per ClutchPoints a cura di Tomer Azarly, ha espresso il proprio malumore riguardo alla situazione attuale, dichiarando di vivere male il fatto di essere passato da un ruolo di titolare con tanti minuti negli ultimi anni a essere panchinato per svariate partite consecutive. Il veterano sente di poter ancora aiutare, e non solo da mentore, come sta facendo adesso con Kobe Brown, ma anche e soprattutto sul parquet. Ecco perché queste parole sono pesanti:


Tomer Azarly: “Questo ruolo ti va bene al momento?”

PJ Tucker: “Non ho un attuale ruolo in questa squadra. Non sto giocando, sono fuori dal quintetto. Si tratta di una scelta, e per ora ci sto convivendo. Ma, ovviamente, sento di avere ancora modo di contribuire molto al successo di una squadra, che sia qui o altrove. E, per il momento, non è qui. Perciò voglio fare quello che posso fare.”

Tomer Azarly: “Vedevi un ruolo per te qui?”

PJ Tucker: “Certo, sì, ovviamente. Arrivato qua, ho cercato subito di trovare il modo di fare il possibile per dare il mio contributo. Ma, come ho detto, a volte tu lo vedi ma non è così, altre lo vedi tu ma la squadra no.”

Tomer Azarly: “Tu e Tyronn Lue avete parlato del tuo ruolo?”

PJ Tucker: “Sì, un po’, e la situazione è chiara, è quello che è. Non ci sono minuti a disposizione per me al momento, quindi è quello che è.”

Difficile immaginare quale potrebbe essere una destinazione plausibile, anche al netto del contratto oneroso per un giocatore a fine carriera e utile in una sola fase. Tra le ex di turno un nome intrigante a prima vista potrebbe essere quello dei Phoenix Suns, dove ha militato dal 2012 al 2016: non sarebbe la prima volta che una squadra con Kevin Durant va in cerca di veterani che possano offrire un qualsiasi tipo di contributo ai Playoffs, anche per brevi periodi, e il roster in generale si prospetta un po’ corto in ottica post-season, oltre che poco versatile difensivamente. Sacrificare un po’ di spacing per uno specialista, seppur in fase calante, potrebbe essere una soluzione? Molto complesso, soprattutto immaginando una trade. Stesso discorso valido per Miami Heat e Milwaukee Bucks, frenate dal contrattone di cui PJ Tucker è titolare. Che sia giunta al termine la cavalcata di Agent 0-0-0-0?