FOTO: Celtics Blog

Questo contenuto è tratto da un articolo di Bobby Manning per Celtics Blog, tradotto in italiano da Edoardo Viglione per Around the Game.


Da quando Jrue Holiday ha firmato la sua estensione contrattuale con i Boston Celtics, Brad Stevens ha parlato per la prima volta con i giornalisti in una conferenza stampa improvvisata. È un momento molto importante per la franchigia: i Celtics sono arrivati primi dominando la Regular Season forti di un record che recita 64-18 ed è normale che abbiano addosso molta pressione in vista dei Playoffs, nonostante l’ottima vittoria in Gara 1. Brad ha elogiato il lavoro di Joe Mazzulla e ha spiegato perché ha preso la scelta di estendere Holiday, oltre ad aver espresso ottimismo nel tenere sotto contratto a lungo termine anche il suo compagno di backcourt Derrick White.


”Non posso parlare molto di cose di cui non ci è permesso di discutere fino al primo luglio, ma Derrick ha avuto una stagione fantastica ed è fondamentale per noi, quindi finché possiamo tenerlo con noi ovviamente saremo felici di averlo.”

Brad Stevens

Holiday ha firmato con i Celtics un quadriennale da 135 milioni di dollari complessivi, ma White e i Celtics teoricamente non possono discutere di un’eventuale nuova firma prima di quest’estate, quando ufficialmente entrerà nel suo ultimo anno di contratto. Le limitazioni del CBA potrebbero ostacolare la firma di White quest’estate, il quale potrebbe “accontentarsi” di un 120×4, ma comunque sentendo le parole di Stevens sembra che per entrambe le parti in causa ci sia la volontà di proseguire insieme.

Prima di tutto questo core dovrà dimostrare che può vincere in quanto l’estensione di Holiday è uno sforzo che è stato fatto proprio per allungare la title window di questi Celtics; in più bisogna considerare che tra tasse e le limitazioni per il secondo apron sarà difficile tenere tutti, dato che comincerà anche il super max contract di Jayson Tatum. Le motivazioni della firma di Holiday si basano ovviamente sull’apporto two-way che dà alla squadra, ma anche sulla grande esperienza che può portare sia in termini di vittoria che come aiuto ai compagni più giovani come Jordan Walsh.

”Jrue è arrivato qui e si è subito messo a disposizione della nostra squadra per provare a vincere. Uno del suo livello è sempre stato abituato ad avere più palla in mano, ma lui ha subito pensato a cosa potesse fare per aiutare la squadra. Anche il fatto che è importante off ball penso che dimostri quanto sia importante averlo con noi. Quando guardi una persona come lui e pensi alla squadra a lungo termine sai che per vincere servono dei bravi giocatori ambo i lati del parquet. Poi vuoi anche dei giocatori che possono essere delle fonti d’ispirazione per i più giovani e son sicuro che i nostri s’ispirano a lui.”

Brad Stevens

Stevens non considerava scontata una stagione da 64 vittorie nonostante l’ampio talento di cui dispone Boston. Ha attribuito il merito di questo risultato in parte alla capacità di Mazzulla di mandare il messaggio giusto ad una squadra che può giocare a questo livello su entrambi i lati del parquet, ma anche al desiderio dei giocatori di competere per qualcosa di più grande di loro, un sogno che Stevens ha percepito sin dai primi giorni del training camp. È stato il quarto miglior anno nella storia della franchigia, non l’ha sorpreso, ma ha voluto sottolineare quanto sia stato complicato arrivarci. Ha affermato che anche la run Playoffs non sarà facile, ma Brad si aspetta che giocherà un ruolo fondamentale il mix tra l’esperienza dei veterani e la freschezza dei giocatori più giovani. Payton Pritchard, ad esempio, sarà importantissimo in uscita dalla panchina e dovrà farsi trovare pronto fin da subito, questo costituisce una novità dato che negli scorsi Playoffs era fuori dalle rotazioni.

Stevens ha anche commentato la decisione di firmare Neemias Queta come 15esimo e ultimo giocatore a roster. Non sarà una mossa che farà la differenza in post-season, ma è un giocatore giovane che allunga la panchina per il futuro e aiuta a completare un roster che diventerà per forza di cose sempre più costoso. E infine gli è stato chiesto un commento sui rumors che lo vedono di ritorno al College a ricoprire qualche ruolo nell’Indiana, il suo stato natale, ma lui ha sorriso.

”Non rispondo ai rumors. Sono qui da undici anni, abbiamo avuto la possibilità di vedere le potenzialità di questa squadra e che cosa può fare. I nostri obiettivi son da sempre gli stessi e dobbiamo superare quell’ultima soglia che ci manca. Ho abbastanza cose da fare qui che non posso pensare al resto.”

Brad Stevens