La serie è in parità, ma i Celtics hanno spostato l’inerzia dalla loro parte con la vittoria di Gara 2; il punto tattico della serie prima delle due partite a Boston.

Dopo una quasi altrettanto cocente sconfitta in Gara 1, i Boston Celtics ci hanno messo circa due quarti per archiviare la pratica in Gara 2 e portare la serie contro i Miami Heat in parità. Ora la sfida si sposta a Boston, dove i padroni di casa potranno sfruttare il momentum nella serie e il fattore campo.

Per come è maturato, quello di Gara 2 non sembra essere un semplice successo: in campo si è vista una netta differenza tra le due squadre, con i Celtics che hanno surclassato gli avversari dal punto di vista tattico.

È vero, Jayson Tatum e compagni hanno tirato complessivamente con il 50% da 3 su 40 tentativi, dato difficilmente replicabile, ma alcuni aspetti a loro favore sembrano difficilmente riparabili da coach Erik Spoelstra con l’andare della serie. Vediamo in tre punti come i Celtics hanno dato una chiara sterzata alla serie e come gli Heat potrebbero provare a cambiare le carte in tavola.


1 – I cambi difensivi bloccano l’attacco di Miami

Per tutta Gara 1 e metà primo quarto di Gara 2, i Celtics hanno difeso i blocchi sulla palla (Pick&roll o Hand-Off) in drop coverage, ovvero con l’uomo del bloccante a proteggere il pitturato, qualche metro dietro il livello del blocco. Questo tipo di difesa era sostanzialmente una gentile concessione all’attacco di Miami, con abili tiratori in movimento come Max Strus, Gabe Vincent e Tyler Herro.

In generale, il roster degli Heat è cosparso di giocatori esperti nel capitalizzare i vantaggi offensivi, e una strategia difensiva come la drop coverage offre un effettivo vantaggio gratis all’attacco.

Tuttavia, lo stesso roster è estremamente carente di giocatori capaci nel creare vantaggio dal palleggio. Per questo motivo, quando i Celtics hanno cominciato ad adottare cambi difensivi su tutti i blocchi, sfruttando la versatilità dei giocatori in campo, l’attacco di Miami si è fermato, e Boston ha preso il controllo della partita.

Tra le file degli Heat, solamente Jimmy Butler è in grado di creare vantaggio in modo costante ed efficiente in uno-contro-uno. Diventa così dunque molto complicato impensierire una difesa che, dalla sua, non ha praticamente nessun anello debole difensivo da attaccare in rotazione, se non in parte Payton Pritchard.

E se la difesa di Boston continua a togliere aria e spazi all’attacco di Miami così com’è successo in Gara 2, la serie prenderà presto una chiara direzione.

2 – Il miglioramento dell’attacco di Boston con Smart e Horford

Sì, l’attacco degli Heat può fare fatica, ma nella preview avevamo anticipato come anche l’attacco dei Celtics potesse incappare nella stessa sorte. E in Gara 1 è successo: dopo un buon inizio, Tatum è compagni sono inciampati spesso in possessi sterili, cadendo più volte nelle perfette trappole della difesa di Miami.

Ma nel primo capitolo della serie mancavano all’appello Marcus Smart e Al Horford. La loro presenza ha completamente cambiato lo scenario per i Celtics.

Contro una difesa fisica e tendente a riempire il lato forte e proteggere il pitturato come quella degli Heat, i drive&kick (penetra e scarica) di Smart, in aggiunta a quelli di Tatum e Brown, si sono rilevati prevedibilmente fondamentali. Non ha caso, il neo Defensive Player of the Year ha chiuso la partita con 12 assist a referto.

Con lui, Boston ha ben tre giocatori in grado di creare vantaggio dal palleggio e possibilmente servire i giusti compagni sul perimetro, e visto quanto detto prima per Miami, questo può fare la differenza.

Sempre nell’ottica di dover affrontare una difesa che si concentra sulla protezione del lato forte e del pitturato, Horford è invece una presenza fondamentale nell’aprire il campo per l’attacco di Boston. E, anche in questo caso, è stato ben visibile nel corso di Gara 2.

Robert Williams III è un giocatore importante, ma non è una minaccia al tiro, e in questi Playoffs con lui in campo i Celtics segnano 8 punti in meno su 100 possessi rispetto a quando è seduto in panchina. Al contempo, con Horford nel ruolo di centro, e potendo quindi utilizzare le spaziature 5-out (cinque uomini sul perimetro), i Celtics segnano 120.8 punti su 100 possessi (95esimo percentile).

3 – Herro, Adebayo, il ritorno di Lowry: Miami ha bisogno che qualcuno salga di livello

Al netto di quanto detto finora, dopo quanto successo in Gara 2 le possibilità dei Miami Heat sono indubbiamente calate, ma non svanite. La serie è ancora molto lunga e in parità, e Jimmy Butler sta giocando in maniera straordinaria.

Contro una difesa impermeabile come quella di Boston non basta però il solo Butler per sperare di avere chance. Gli Heat hanno urgentemente bisogno di un cambio di passo da parte degli altri principali attaccanti a roster. I due principali indiziati sono Tyler Herro e Bam Adebayo.

Herro non è solito a giocare in uno-contro-uno, ma i cambi difensivi dei Celtics lo obbligano ad attaccare il proprio uomo dal palleggio. Il 22enne può rivelarsi occasionalmente efficace nello scoring anche in questa situazione, pur non essendolo stato finora, ma ciò di cui l’attacco di Miami ha davvero bisogno è un suo step successivo, e per farlo dovrebbe muovere la difesa avversaria e creare per i compagni. Se si accontenta di tiri complicati in isolamento, fa il gioco del game-plan di Ime Udoka.

Per quanto riguarda Adebayo invece, per dare chance a Miami nella serie il suo impatto offensivo deve prendere un’altra piega. Pur non essendo affatto tra i giocatori più alti della lega, il prodotto di Kentucky ha la taglia per punire alcuni cambi concessi dai Celtics, sia in post-up che a rimbalzo offensivo.

In tutto questo è sottinteso che la disponibilità e le condizioni di Kyle Lowry, in dubbio per Gara 3, siano un fattore determinante in tutto e per tutto. Se fisicamente a posto, con lui gli Heat troverebbero un leader e un altro possibile shot creator. L’ex-Toronto Raptors ha viaggiato verso il Massachussets assieme all’altro infortunato, PJ Tucker, figurando entrambi ancora come “questionable” nell’injury report, ma con la speranza da parte degli Heat che possa arrivare presto un upgrade.