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Questo contenuto è tratto da un articolo di Mark Aboyoun per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Prima che i Playoffs avessero inizio, e che si aprissero le ostilità tra Boston Celtics e Miami Heat, non sarebbe stato arduo trovare  tifosi ed appassionati dell’opinione che i bianco-verdi potessero portare a casa la serie con un rapido e impetuoso successo. Ma dopo la sconfitta di Gara 2 al TD Garden di mercoledì, probabilmente quel verdetto andrebbe rivalutato: gli uomini di coach Erik Spoelstra hanno dimostrato, se ancora ce ne fosse bisogno, di essere una franchigia che non molla mai e che non bisogna mai dare per spacciata. Gli Heat si sono guadagnati il loro rispetto sul campo e forse non andavano considerati un impegno abbordabile. 


Nel pre-gara i Miami Heat hanno fatto voce comune, dicendo di voler essere più incisivi da oltre l’arco: sono riusciti perfettamente nel loro intento, terminando la sfida con il 53.5% dal perimetro – risultato di 23 centri su 43 tentativi. I Celtics non si sono adattati a partita in corso alle soluzioni offensive apportate dalla franchigia della Florida, risultando spesso tardivi in chiusura sui tiratori liberi dal perimetro. La buona notizia per coach Joe Mazzulla è che i suoi uomini hanno sempre reagito positivamente ad ogni contraccolpo subìto; inoltre, in Regular Season è accaduto soltanto 4 volte che i Boston Celtics uscissero dal campo sconfitti per 2 sfide consecutive – con l’ultima volta avvenuta in occasione delle sfide di Regular Season poste in successione, contro Milwaukee Bucks e New York Knicks. Ma va tenuto conto del fatto che, almeno per l’ultima occasione, i Celtics avevano già il 1° seed della Eastern Conference in tasca e la mente probabilmente rivolta già al post-season.

Vincere 64 partite su 82 è di per sé una gran dimostrazione di saper reagire alle avversità, ed anche se la sconfitta casalinga contro gli Heat può sembrare tragica, si tratta pur sempre di una sola partita all’interno di una serie al meglio delle 7. Per quanto coach Mazzulla non abbia apportato migliorie a partita in corso in Gara 2, l’importante è che riesca a trovare il bandolo della matassa in vista di Gara 3. Non saranno molte le sfide in cui Kristaps Porzingis terminerà con un misero 1/9 dal campo, mettendo a referto solo 6 punti, ed anche Derrick White ha trovato difficoltà ad esprimere il suo gioco in fase offensiva. D-White è rimasto a quota 4 punti per i primi 3 Quarti di Gara 2, prima dei 9 messi a segno nell’ultimo. Anche Payton Pritchard ha performato al di sotto del suo rendimento abituale, non riuscendo a concludere a canestro neppure una volta in 20 minuti di gioco. Ma anche se perdere sfide tanto importanti può risultare frustrante, va rimarcato che per Jayson Tatum, Jaylen Brown e compagni si tratta soltanto di una sconfitta nel corso di una serie, e che quindi non va gettato alle ortiche l’ottimo lavoro svolto fin qui. Coach Mazzulla ha parlato di “avversità” al termine della partita.

“Perdere una sfida del genere, per via di varie avversità, è sempre sconfortante. Ma la natura stessa dei Playoffs prevede tante avversità di per sé: pensare di non avere momenti di positivi e momenti negativi non sarebbe per nulla realistico.”

Coach Joe Mazzulla
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Anche Jaylen Brown ha parlato ai microfoni, rivelando le proprie impressioni su quale attitudine i Boston Celtics debbano mettere in campo per reagire in Gara 3 sabato.

“Bisogna reagire. Dobbiamo essere più duri e più grintosi, riuscire a trovarci meglio tra noi e giocare meglio collettivamente. Dovremo giocare meglio di squadra e riuscire ad essere più efficaci al tiro. Se riusciremo a fare tutto ciò, il resto verrà da sé con naturalezza. Ma dobbiamo vincere questa battaglia.”

Jaylen Brown

Una sconfitta ai Playoffs brucia molto più che una avvenuta nel corso della Regular Season, o addirittura nel pre-season. Ma l’aspetto positivo è che le sfide avvengono tra due sole squadre, e quindi è possibile modificare il proprio game plan in base a pregi e difetti mostrati nelle partite precedenti dagli avversari. Come JB, anche l’altro Jay, Jayson Tatum, si è espresso sulla serie di Playoffs contro i Miami Heat.

“Non ci aspettiamo la vita facile. Non è previsto che quello sul quale si trovano entrambe le franchigie sia un percorso facile. Si tratta di basket ad alto livello e grande competitività. Ci aspettavamo una loro reazione e che avrebbero giocato meglio dopo la nostra vittoria inaugurale, e ci sono riusciti.”

Jayson Tatum

Coach Erik Spoelstra è tra i migliori, se non il miglior coach in NBA. La sua esperienza ed abilità a modificare le proprie tattiche in corso d’opera riesce sempre a mantenere competitive le sue squadre. Adesso è giunta l’ora che anche coach Joe Mazzulla dimostri le sua malleabilità ed apertura mentale che gli permetteranno di modificare i propri progetti tecnici per la serie del First round, riuscendo a trovare equilibrio tra fase offensiva e difensiva. L’anno scorso sono state necessarie 3 sconfitte di fila per causare una reazione nei Celtics contro gli Heat. Quest’anno, per varie ragioni, sarà tutto differente. Senza Jimmy Butler, indubbiamente il miglior giocatore nel roster di Miami, i C’s devono trarre vantaggio di questa situazione. Boston ha a disposizione molto più talento in roster, ed il loro andamento in Regular Season dovrebbe rendere i tifosi bianco-verdi più fiduciosi. Adesso i Miami Heat avranno il vantaggio del fattore campo, ma i Celtics dovranno fare di tutto per tornare in Massachussetts con almeno 1, se non 2 vittorie in più.