FOTO: San Antonio Express-News

Che i San Antonio Spurs vogliano ricavare il più possibile in termini di futuribilità, non si scopre certo oggi. Così come non si scopre oggi che, in particolar modo nelle ultime stagioni, sull’asse Alamo – Boston, si siano sviluppati alcuni rapporti privilegiati. E così, tra le prime increspature del mare burrascoso di rumors che travolgerà la NBA di qui e la trade deadline, le ultime voci narrano di un possibile interesse da parte dei Celtics per Jakob Poeltl.

“Questa squadra ha bisogno di un altro lungo che possa difendere? Il nome che è uscito, e su cui ci sono varie speculazioni, è quello di Jakob Poeltl in uscita dagli Spurs. C’è già stato un accordo fra le due franchigie l’anno scorso, per Derrick White.”

– Brian Windhorst (ESPN), via “Brian Windhorst & The Hoop Collective

Quella di Windhorst è, ovviamente, ancora solo un’ipotesi, ma potrebbe non essere così campata in aria. I Boston Celtics hanno svariate trade exceptions a disposizione, tra cui una da $5.9 milioni generata dallo scambio-Schröder con i Rockets, e i costanti problemi fisici di Robert Williams III fanno in modo che il front court di Boston non sia mai abbastanza profondo.


Citando i suddetti rapporti privilegiati, oltre alla trade Derrick White, si ricordi, fra gli esempi più recenti, l’assunzione dell’ormai ex coach Ime Udoka, formatosi sotto Gregg Popovich, o anche la più indiretta firma di Danilo Gallinari (fuori fino a fine stagione) dopo il taglio attuato dagli Spurs.

Jakob Poeltl è un giocatore solidissimo, limitato offensivamente e dipendente dall’alta frequenza come rollante, ma soprattutto estremamente abile come bloccante, classificandosi 12esimo in tutta la NBA per screen assist a gara.

Difensivamente, invece, è uno dei migliori lunghi in drop coverage dell’intera Lega, seppur poco versatile in relazione a eventuali compagni come Al Horford, ma anche Time Lord. Quello che davvero risulterebbe intrigante è la sua capacità di leggere molto bene i giochi off ball offensivamente, implementati a Boston dall’avvento di coach Joe Mazzulla – in particolare in funzione di Jayson Tatum e Jaylen Brown; e, soprattutto, di fornire una buona rim protection, seppur con una strategia più conservativa rispetto ai continui cambi difensivi di cui i Celtics si serviranno ai Playoffs.

Boston potrebbe pensare di mettere sul piatto, ad esempio, Grant Williams, al quale non è stato ancora garantito un rinnovo soddisfacente, anche se la condicio sine qua non consisterebbe sicuramente in una first round pick, sull’onda della trade-White. Ne varrebbe la pena per un Jakob Poeltl in scadenza a fine 2023? Ai posteri, l’ardua sentenza.