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Questo contenuto è tratto da un articolo di Evan Torrillo per The Lead Sports Media, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


I playoffs sono alle porte e i New York Knicks sono comodamente al terzo posto nella Eastern Conference. Sono dietro solo ai Celtics, campioni in carica, e a una squadra giovane e affamata come i Cavaliers. La guardia All-NBA Jalen Brunson è tornato di recente dopo aver saltato 15 partite per una distorsione alla caviglia destra. Durante questo periodo, i Knicks hanno ottenuto un modesto risultato di 9-6. Ma in assenza del proprio capitano è emerso un aspetto positivo: l’ascesa di OG Anunoby.

L’esplosione di OG Anunoby

In questo ruolo con maggiori responsabilità, OG ha dimostrato perché i Knicks erano disposti a investire molto sul suo potenziale sulle due metà campo. Prima dell’infortunio di Brunson, aveva una media di 16,5 punti, 4,7 rimbalzi e 2,1 assist a partita. Ma nelle ultime 16 partite, compresa quella con Brunson prima dei Celitcs, Anunoby ha migliorato il suo gioco in tutti i settori, facendo registrare 23,8 punti, 5,3 rimbalzi, 2,7 assist e 1,9 rubate a gara. OG ha dimostrato di poter segnare in modo efficiente senza bisogno di un numero di possessi troppo elevato. In questo periodo ha tirato con il 50% dal campo, il 42% da tre e l’87% dalla linea della carità, per una True Shooting Percentage (TS%) del 64%, che lo colloca tra i più efficienti della lega.

Dal punto di vista difensivo, Anunoby rimane uno degli stopper più versatili della Lega. Può marcare guardie, ali e persino su lunghi small-ball. La sua capacità di contenere i marcatori d’élite, pur producendo ad alto livello in attacco, offre ai Knicks una risorsa rara e indispensabile per i playoffs.

Il 27enne da Indiana University ha firmato un contratto quinquennale da 212,5 milioni di dollari poco prima della stagione. Con questa mossa, Leon Rose e il front office dei Knicks hanno fatto capire di essere seriamente intenzionati a lottare per il bersaglio grosso con questo nucleo. L’emergere di Anunoby in assenza di Brunson potrebbe aver confermato l’investimento prima del previsto.

Potrebbero nascere i “Big Three” a New York?

Se si guarda ai recenti campioni NBA, si nota un tema comune nell’organico: la maggior parte delle squadre presenta una variante del trio elitario guardia-esterno-ala/lungo:

  • 2024 Celtics – Jayson Tatum, Jaylen Brown, Jrue Holiday
  • 2023 Nuggets – Nikola Jokić, Jamal Murray, Michael Porter Jr./Aaron Gordon
  • 2022 Warriors – Stephen Curry, Draymond Green, Andrew Wiggins
  • 2021 Bucks – Giannis Antetokounmpo, Jrue Holiday, Khris Middleton

Nell’NBA moderna, quasi tutte le squadre che partecipano ai playoffs presentano una versione di questo trio. Ma sono quelle d’élite ad avere tutti e tre i pezzi che funzionano contemporaneamente ad alto livello. In sordina, New York sta costruendo la sua versione di questo trio.

Con il ritorno di Jalen Brunson ad ancorare l’attacco, i Knicks hanno la loro guardia d’élite: un comprovato realizzatore e facilitatore in grado di sostenere il carico soprattutto nei finali di gara. Accanto a lui, OG Anunoby ricopre il ruolo di ala con il tipo di versatilità difensiva e affidabilità sulle due metà campo su cui puntano le moderne contender. È un difensore perimetrale di alto livello, in grado di coprire le posizioni dalla prima alla quarta, il cui impatto si riflette nella metrica: 96° percentile in EPM (Estimated Plus-Minus, metrica avanzata fra le più note).

Infine, Karl-Anthony Towns aggiunge una dimensione offensiva unica, essendo uno dei lunghi più versatili in attacco che la Lega abbia mai visto. La sua capacità di spaziare sul campo, con una percentuale di tiro da tre del 42% su quasi cinque tentativi a partita, offre alle guardie e alle ali che giocano in squadra uno spazio più che sufficiente per operare.

Il futuro

Serve dare continuità alle prestazioni. I Celtics sono un pessimo matchup per qualunque ala, ma nel corso dell’ultima gara Anunoby ha messo a referto solo 13 punti e 4 palle perse con 5/13 al tiro, non segnando nemmeno una tripla. Ha difeso benissimo, molto più di quanto testimoni il già ottimo calcolo di stoppate e palle rubate (due e due), ma non è abbastanza per una New York che aveva trovato due grandissime prestazioni offensive di Brunson e KAT. E questa tendenza si è ripetuta contro i biancoverdi, che potrebbero essere l’avversario dei Knicks al secondo turno e contro i quali OG ha girato con pessime medie per tutta la stagione – 9.0 punti, 5.0 rimbalzi, 2.0 assist con il29.6% dal campo. In parole povere, serve dare continuità alle grandi prestazioni.

Con i playoffs all’orizzonte, l’esplosione di OG Anunoby non potrebbe essere più tempestiva. La sua versatilità, la sua efficienza d’élite e la sua recente impennata offensiva lo hanno consacrato come una pietra angolare della spinta recente di New York verso la postseason. Ma se i Knicks sperano di sconfiggere potenze come i Celtics o i Cavs, Anunoby dovrà mantenere questo livello di gioco.