Alcuni dei migliori highlights (dentro e ovviamente fuori dal campo) della carriera di Shaq, per rendere omaggio a un personaggio unico nel panorama NBA.

Questo contenuto è tratto da un articolo di redazione The Undefeated per Andscape, tradotto in italiano da Marco Richiedei per Around the Game.


Shaq. Un uomo fuori dal comune e mai noioso, unico ed inimitabile.


Shaquille O’Neal è entrato nell’immaginario collettivo americano (e non solo) ad un punto tale che risulta impossibile pensare a una cultura popolare senza di lui. Oltre ad essere una delle personalità più esilaranti e amate di sempre nel panorama NBA, Shaq ha avuto una carriera esemplare: quattro titoli vinti, tre MVP delle Finals, un MVP della Regular Season e… 5.732 soprannomi.

Shaq è stato protagonista di molti momenti memorabili nella storia dello sport. Eccone qualcuno dei nostri preferiti.

  • Blue Chips

Blue Chips (1994) è sicuramente uno dei migliori film dedicati al mondo dello sport. Oltre al valore artistico e cinematografico, ha dimostrato come il duo composto da Shaq e Penny Hardaway fosse in grado di intrattenere sul grande schermo esattamente come sul campo da gioco. Lunga vita a Neon e all’immortale Butch McRae!

  • La dedica ai tifosi dei Kings

Quella tra Lakers e Kings è stata una delle rivalità più accese dei primi anni 2000. Dopo l’emozionante vittoria di Gara 7 nelle Western Conference Finals 2002, Shaq decise di salutare i fan dei Kings nel modo più appropriato possibile. Ovvero, mostrando il proprio didietro dalla finestra del pullman e invitando Kobe Bryant a unirsi a lui.

  • The B.I.G. Diesel

Vale la pena menzionare anche la collaborazione di Shaq con Notorious B.I.G. in quello che è diventato poi uno dei maggiori successi del rapper di Brooklyn: “Can’t Stop The Reign”.

  • Il vero MVP

Il premio di MVP dell’All-Star Game 1996 venne assegnato a Michael Jordan. Il vero vincitore avrebbe dovuto però essere Shaq, autore di una prestazione da 25 punti e 10 rimbalzi. Jordan stesso ammise che non meritava di vincere quel premio:

“Siamo tutti scioccati. Credo sia chiaro a tutti, giocatori e fan, che Shaq meritasse il premio di MVP dopo una performance come questa.”

Della partita di Shaq, oltre ai 9 punti segnati nell’ultimo quarto per chiudere la partita, si ricorda anche la schiacciata su David Robinson (una delle migliori della sua carriera, forse) e gli uno-contro-uno nel riscaldamento pre-partita con His Airness:

  • “Via di qui!”

Shaq ha fatto letteralmente il vuoto per più di un decennio nei pitturati NBA… e non solo. Assistere alla panchina dei Phoenix Suns che scappa e si scosta di fretta vedendo il centro (e tutto il suo peso) che si sta lanciando a tutta velocità verso di loro, fa ancora sorridere. Senza dubbio uno dei momenti più divertenti della sua carriera.

  • La “Hot Chip Challenge”

Altro momento esilarante: Shaq partecipa alla “Hot Chip Challenge”, mangiando in diretta TV (su Inside The NBA) la Paqui Carolina Reaper Chip, la patatina più piccante al mondo. La sua reazione è impagabile.

  • Un grande classico

Shaq inciampa in un cavo nell’alzarsi dalla sedia e cade a terra, dando vita così ad una delle GIF più celebri e condivise di sempre.

  • Fight Club

Shaq e Charles Barkley litigano praticamente un giorno sì e un giorno sì, e già questo è piuttosto divertente. Particolarmente esilarante è stato vederli bisticciare mentre riguardano il litigio avvenuto in campo nel 2000, e sentirli affermare entrambi con certezza (e un pizzico di orgoglio) di avere ragione.

  • Il ballo di Shaq

Impossibile dimenticare Shaq che balla con i Jabbawockeez prima dell’All-Star Game 2009:

  • Attenzione ai tabelloni

Chi, oltre a Shaq, ha giocato con una potenza tale da distruggere più volte il tabellone? Un articolo di Sports Illustrated del 1991 racconta che quando Shaq era al secondo anno alla LSU…

“Il suo principale interesse era quello che lui chiamava ‘rimology’: osservava dettagliatamente i tabelloni e i canestri di ogni palazzetto in cui giocava. Prima dell’incontro del 24 novembre 1991 tra LSU e Villanova, a Springfield, diede un’occhiata al tabellone e capì subito che ci sarebbero stati problemi. E in effetti i problemi non mancarono: dopo un paio di schiacciate di Shaq, la partita venne interrotta per diversi minuti e gli arbitri dovettero riallineare l’anello all’altezza standard.”

  • La schiacciata della rimonta

Game 7 delle Western Conference Finals 2000. Era la prima stagione di coach Phil Jackson ai Lakers e Shaq aveva vinto il premio di MVP della Regular Season. I Lakers avevano chiuso la Regular Season con miglior record dell’NBA, ma Portland stava per eliminarli dai Playoffs…

La schiacciata di Shaq su assist di Kobe è stata un momento iconico di quella rimonta, in cui i Lakers hanno realizzato un parziale di 25-4 in 9:50 minuti. Il resto è storia: i Lakers vinsero il titolo quell’anno, così come nei due successivi, e diedero vita al sogno del threepeat.

  • Freestylin’

Las Vegas, 24 giugno 2008, esattamente una settimana dopo la sconfitta dei Lakers contro i Celtics nelle Finals. Shaq prende in mano un microfono in un locale della città e inizia a rappare.

Si toglie subito qualche sassolino dalla scarpa, con riferimenti espliciti prima a Patrick Ewing e a Kareem Abdul-Jabbar, per poi arrivare anche a Kobe Bryant. Shaq rende così palesi gli attriti tra i due, pronunciando le parole: “Kobe, dimmi che sapore ha il mio c**o”.