Questo contenuto è tratto da un articolo di LeBron Antonio Hill per The Sacramento Bee, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Settimane fa, era stato riportato che DeMar DeRozan e Domantas Sabonis, volevano avere conversazioni serie con il front office sulla direzione dei Sacramento Kings. Suona in modo simile a quanto diceva De’Aaron Fox prima di forzare una trade verso i San Antonio Spurs a febbraio. Fox metteva in discussione la direzione che stava prendendo l’organizzazione.

È deludente vedere veterani come DeRozan e Sabonis compiere passi così infantili. La proprietà può darti tutta la direzione che vuoi, ma quello che succede in campo è ciò che davvero ti porta dove vuoi arrivare. La sconfitta che ha segnato l’eliminazione contro i Dallas Mavericks al Golden 1 Center dimostra che questa squadra non ha alcuna direzione, e i giocatori non hanno mostrato alcun fuoco per darle una direzione, se non un biglietto di sola andata per le vacanze estive, mentre squadre migliori con giocatori più impegnati proseguono nei Playoff NBA. Non puoi davvero lamentarti della direzione se non mostri alcun segno di vita quando conta davvero.

Quel momento è arrivato quando i Kings hanno ospitato i Mavericks in una partita da dentro o fuori. Sulla carta, i Kings avevano il vantaggio del campo. I giocatori dei Kings ci hanno mostrato chi sono davvero mentre i Mavericks li dominavano su e giù per il campo. La totale mancanza di intensità difensiva da parte dei Kings ha fatto sembrare Klay Thompson il giocatore di dieci anni fa. I Kings sembravano lenti e davano l’impressione di voler semplicemente porre fine alla stagione. Hanno concesso ai Mavericks ogni tipo di situazione favorevole. I tifosi iniziavano ad abbandonare l’arena all’inizio del quarto quarto, e chi può biasimarli?

La prestazione di stanotte mette la proprietà dei Kings al comando. Sono loro ad avere il potere in queste presunte conversazioni con Sabonis e DeRozan. Nessun giocatore dovrebbe lamentarsi di voler creare un percorso dopo una prestazione così terribile. I Kings chiudono una stagione altalenante con una nota pietosa. L’estate offre un nuovo capitolo, un momento per tracciare una nuova rotta. Ma se il proprietario Vivek Ranadivé vuole fare le cose per bene, dovrà prendere decisioni difficili. Questo attuale gruppo dei Kings è disfunzionale. Nessuno nel roster dovrebbe puntare il dito contro qualcun altro se non contro se stesso.

Cosa ci si poteva davvero aspettare da una squadra il cui roster è stato rivoluzionato a metà stagione? Che lo si chiami un nuovo inizio o una ricostruzione, nel futuro dei Kings c’è il cambiamento. I Kings possono scalare le gerarchie della NBA, ma servono giocatori disposti a crederci davvero.