Questo contenuto è tratto da un articolo di Samson Folk per raptorsrepublic, tradotto in italiano da Federico Frumento per Around the Game.


Nella partita di settimana scorsa contro i Wizards, Scottie Barnes ha trascinato i Toronto Raptors alla vittoria e ha fatto registrare il suo season-high (27 punti, 12/19 dal campo).

“That’s BBQ chicken! (…) Scottie è una star, dategli la palla.”

Barnes, con tante ottime letture all’interno della gara, ha messo in grande difficoltà la difesa dei Wizards e poi l’ha costretta a trasformarsi in una zona. I Wizards sono passati alla zona per un’ampia parte del 4o quarto a causa degli incessanti assalti al ferro di Barnes: per la prima volta nella sua giovane carriera, Scottie ha costretto la difesa ad aggiustarsi per lui.

Lo ha fatto segnando tanti punti in isolamento? No, i possessi in iso sono stati solo una piccola parte: quello che è stato difficile da arginare è stata la sua capacità di giocare in attacco lontano dalla palla e di leggere sempre lo spazio giusto da attaccare, e poi di mostrare la sua efficienza quando poteva concludere dentro al pitturato.

Scottie Barnes shot chart vs Wasington Wizards

Con Gary Trent Jr di nuovo nella lineup, i Raptors hanno giocato con un frontcourt un po’ più piccolo rispetto alle partite precedenti, e così Barnes ha potuto agire maggiormente vicino al canestro. In modo simile a quanto aveva detto anche Chris Boucher recentemente, Scottie ha raccontato come si sente a giocare accanto a Pascal Siakam e Fred VanVleet: “Se leggo la difesa e mi muovo correttamente, prenderò palla in molte situazioni di vantaggio”. Una situazione di cui Barnes beneficia, e di cui i Raptors beneficiano a loro volta quando il rookie riesce ad essere così dinamico ed efficiente.

La completa incapacità della difesa dei Wizards di aiutare contro Barnes, contestare i suoi tentativi nel pitturato e dissuaderlo dall’andare al ferro è stata evidente per tutta la partita. Anzi, per i primi tre quarti, visto che all’inizio del 4Q i Raptors erano sul +15 e Barnes aveva già segnato tutti i suoi 27 punti.

Quando riesce a ricevere nel pitturato, o a raggiungerlo in palleggio, Barnes sa usare molto bene le sue doti fisiche per costruirsi un tiro. Contro difensori più grossi sa sfruttare la sua rapidità, mentre contro avversari più piccoli – come Corey Kispert nel video qui sotto – ha dimostrato di poter essere molto efficace.

Nick Nurse ha dimostrato di voler punire sistematicamente i mismatch in favore di Barnes, usandolo in situazioni di post-up. Il rookie sta crescendo molto come self-creator in queste situazioni e il suo lavoro per guadagnare spazio prima della ricezione è davvero ottimo.

Ma non c’è soltanto questo. Anzi, il motivo per cui i Wizards hanno avuto così tanti problemi ad arginare Barnes con la difesa a uomo è stato a causa della miriade di modi in cui è stato utilizzato.

Nei tre possessi qui sotto lo si può vedere utilizzato come screener (in due casi bloccando per VanVleet), in cui ha dimostrato un notevole istinto e la capacità di punire difese diverse:

Barnes, poi, sta avendo sempre più ricezioni – e dimostrando soluzioni come quella qui sotto – al gomito:

È divertente che un paio di giocatori dei Raptors recentemente abbia paragonato i possessi in post alto di Barnes a quelli di Marc Gasol. I due condividono poche se non nessuna somiglianza nel loro modo di creare tiri da lì: i Raptors non eseguono nemmeno uno split quando Scottie è in questa situazione, è più frequente che ci sia un bling pig.

Col passare del tempo, i Raptors useranno di più Barnes in post alto. Come sarà il suo decision making? E che tipo di soluzioni potrebbero aprirsi per Toronto?

In ogni caso, va sottolineato come in questa partita contro Washington il rookie abbia preso solo 2 tiri nel quarto periodo (sbagliandoli entrambi, dopo il 12/17 nei primi tre quarti). Quando Siakam e VanVleet hanno smesso di creare vantaggio, e la zona non ha permesso a Barnes di attaccare i mismatch, l’impatto offensivo di Scottie è venuto meno.

Si tratta di una cosa abbastanza usuale, per giocatori che attaccano molto nel pitturato. L’abbiamo visto succedere anche a Siakam in questa stagione, ad esempio. Quando le difese avversarie si concentrano sulla protezione dell’area, nel caso dei Wizards passando a zona buona parte del secondo tempo, le soluzioni a metà campo diventano meno.

L’esperienza, comunque, aiuterà Scottie. Imparerà ad attaccare meglio una zona a livello NBA e a manipolare le difese anche in assenza di un mismatch, con il passare del tempo.

Non si diventa una stella di questa lega in una manciata di partite.