LaMelo_Ball_Around-the_Game_NBA

 


© The Stepien

 

 

Il 18enne LaMelo Ball mostra quotidianamente segni di miglioramento e già possiede un’innegabile combinazione di “senso” per il gioco e creatività individuale. Se ci aggiungiamo il profilo fisico e le qualità generali, diventa quasi inevitabile avere delle aspettative sul ragazzo. Il fatto è che il suo discutibile decision-making, inconsistenti livelli d’impegno e una meccanica alquanto peculiare rendono le previsioni un po’ più torbide.

 

Data questa valutazione molto eterogenea, individuare con che scelta verrà selezionato è complicato: potrebbe venire selezionato a qualsiasi punto della Lottery, anche tra le primissime chiamate, in base a quanto una franchigia sia disposta a rischiare e concedergli di guidare l’attacco dal primo anno. In ogni caso, per qualsiasi organizzazione pronta ad assumersi questo rischio – specialmente chi intenzionato a giocare ad un pace molto elevato e a sfruttare al meglio le sue naturali qualità nel passaggio – LaMelo va certamente tenuto in grande considerazione, qualunque sia la scelta disponibile.

 

Ecco perché crederci (e perché per altri potrebbe essere più difficile), analizzando nel dettaglio tutti gli aspetti del suo gioco.

 

 

 

Attacco

 

Punti di forza:

 

LaMelo_Ball_Around-the_Game_NBA

  •  Recenti indicatori segnalano un incoraggiante miglioramento nello sviluppo e nell’utilizzo dei floater, anche se una serie di micro movimenti nella parte inferiore del corpo alterano spesso la traiettoria. In questo, la meccanica di LaMelo Ball sta guadagnando più consistenza, dal momento che mostra di aver capito come adattarsi al cambio di ritmo e sta affinando tocco e posizione del corpo.
     

  • Le percentuali su catch&shoot sono buone. LaMelo sta cominciando a mostrare un utilizzo maggiore della parte inferiore del corpo nella meccanica di tiro, piega di più le ginocchia, il che aiuta nel generare ritmo con consistenza.
     

  •  Grande coordinazione nel palleggio. Essere ambidestro rappresenta un grande plus. Riesce con fluidità e naturalezza a mettere in serie differenti finte e mosse: hesitation, crossover dietro la schiena, euro-step, palleggi dentro-fuori. Spesso, utilizzati insieme e con entrambe le mani. Anche se in generale migliorabile, Ball durante il crossover porta la palla davvero vicino al corpo e mostra un’interessante esplosività durante l’esecuzione.
     

  • Siamo prossimi al miglior passatore immaginabile per un prospetto di 18 anni. Non si può lodare abbastanza il ragazzo a questo proposito. Concetti come skip-pass o passaggi di mancina ad alta velocità e dal palleggio sono infatti delle banalità per il fratello minore di Lonzo. Spesso incorpora molteplici finte di passaggio e finisce la sequenza prima che molti altri prospetti abbiano letto la giocata. Con maestria aggiunge spin al passaggio, anche quando lo esegue ad altissime velocità, e infila il pallone nella cruna dell’ago con incredibile velocità, confidenza e precisione. Con destrezza fa passare il pallone in spazi ristretti durante il pick&roll o lancia passaggi a massima velocità fino all’altra parte del campo, ottenendo grande sostegno dal corretto utilizzo del polso. La sua innata tendenza a spingere in campo aperto in aggiunta alle sue avanzate capacità di ball-handling catalizzano e facilitano l’utilizzo del suo set di passaggi tremendamente versatile.
     

  • Ottima abilità nel segnare al ferro, derivante dalla capacità di salto verticale (anche andando a massima velocità), dall’uso naturale della mano sinistra, dalla lunghezza e dal morbido tocco. Protegge bene il pallone usando il corpo ed eventualmente portandolo come un giocatore di football americano. Scoop-shot e up-and-under risultano particolarmente soffici.
     

     

  • Manca, in un certo senso, di un vero e proprio gioco lontano dalla palla, ma mostra grande abilità nel leggere e capire lo spazio utilizzabile e supera le difese attraverso fulminee accelerazioni e finte convincenti.
     

  •  “Manipola” le difese decidendo con il timing perfetto quando e come giocare il pick&roll.
     

  • Passo laterale, double-clutch e abilità nel fade-away facilitano l’esecuzione di tiri complicati.

 

 

Punti deboli:

 

LaMelo_Ball_Around-the_Game_NBA

  • Evita il contatto quando penetra. Il che inevitabilmente porta a un calo di efficienza: dopo aver creato separazione, il rim-protector entra in gioco e a questo punto il tiro di LaMelo risulta spesso corto, visto il precario equilibrio con cui il tiro viene preso.
     

  • Il tiro di LaMelo sta trovando una certa quadra in termini di ritmo e consistenza, ma ci sono ancora dei campanelli d’allarme. Entrambi i gomiti sono troppo larghi e a volte rilascia da un’altezza troppo bassa (a livello del naso); la sua mano destra, al posto di essere posizionata sotto la palla, rimane laterale; il pollice sinistro è coinvolto nella meccanica di tiro per contrastare lo spin dato dal posizionamento rivedibile della mano destra; la parte bassa del corpo mostra consistenti variazioni, con la gamba destra che spesso e volentieri sporge all’inizio del movimento di tiro; a volte atterra con entrambi i piedi perpendicolari rispetto al ferro; l’utilizzo della parte inferiore del corpo e delle ginocchia è inconsistente; tende a saltare andando all’indietro e scalciando, il che pregiudica il suo equilibrio; non conclude sempre il “picchetto” del polso.
     

     

  • Alcune abitudini posturali non lo aiutano in certe circostanze. In un crossover da destra a sinistra, a volte lascia il piede sinistro troppo “aperto”, allargando così la postura e compromettendo l’efficacia della finta. Mostra, in generale, una certa tendenza ad allargare troppo i piedi, il che lo porta ad utilizzare i passi successivi per riprendere equilibrio.
     

  • Dimostra conoscenza di angolo e timing del pick&roll, ma spesso gli manca fisicità per mantenere il vantaggio.
     

  • Cattiva selezione dei tiri: capita che tiri troppo presto durante un possesso, con un equilibrio precario, a massima velocità, contestato dal difensore o troppe volte in successione.
     

 

Questioni da considerare:

 

  • Come si adatterà all’NBA il gioco e il talento nel passaggio di LaMelo? Considerando che sembra abbastanza dipendente dal ritmo, come si troverebbe in un sistema con un pace non eccessivamente elevato e in generale nel gioco a metà campo?
     

  • Riuscirà a mettere su un po’ di massa? (senza compromettere le sue qualità da passatore)
     

  • Gestirà con immediatezza maggiori contatti, una volta che avrà messo su un po’ più di massa e riuscirà così ad ottenere più viaggi in lunetta? E, prima ancora, riuscirà ad attrarre tanti fischi da parte degli arbitri?
     

  • Quanto ci metterà per affinare la selezione di tiro?
     

  • Saprà incorporare nel suo gioco un buon pull-up?

 

 

Difesa

 

Punti di forza:

 

  • Capace di disturbare il palleggio e occupare linee di passaggio grazie a mani veloci e all’abilità nel leggere le situazioni un attimo prima (anche se è da notare come perda un po’ di questo dono passando da attacco a difesa, segno di una concentrazione minore).
     

  • Velocità laterale e flessibilità fisica dovrebbero essere sopra la media anche al prossimo livello.
     

  • Possiede un interessante approccio nello scivolamento lateralmente. Il piede principale, occasionalmente, si allinea parallelamente al pallone, con l’altro piede che rimane perpendicolare. Questo gli permette di poter ripartire con la corsa con estrema rapidità e facilità.
     

  • Ha gli strumenti per diventare un buon rimbalzista sotto il suo tabellone: verticalità, rapidità nel saltare, voglia, lunghezza e lettura della traiettoria del rimbalzo.
     

  • Positivi segnali nella difesa sui blocchi: riesce a farsi più piccolo mantenendo la stessa velocità, affronta gli angoli dei blocchi con destrezza e copre molto bene linee di passaggio mentre recupera.
     

  • Dispone della possibilità di coprire diversi ruoli in difesa, grazie a lunghezza, mobilità e reattività.
     

 

Punti deboli:

 

  • Letture da migliorare. Abitualmente forza l’aiuto, in un tentativo di rubare o stoppare il pallone; esegue inutili doppie marcature; si rifiuta a volte di chiamare il cambio, il che porta ad avversari liberi o tiri non contestati; rotazioni troppo profonde sul lato debole lo portano ad essere in ritardo sul close-out; spesso sembra concentrarsi troppo sul pallone.
     

  • Con noncuranza mostra una postura difensiva troppo alta e con i piedi troppo vicini. L’impegno va e viene, e non aumenta l’intensità quando ce lo si aspetterebbe: manca di aggressività in certe circostanze, come quando l’avversario ferma il palleggio o perde il controllo del pallone.
     

     

  • Andrà in difficoltà al livello superiore quando il close-out verrà subito attaccato. Conduce il close-out con avanti il piede sbagliato e viene facilmente superato. In situazioni in cui decelera con un arresto per mettersi in posizione difensiva, poi, mostra una certa propensione nel piantare il piede troppo lontano dal corpo, inficiando sull’equilibrio generale.
     

  • Si fa influenzare da finte e jab-step, facendosi trovare in precario equilibrio.
     

  • Perde di vista il proprio giocatore troppo spesso. Questa propensione si estende anche alle situazioni di rimbalzo difensivo, dove spesso non cerca il corpo dell’avversario e taglia fuori.

 

Questioni da considerare:

 

  • I numeri a rimbalzo difensivo sono considerevolmente inflazionati dalla tendenza di LaMelo di lasciare il suo uomo e rimanere stazionante vicino al canestro. Qual è il suo vero potenziale in questa situazione di gioco?
     

  • Sono “allenabili” le sue tendenze difensive, specialmente quelle basate sull’impegno?
     

 

Profilo statistico

 

Per gentile concessione di Basketbell-Reference e Synergy Sports Technology, ecco i suoi numeri in questa stagione in NBL:

 

 

 

Punti chiave:

 

  • Sotto la media (47esimo percentile) in efficienza offensiva generale.
     

  • Bassa efficienza offensiva con un volume di triple tentate troppo elevato e dannoso. Ratio Tiri liberi tentati/tiri totali non incoraggiante.
     

  • Ratio Ast/TO mostra una buona protezione del pallone e fiuto nella scelta del passaggio.
     

  • Promettenti numeri per quanto riguarda palle rubate e rimbalzi difensivi.
     

  • Non ha preso sfondamenti in 14 partite.
     

  • Ha messo a segno 15 dei 37 runner/floater tentati, vale a dire il 40.5% del totale (numeri non presenti nell’immagine sopra).
     

  • Punti per possesso in transizione tutt’altro che buoni, nonostante l’enorme potenziale del giocatore in questo scenario.

 

Profilo fisico e varie

 

  • La velocità nel catch and shoot varia sensibilmente da 0.6 a 1.1 secondi.
     

  • Salto verticale stimato tra i 35.5-36.5 pollici.
     

  • Altezza: 6 piedi e 6.5 pollici.
     

  • Peso: 180-185 libbre; ha recentemente messo su stazza.
     

  • Wingspan stimata tra i 6 piedi e 10.25 pollici e i 6 piedi e 10.5 pollici.
     

  • Gambe lunghe e alto centro dell’equilibrio. Tendenze off-the-ball in attacco e on-the-ball in difesa possono determinare posture incerte.
     

  • Coinvolge minimamente la parte superiore del corpo quando corre.
     

  • Piega moltissimo le ginocchia quando cambia direzione ad alta velocità e in campo aperto.
     

  • Ottima forza addominale e del core in generale.

 

 

 

Gradiente di valutazione rispetto ai prospetti del Draft 2020:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

© The Stepien

 

Questo articolo, scritto da Cameron Purn per The Stepien e tradotto in italiano da Luca Losa per Around the Game, è stato pubblicato in data 11 dicembre 2019.