Brooklyn Nets

MOVIMENTI

  • Trade:
    • IN: Ben SimmonsSeth CurryAndre Drummond, 2022 first-round pick (diritto di rinviare a 2023); 2027 first-round pick (protetta 1-8, passibile di diventare first-round 2028, ancora protetta 1-8; in caso i Nets non abbiano nessuna delle due, diventerebbe due second-round 2029 e $2 milioni in cash)
    • OUT: James Harden, Paul Millsap (Philadelphia 76ers)
    • DeAndre’ Bembry tagliato

Dopo la mole di voci che si sono susseguite negli ultimi giorni, la parte di novità più grande della trade che ha portato James Harden a Philadelphia è che non se ne dovrà più scrivere – non su termini e condizioni, almeno.

Concentrandosi su Brooklyn, ad arrivare è un pacchetto con un Drummond al minimo salariale, un tiratore come Seth Curry che sarà mortifero nelle partite con Kyrie (ci arriveremo), due prime scelte e – last, but not least – Ben Simmons. Quest’ultimo, dopo aver perso quasi $20 milioni di dollari in multe in questa stagione, ha annunciato di essere entusiasta di unirsi ai Nets, per unirsi ai quali cercherà di rendere i tempi il più brevi possibile.

Dare una valutazione, ad ora, sembra piuttosto complesso. Se l’idea di fondo è che si tratti di una win-win situation, bisognerà aspettare le prime gare di Simmons per avere un’idea del suo stato di forma effettivo. Se i Nets dovessero riuscire a valorizzare al meglio la presenza parziale di Kyrie, dopo il ritorno di Kevin Durant, quello che si presenterebbe sarebbe un roster rinnovato, con un difensore d’élite come Simmons che farebbe estremamente comodo alla squadra in ottica Playoffs, oltre a rappresentare un giocatore di transizione devastante, passatore eccellente e, in alcuni quintetti, un rollante potenzialmente intrigante. Tutto questo, però, sempre intriso di “se”, vista l’incognita Irving e le ignote condizioni fisiche dell’australiano.

Discorso diverso, invece, per un profilo come Seth Curry, che non farà fatica ad inserirsi, essendo uno fra i migliori tiratori della lega e capace alza di gran lunga il livello di squadra, oltre a costituire un’aggiunta preziosa con Joe Harris fermo a tempo indeterminato. A tal proposito, l’idea di poter schierare un quintetto con Irving, Curry, Harris, Durant e Simmons, ragionando anche su quello che è il lungo periodo (ricordando che Simmons ha 25 anni), non sembra affatto male – sempre in linea teorica.

Se si aggiungono le due prime scelte, un lungo di rotazione come Drummond e il risparmio di circa $18 milioni fra tasse e payroll, questa trade sul campo sembra tutto fuorché una sconfitta per Brooklyn, che ha semmai colpe a livello gestionale.

La dirigenza dovrà infatti stare molto attenta a trarre il meglio da questo nuovo roster senza generare ulteriori fragilità, avendo già perso una buona mole di credibilità dopo essersi trovata costretta ad abbandonare – pur per una serie infinita di fattori incidentali – un progetto che, già da oggi, rischia di suonare come uno dei più grandi what if della storia NBA.

VOTO

7, per aver ricavato da una crisi un pacchetto vantaggioso sia sul lungo, sia sul breve periodo

4, pensando che questo progetto sia stato smantellato nel raggio di poche ore – e consapevoli che, senza i Big Three, i Nets non siano più nemmeno potenzialmente i super favoriti sulla carta