
Questo contenuto è tratto da un articolo di Tim Fell per The Lead SM, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
I New York Knicks hanno affrontato un avvio di Regular Season parecchio ostico, ma sin da allora sono riusciti a venir fuori da una situazione spinosa attraverso la coesione del roster, specie dei neo-arrivati, e una lunga (lenta e silenziosa) serie di vittorie. Tuttavia, le prime crepe stanno iniziando a mostrarsi: prima della striscia attuale da 4 vittorie di fila, una recente losing-streak di 3 partite, unita ad alcuni infortuni subiti da giocatori fondamentali nel roster, hanno stoppato il ritmo vincente che la squadra aveva costruito e stava sostenendo nel corso delle settimane. Ancora per via di suddetti infortuni, le rotazioni della squadra hanno subito un drastico accorciamento, non riuscendo a performare come in passato. I loro 20.6 punti in uscita dalla panchina sono validi per l’ultimo posto in NBA in questa particolare statistica. Per risolvere questo problema, il trade market potrebbe essere la fonte di svariate soluzioni. Dato che tutte le opzioni di coach Tom Thibodeau fra le riserve sono point guard o centri, una o più ali in arrivo prima della deadline sarebbero molto più che ben accette da tutto il coaching staff. Ecco una lista dei possibili obiettivi della franchigia della Grande Mela per migliorare il proprio roster:
1) Torrey Craig
Nonostante non faccia parte dei nomi più intriganti e appariscenti, Torrey Craig potrebbe rendersi disponibile per una cifra molto abbordabile, avendo anche disputato pochi minuti finora con i Chicago Bulls. Attualmente ha messo a segno 15 conclusioni su 35 da oltre l’arco in 9 presenze, valide la percentuale del 42.9%. Si è sempre contraddistinto come ottima risorsa difensiva, e il suo stipendio attuale è di poco meno di $3 milioni l’anno. Anche se a 34 anni, potrebbe ancora avere un impatto positivo in off-the-bench sui famelici Knicks, alla disperata ricerca della vittoria del Titolo NBA e dei tiratori perimetrali che occorrono loro per raggiungerla. Di recente ha dovuto fermarsi ai box per via di una distorsione alla caviglia, ma verrà presto rivalutato dallo staff medico.
Craig potrebbe schierarsi nel ruolo di ala e rimpiazzare OG Anunoby o Mikal Bridges quando questi ultimi necessitano di rifiatare, e operare come catch-and-shooter in fase offensiva, mentre in quella difensiva il suo compito sarebbe quello di marcare i migliori tiratori perimetrali avversari. A differenza di molte altre opzioni possibili per i Knicks prima della deadline, Craig non ha bisogno della palla in mano per essere produttivo, e i newyorkesi potrebbero portarlo ai piedi di Lady Liberty per una cifra quasi irrisoria.
2) Javonte Green
Essendo stato obbligato a ricoprire un ruolo fondamentale all’interno del quintetto dei New Orleans Pelicans, Javonte Green ha risposto in maniera eccellente. Sta tirando con il 38.8% da oltre l’arco in stagione, con una media a partita di 6.1 punti, 3.5 rimbalzi ed 1 palla rubata in 21.9 minuti sul parquet. Green, 31 anni, guadagnerà appena poco più di $2 milioni quest’anno, ed apporterebbe fisicità in un rimaneggiato reparto di ali dei Knicks. Il suo stile difensivo fastidioso per gli avversari, la sua efficienza al tiro sia dentro che fuori dal perimetro e la sua esperienza sarebbero delle qualità di cui i Knicks potrebbero essere alla ricerca, dovendo aggiungere qualche tassello prima della trade deadline.
E nonostante si sia ipotizzato un passaggio ai Boston Celtics per Green, dalle sue giocate è possibile evincere quanto sarebbe utile in uscita dalla panchina ai New York Knicks. Un difensore tenace, in grado di ricoprire svariati ruoli nel rettangolo di gioco e di costituire una seria minaccia dal perimetro sembrerebbe proprio il giocatore uscito dai sogni di coach Tom Thibodeau.
3) Josh Richardson
Questo potrebbe essere il nome più scintillante della lista, ma Josh Richardson ha avuto parecchie difficoltà a trovare impiego in campo quest’anno. Non è sceso in campo neppure per 1 minuto a causa di un problema al tallone dal giorno 18 novembre, e le sue statistiche al tiro nelle 8 presenze messe a referto fin qui sono tutto fuorché interessanti. I Miami Heat, in fase di transizione, potrebbero essere interessati a ringiovanire il roster in vista dell’addio a Jimmy Butler, per quella che sarebbe un’altra stagione da up&down. Col ritorno a pieno regime di Richardson, potrebbe garantire conclusioni da oltre l’arco, difesa nel ruolo di ala e tanta esperienza in NBA, per poco più di $3 milioni in questa stagione. Se gli Heat siano intenzionati a privarsi di Richardson non è cosa nota. E anche se l’infortunio lo ha tenuto fuori dai giochi per quasi 2 mesi ormai, al rientro potrebbe risultare un’ottima risorsa in ottica Playoffs per i Knicks. Josh ha accumulato esperienza nel condurre il gioco nel corso della sua lunga carriera in NBA. Le sue abilità con e senza palla lo renderebbero estremamente importante per ogni ruolo in fase offensiva, e come guardia in fase difensiva. Un veterano dal rendimento sicuro, più volte vincente, con ancora parecchia benzina nel serbatoio per dare una scossa grazie alle sue capacità di tiratore, abile difensore e leader di spogliatoio – proprio ciò che i New York Knicks stanno cercando per allungare le proprie rotazioni.
I Knicks DEVONO battere un colpo
I New York Knicks sono etichettati come una contender NBA. Possiedono alcuni veri e propri campioni tra le proprie fila, un coach vincitore svariate volte del premio Coach of the Year NBA e una tra le fanbase migliori della lega. Ciò che manca è un serio contributo in termini di punti e difesa in uscita dalla panchina, a supporto degli starter, in modo da togliere un po’ di pressione realizzativa di dosso da questi ultimi. Ma anche se questi ipotetici innesti potessero migliorare il roster, non renderebbero i Knicks i favoriti alla vittoria finale del Titolo NBA. Darebbero semplicemente un uomo in più all’interno delle rotazioni, dando riposo a chi ha disputato fin qui più minuti, nel tentativo di mantenerli freschi per il finale di stagione – senza cali di rendimento o crisi d’identità o efficienza. Leon Rose avrà parecchio su cui lavorare nelle prossime 2 settimane. E il modo in cui interverrà sul roster avrà certamente un impatto sulle possibilità dei Knicks di puntare alla vittoria di un Titolo NBA.