Suns, 3 bisogni primari per il mercato

Da dove dovrebbero ricominciare i Phoenix Suns? La stagione precedente era iniziata con aspettative altissime, era arrivato Bradley Beal, costruendo un Big Three sulla carta da sogno, ma la scintilla non è mai scoccata ed ecco che Booker e compagni hanno rimediato uno sweep umiliante da Minnesota al primo turno dei Playoffs. Ne ha già fatto le spese Frank Vogel e ora al suo posto c’è Mike Budenholzer, ma basterà? I Suns sono incatenati, hanno poco margine di manovra e sono prigionieri delle scelte fatte in precedenza. John Gambadoro di Arizona Sports ha sottolineato tre ruoli in cui Phoenix è carente e che può colmare questa mancanza tramite draft, free agency o tramite trade, anche se quest’ultima via è più complicata dato che la franchigia si trova oltre il secondo apron.

Point guard da 20+ minuti

Non per forza una point guard titolare, ma anche in uscita dalla panchina. Phoenix per tutta la stagione è stata pessima nel playmaking, specie nell’ultimo quarto, dove ha distribuito di media solamente 5.5 assist (risultando la 25esima squadra nella lega) commettendo 3.8 turnover (27esima in questo dato). Da aggiungere anche che il plus minus di -195 è di ben 100 punti peggiore rispetto al 29esimo. Un facilitatore che possa aiutare a uscire da questo calvario, uno che capisca, che legga il gioco e che sappia mettere i compagni nelle condizioni migliori di segnare, specie quando i giocatori di punta stanno riposando. Il mercato dei free agent, tuttavia, non ha molti nomi disponibili se non veterani che hanno da tempo superato il loro prime oppure giocatori giovani che, però, possono trovare contratti più ricchi altrove.

Una riserva migliore di Eubanks

Il backup di Nurkic la scorsa stagione non è stato disastroso, ma è stato inaccettabile. Eubanks era spesso fuori posizione, sia offensivamente che difensivamente, il suo scarso IQ cestistico ha spesso rovinato la second unit e gli avversari sapevano sempre come attaccarlo senza problemi. I tifosi Suns più volte hanno espresso il loro disappunto sperando che Thad Young potesse avere qualche minuto in più, ma Vogel non è stato dello stesso avviso. Ecco una lista di possibili giocatori, si possono prendere solo giocatori al minimo salariale, quindi è giusto tarare le aspettative:

• Jonas Valanciunas
• Nic Claxton
• Isaiah Hartenstein
• Precious Achiuwa
• Jalen Smith
• Daniel Theis
• Mason Plumlee
• Andre Drummond
• Tristan Thompson
• JaVale McGee
• Alex Len
• Cody Zeller

Nic Claxton sarebbe l’aggiunta migliore, ma si vocifera che il suo contratto possa andare dai 20 ai 25 milioni all’anno, quindi è praticamente impossibile che il centro dei Nets possa vestire la maglia dei Suns. Oltre a questi nomi, inoltre, ci son sempre quelli disponibili via Draft.

Una giovane wing atletica

Quest’archetipo di giocatore si può pescare via Draft con la 22esima scelta, sempre che i Suns non cerchino come la scorsa stagione qualche giocatore tramite la Free Agency. Un anno fa arrivarono Watanabe, Bates-Diop e Metu, tutti e tre erano visti come delle steal, ma nessuno di loro si è mai integrato bene nel sistema di Phoenix e son stati ceduti alla trade deadline. Damon Allred ha stilato il suo identikit sui possibili obiettivi dei Suns.

Small forward

• Tristan Da Silva, Colorado, 6-foot-8.25 with 6-10.25 wingspan

• Jaylon Tyson, Cal, 6-foot-5.5 with 6-8 wingspan

Tyson ha detto ai media che dopo il workout con i Blazers ne ha un altro programmato con i Suns. Attualmente è l’unico giocatore da primo giro del Draft ad avere un workout con i Suns.

Power forward

• Bobi Klintman, Cairns Taipans, 6-foot-8.75 with 6-11 wingspan

• Tyler Smith, 6-foot-9 with 7-1 wingspan

È la posizione con maggior varianza, in base a come verranno sviluppati possono essere il settimo giocatore a roster o addirittura il terzo. Klintman ha delle abilità migliori in entrambi i lati del parquet. Manca sempre meno al Draft e presto scopriremo cosa intendono fare i Phoenix Suns e a quale archetipo tra questi tre daranno la loro priorità.