Le dichiarazioni di Steve Kerr sul cambiamento del ruolo di coach in NBA

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Nella sua vita cestistica, Steve Kerr ne ha viste davvero di ogni colore. Ha giocato in squadre (molto) vincenti, ha ricoperto un ruolo dirigenziale e sta infine allenando una dinastia ai Golden State Warriors. Forse nessuno meglio di lui può raccontare il cambiamento delle dinamiche giocatore-allenatore negli ultimi 20 anni.

Ai microfoni del podcast Dubs Talk, gli è stato chiesto di parlare proprio di questo argomento. La risposta di Kerr è stata piuttosto esaustiva:

Il ruolo in sé non è cambiato, ma il modo in cui devi allenare è cambiato molto. Quando giocavo, il coach era il Re. Se voleva umiliarti, poteva farlo. Io sono stato fortunato, ho giocato per coach fantastici, ma so che molti allenatori lo facevano. Se lo fai oggi, vieni licenziato. E penso che sia un cambiamento positivo. Tuttavia, l’altra faccia della medaglia è che è molto più complicato mantenere l’autorità con i giocatori


Solo i migliori coach del passato capivano che c’era un limite da non oltrepassare, ma responsabilizzavano i giocatori e si prendevano cura di loro. Anche se a volte erano duri. E questo è l’approccio che cerco di avere io ora

Secondo Kerr, parte del motivo del cambiamento è l’arrivo dei social media:

Francamente, penso che non possiamo essere più così duri ora, nell’epoca dei social media, perché quei ragazzi vengono già giudicati e criticati duramente ogni giorno, direttamente sul loro cellulare. Quindi oggi dobbiamo confortarli e aiutarli a superare la cosa. E allo stesso tempo dobbiamo mantenere l’autorità. E’ difficile

Un paio d’anni fa. chiesi a James Wiseman se avesse problemi con i social media, e mi rispose ‘sì, è un po’ dura’. Allora gli proposi di toglierci entrambi da Twitter per un po’, e lui accettò. Nè io nè lui siamo tornati indietro. Mi sento molto meglio, ora che non leggo chi giudica le mie decisioni ogni giorno. Ma dipende da persona a persona, ad esempio Stephen Curry è un maestro nel gestire i social media.

Per il momento, i risultati gli hanno dato decisamente ragione.