FOTO: Philadelphia Inquirer

Un paio di giorni fa, Shams Charania ha riportato la notizia di una sign&trade in fase di chiusura per l’arrivo di Buddy Hield ai Golden State Warriors, pur non specificando il pacchetto, divenuto soltanto adesso ufficiale: a Philadelphia andrà solo una second-round pick 2031, via Dallas. Quanto all’aggiunta in sé, si tratta di uno dei migliori free agent rimasti sul mercato, nonché di uno dei migliori tiratori NBA: è il giocatore con più triple segnate in NBA dal 2016 (anno del suo ingresso della Lega) dopo Stephen Curry, più di nomi come James Harden e Damian Lillard, il tutto restando a un pieno 40% in carriera. Volume e qualità da dietro l’arco, uniti alla capacità di mettere palla a terra per attaccare il closeout o fare da connettore a vantaggio creato – se non da iniziatore dell’azione: tutte doti che fittano alla perfezione con il sistema di Steve Kerr, soprattutto dopo aver perso Klay Thompson. Quello che manca, casomai, è l’intensità difensiva, che a Philadelphia non gli ha permesso di trovare lo spazio desiderato: scambiato dai Pacers a metà stagione in un accordo a 3 squadre che includeva anche gli Spurs, è stato sostanzialmente “noleggiato” per il finale di stagione e per i Playoffs in attesa del ritorno di un infortunato Embiid; giunta la post-season, però, il suo impiego in uscita dalla panchina è passato da oltre 25 minuti di media a malapena 12.7, trovando spazio nel corso del primo turno contro i Knicks soltanto nella fatale Gara 6 – chiusa con 20 punti e 6 triple in meno di 22 minuti. Il quasi 32enne, insomma, non ha avuto una grandissima esperienza nel corso dei primi Playoffs in carriera – 545 senza mai giocare una partita di post-season per Buddy Hield, 6° span all-time di questo tipo – ma avrà modo di rifarsi in un sistema che gli offrirà un ruolo ben chiaro e capace di metterlo più a proprio agio. Dal punto di vista economico, si tratterà di un contratto particolare, stando a Adrian Wojnarowski di ESPN: Hield guadagnerà $18 milioni nei primi due anni, il terzo sarà parzialmente garantito a partire da soli $3 milioni e ci sarà una player option al quarto (non-garantito). Questo implica – come conferma Shams Charania – che questa mossa verrà accorpata nella sign&trade di Klay Thompson in direzione Mavs, che si espanderà anche a Philadelphia e Minnesota (un totale di 5 squadre, quindi, considerando Charlotte), includendo l’altra sign&trade di Kyle Anderson, stando all’esperto Yossi Gozlan di HoopsHype. A queste cifre, l’aggiunta del tiratore senza cedere nessun contratto proietta Golden State sopra la luxury tax line e all’altezza del primo apron da $178 milioni, al quale sono hard capped, con 14 contratti a roster. Buddy Hield, nel frattempo, potrà godersi anche il torneo pre-olimpico con le Bahamas – dopo aver vinto la prima gara contro la Finlandia, mettendo a referto 24 punti con 7/16 dal campo e 6/12 da tre punti in circa 32 minuti di gioco, e la seconda contro la Polonia, grazie a una doppia-doppia da 17 punti e 10 assist, tirando 5/10 da fuori.