Il set illuminante che ha liberato Klay Thompson per il momentaneo pareggio contro i Detroit Pistons

FOTO: NBA.com

Golden State Warriors a -3 e solamente una manciata di secondi rimasti sul cronometro. Serve una tripla. In qualche modo, il disegno di Steve Kerr dopo il timeout libera il miglior tiratore, Klay Thompson, che segna il tiro.

I Detroit Pistons hanno poi il tempo di rispondere e vincere comunque la partita, con un’acrobatica tripla di Saddiq Bey, ma in questo articolo ci occuperemo di altro.

Andiamo ad approfondire lo schema utilizzato da Kerr: origine, svolgimento e precedente.


  • Origine

Kerr ha, in un certo senso, “copiato” il set da un altro coach.

Si chiama “winner”, e il creatore originale è Brad Stevens, che lo ha utilizzato diverse volte nei suoi anni da allenatore dei Boston Celtics, sempre quando aveva necessità di un veloce tiro da tre punti.

Come potete vedere dal video in basso, spesso e volentieri l’esecuzione andava a buon fine.

  • Svolgimento

L’idea è tanto semplice quanto efficace: spostare improvvisamente l’azione sul lato opposto del campo con un lancio, sorprendere la difesa e liberare velocemente il tiratore scelto.

Tutto ha inizio con un cross screen di Jordan Poole in favore di Anthony Lamb. I due difensori dei Pistons rimangono per un attimo di troppo concentrati su Poole, probabilmente allarmati per una sua possibile uscita in angolo. In realtà, quella minima esitazione nel cambio difensivo permette a Lamb di ricevere con una certa libertà il passaggio (chirurgico) di Ty Jerome ad attraversare il campo.

L’imprevisto del cambio di lato ha l’effetto sperato: Isaiah Stewart si concentra sulla palla e si allontana da Kevon Looney. Quel secondo è fatale, perché tanto basta a Looney per portare un blocco (molto al limite) e liberare Klay Thompson, con Stewart troppo lontano per contestare.

L’esecuzione è stata sostanzialmente perfetta sotto più punti di vista.

  • Il precedente

Non è la prima volta che Kerr sceglie questo set in una situazione del genere. Anzi, il precedente è illustre.

Gli Warriors eseguirono lo stesso schema nel tentativo di segnare il canestro della vittoria in Gara 6 delle Finals 2019 contro i Toronto Raptors.

Come potete vedere, i Raptors si fecero trovare decisamente più pronti. Il cambio difensivo sul cross screen venne eseguito in modo automatico ed istantaneo, complicando il passaggio di Andre Iguodala. Draymond Green riuscì a ricevere il pallone, che però arrivò nelle mani di Stephen Curry con mezzo secondo di ritardo, permettendo a Serge Ibaka di contestare alla perfezione il tentativo di tiro.