Questo contenuto è tratto da un articolo di Dr. Rajpal Brar per 3CB Performance, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.
Dopo un avvio di stagione strepitoso sotto i dettami di coach JJ Redick, nuovo sulla panchina dei Los Angeles Lakers, il centro giallo-viola Anthony Davis è stato costretto ad alzare bandiera bianca in occasione della sfida contro i Memphis Grizzlies. La sua assenza è stata causata dal riaggravarsi di un infortunio subito nel corso della sfida contro i Detroit Pistons. Il report medico dello staff giallo-viola cita una fascite plantare, un problema con cui The Brow ha già dovuto avere a che fare nel finale della scorsa stagione e durante i Giochi Olimpici di Parigi 2024. La fascite plantare è un’infiammazione dei tessuti che compongono la Fascia Plantare e il legamento che congiunge il tallone d’Achille alla base delle dita dei piedi, attraversando tutto l’arco plantare. La Fascia Plantare è coinvolta in qualsiasi movimento compiuto dal corpo umano stando in piedi, quando salta, atterra o si protende verso l’alto. Si tratta di un elemento fondamentale in ogni movimento compiuto durante l’attività sportiva, nonché essenziale nella funzionalità del piede. Per questo motivo questo tipo d’infortunio può risultare particolarmente fastidioso per qualsiasi atleta. Inoltre, è possibile che lo sfregamento delle ossa abbia potuto causare abrasioni o infrazioni all’osso, o che la semplice continua azione di spinta della Fascia sull’osso ne abbia aumentato la soglia di sopportazione al dolore, rendendolo ancor più grave una volta manifestatosi. Le dichiarazioni di AD dopo la fine della sfida contro i Pistons possono lasciar presumere che l’aggravarsi della sua fascite plantare derivi dall’atterraggio scomposto in un preciso punto della pianta del piede, che ha innescato l’infiammazione della zona e la percezione del dolore. Tale dolore, unito al fatto che si tratti di un infortunio di lungo corso e recidivo, potrebbero lasciar presagire l’effettiva presenza di un’abrasione ossea. L’incremento del dolore percepito rispetto al passato è uno dei sintomi più frequenti dello sviluppo di un’abrasione, oltre al persistere ed aggravarsi del precedente problema alla pianta del piede.
Per quanto riguarda il load management dell’infortunio, si tratta di mantenere sotto continuo monitoraggio le condizioni di Anthony Davis da parte dello staff medico giallo-viola, specie nel post-allenamento e negli shoot-around pre-gara. In caso di infiammazione o persistente percezione del dolore è probabile che AD prima o poi salti 1-2 partite, in attesa che dolore e gonfiore diminuiscano gradualmente e per evitare di aggravare ulteriormente il problema. Per quanto concerne il lungo periodo, i tifosi dei Lakers possono tirare un sospiro di sollievo: non si tratta di un infortunio complicato da cui guarire, anche analizzandone la radice. La scorsa estate Davis avrebbe avuto certamente tempo di mettere le cose a posto, ma le Olimpiadi lo hanno costretto a posticipare il tutto, perciò è probabile che sia stato rimandato all’estate 2025. A quel punto, dopo un’analisi del problema a fine stagione, sarà lo staff medico dei Los Angeles Lakers a stabilire se sarà necessario rimuovere l’abrasione ossea attraverso un intervento chirurgico o se trattare l’infortunio con fisioterapia ed una periodo di preciso e metodico ramping-up-activity.