Sono parecchi i giocatori NBA del passato che più o meno recentemente hanno mosso delle critiche alla direzione presa dal gioco durante l’ultima decade. Da Shaquille O’Neal, che non perde occasione per definire soft la lega di oggi, ai tanti esponenti degli Anni ’80 che hanno parlato dei loro tempi come la vera NBA, tra cui Isiah Thomas, Cedric Maxwell, Julius Erving e Charles Barkley.

L’ultimo a prendere posizione sul tema è stato Pau Gasol, che ha militato fino a pochi anni fa nella lega, ma che sembra non apprezzare l’evoluzione del gioco. Queste le parole del catalano ex Lakers in occasione di un’intervista per Movistar pubblicata nelle ultime ore:

“Voglio pensare e credere che sia un processo, un ciclo. Alla gente piacciono le novità, il cambiamento. Ora ci sono punteggi più alti, un gioco più dinamico, i tiri da tre sono ampiamente incentivati e premiati. Anche i commentatori NBA, spesso ex giocatori, dicono che la difesa è scomparsa. È una gara a chi segna di più. Non mi piace molto che si si sia persa l’essenza di questo gioco, che è giocare di squadra, muovere la palla, avere un equilibrio dentro-fuori. Prima se tiravi nei primi 8 secondi di possesso, in transizione, senza possibilità di rimbalzo offensivo, ti mandavano in panchina a pensarci su. Ora invece è tutto corri e tira…”


Come detto, non è affatto la prima volta che sentiamo opinioni di questo tipo da parte di ex stelle della lega. D’altro canto, però, c’è anche chi, come Gilbert Arenas, è convinto che si tratti di un discorso privo di senso: