Gli Orlando Magic sono già sicuri di concludere la propria stagione per la terza volta consecutiva (e l’ottava negli ultimi 10 anni) con un record sotto il 50% di vittorie. Le 47 sconfitte subite nelle prime 60 sfide di questa annata condannano al momento la franchigia della Florida ad essere il fanalino di coda della intera NBA, non di certo una novità per Orlando, orientata verso un processo di rebuilding dalla timeline decisamente dilatata.

In questa situazione, il front office guidato da Jeff Weltman e John Hammond potrebbe allegerire il proprio salary cap concordando un buyout con due veterani come Gary Harris e Robin Lopez. Ecco, quindi, un elenco di possibili landing spot per due dei giocatori più chiacchierati delle ultime ore.

Gary Harris

Un contratto da 20 milioni di dollari a stagione in scadenza in estate (e nessuna volontà di rifirmare con Orlando), una seconda fase di carriera decisamente injury prone (dal 2018 non è mai riuscito a chiudere una stagione con almeno 60 partite giocate) ed un calo statistico considerevole, nonostante fosse considerato il pezzo pregiato della trade che ha portato Aaron Gordon in Colorado. Quello di Gary Harris, visto sotto quest’ottica, appare con ogni probabilità il profilo meno utile possibile per un roster in piena fase di tanking e con nessuna ambizione di competere nel breve e medio periodo.


Tuttavia, nè Harris nè i Magic stanno spingendo per la risoluzione contrattuale. I motivi, spiegati da Micheal Scotto in un recente podcast per Hoopshype, sono diversi:

“Non sono sicuro che Harris sia un buyout candidate. Una fonte a lui vicina mi ha detto nel giorno della trade deadline che potrebbe non esserlo. Penso sia sensato non offrire un buyout ad un giocatore che sta in campo 30 minuti a partita. Lui, poi, non penso voglia lasciare una situazione del genere per ficcarsi in qualcosa di simile. Se si muove, vuole sapere quale sia il suo ruolo. Ha 27 anni, non ha urgenza di giocare per una contender. Vorrà fare il massimo per assicurarsi un solido futuro dal punto di vista finanziario. E può farlo solamente rimanendo ai Magic.”

– Micheal Scotto

In caso si volesse procedere con il buyout, tuttavia, i candidati non mancherebbero. Secondo quanto riportato da John Hollinger (insider di The Athletic, convinto che Harris lascerà il Sunny State), sia i Denver Nuggets che i Boston Celtics sarebbero interessati a Gary per completare il proprio roster in vista dei Playoffs. A queste due franchigie vanno sicuramente aggiunti i Cleveland Cavaliers, da tempo al centro di rumors riguardanti la guardia di Orlando.

Robin Lopez

La trade deadline del prodotto di Stanford ha vissuto momenti degni di una pellicola surrealista. A sintetizzare bene il tutto, il tweet finale con cui Lopez ha voluto far sapere a tutti di non essere particolarmente interessato alle transazioni in corso.

Gli Orlando Magic, tuttavia, hanno cercato a lungo di muovere l’ex-Bucks e Wizards con uno scambio, fallendo nel trovare un accordo che contenesse la tanto agognata scelta al primo giro che era stata posta come base d’asta per il centro. Molti, dopo il fallimento delle trattative, hanno quindi ipotizzato una separazione.

Nel caso di Lopez, il buyout sembra un desiderio più del giocatore che della franchigia. Orlando non dovrebbe aver troppo bisogno di muovere un 33enne dal contratto decisamente poco oneroso (5 milioni, in scadenza in estate) e in grado di fornire una buona leadership a giovani pariruolo come Mo Bamba e Wendell Carter Jr. Robin, dunque, potrebbe andare incontro alle proposte del front office per potersi unire da subito a una contender.

Su di lui, sempre secondo Hollinger, ci sarebbero i Milwaukee Bucks, che hanno avuto difficoltà a trovare un backup al gemello Brook dopo la separazione con Robin nell’offseason 2020; ed i Chicago Bulls, i quali però – stando all’insider Rick Carlisle – potrebbero aver colmato le proprie lacune nel frontcourt con la firma di Tristan Thompson.


Per entrambi i giocatori, infine, bisogna tenere conto anche delle modalità gestionali dei Magic, i quali sembrano quasi sempre restii a negoziare buyout con i propri giocatori a metà stagione, come sottolineato da Yossi Gozlan (Hoopshype):

“Orlando non mi sembra una squadra che fa buyout. Ricordatevi lo scorso anno, Otto Porter era un candidato per il buyout market che non aveva nessun futuro ad Orlando, ma hanno finito la stagione con lui. Potrebbero fare lo stesso con questi due. Tenerli per tentare qualche sign-and-trade in estate.”