Un aneddoto su una delle coppie più esplosive della storia NBA: Hakeem Olajuwon e Vernon Maxwell

Questo contenuto è tratto da un articolo di Aaditya Krishnamurthy per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
L’ex stella degli Houston Rockets, Vernon Maxwell, è stato ospite del podcast All The Smoke. Quando Matt Barnes gli ha chiesto delle voci secondo cui Hakeem Olajuwon lo avrebbe schiaffeggiato negli spogliatoi dei Rockets, Maxwell ha ammesso che la storia era vera. Ha spiegato che, nel pieno della tensione, aveva mancato di rispetto a Olajuwon, e la leggenda nigeriana non si era trattenuta, rifilandogli uno schiaffo violentissimo in pieno volto.
C’è molta verità in quella roba. Quello str***o ha letteralmente sfiorato il pavimento con le mani. Oh mio Dio. Mi ha colpito così dannatamente forte. Eravamo a Seattle. Stavo giocando male nel primo tempo, quindi ero arrabbiato. E quando mi arrabbiavo, iniziavo a sbraitare… ‘Fanculo questa m***a. Questi stronzi non mi passano la palla…’
Maxwell ha continuato il racconto spiegando che Olajuwon, soprannominato “Dream”, si era infuriato con il suo atteggiamento.
Dream, dietro di me, mi fa: ‘Maxie, che c***o stai facendo? Questa roba non è professionale. Non farlo. Basta con questa m***a.’ E io, senza pensarci, gli ho risposto: ‘Dream, fanculo anche a te!’
Maxwell ha poi confessato di essersi pentito immediatamente di quelle parole.
Perché diavolo l’ho detto? Non avrei mai dovuto dirlo. Lui è venuto dritto da me e mi ha messo le mani addosso. Mi ha schiaffeggiato così forte che ho pensato mi avesse preso a pugni… Stavo per morire.
La situazione è rapidamente degenerata, e Maxwell ha raccontato che ha reagito in modo furioso, creando scompiglio nello spogliatoio.
Sono impazzito in quel dannato spogliatoio. Tutti correvano e cercavano di calmarmi. C’era il panico totale mentre stavo facendo quello che stavo facendo.
Ovviamente, Maxwell non era il tipo da restare a subire senza reagire, e ne è nato uno scontro. Tuttavia, i compagni di squadra sono riusciti a riportare la calma e alla fine la questione è stata risolta. Olajuwon forse ha sbagliato a colpire Maxwell, ma considerando l’enorme mancanza di rispetto subita, e conoscendo il carattere fiero e da leader di Hakeem, ha sentito di non avere altra scelta.
Episodi come questo rappresentano la mentalità tossica che imperversava nell’NBA negli anni ’90. Per quanto il basket sia uno sport fisico e il contatto sia parte integrante del gioco, la violenza—soprattutto come metodo di disciplina tra compagni di squadra—è inaccettabile.