Blake Griffin, 34 anni oggi, si sta ritagliando un ruolo unico: non è più quello di una volta, ma di recente la sua utilità è stata oro per i Boston Celtics.

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FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Bill Sy per Celtics Blog, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


In un roster ricco di giocatori giovani e versatili come quello dei Boston Celtics, Blake Griffin – che oggi compie 34 anni – non sembrerebbe azzeccarci granché a primo impatto. Tuttavia, le impressioni sono sbagliate: Griffin si è infatti sempre dimostrato un grande leader fuori dal campo, dalla presenza impattante, e di recente sta trasferendo il tutto anche sul parquet. Coach Joe Mazzulla, a tal proposito, lo ha lodato in conferenza stampa:


“La sua durezza emotiva, mentale e fisica fa capire ciò che Griffin fornisce in campo. Possiede l’abilità di mantenere vive le azioni e di giocare duro con sfondamenti, deflections, rimbalzi offensivi e blocchi. Alcune persone, quando sono in campo, rendono migliori i compagni: lui, grazie alla sua esperienza e al suo modo di giocare, è una di queste.”

(Joe Mazzulla)

Griffin ha concluso con un +9 di plus/minus lo scorso 11 marzo contro gli Atlanta Hawks, mettendo a referto 8 punti, 5 rimbalzi, un assist, una rubata e una stoppata. Boston ha un differenziale migliore di 9.5 punti per 100 possessi con lui in campo in stagione: Griffin non sarà proprio il migliore a riempire i fogli delle statistiche, ma la sua energia e la sua presenza in campo si sentono.

“Griffin ha molti meriti: parliamo di una ex superstar di questa lega, un giocatore al top per tanti anni. Ora ha un ruolo diverso e vederlo lavorare ogni giorno è qualcosa di unico. Può capitare che non giochi per due settimane per poi tornare e stare in campo 5 gare di fila nel modo che abbiamo visto.”

(Jayson Tatum)

Per diverse gare, inclusa quella contro i Cleveland Cavaliers dove è partito in quintetto, Griffin è stato il primo ripiego dietro Al Horford – vista anche l’assenza per infortunio di Robert Williams – per quanto riguarda il reparto lunghi: si è imposto su Luke Kornet, che ha giocato molto in stagione, su (misteriosamente…) Grant Williams e anche sul neo arrivato Mike Muscala. Mancano una dozzina di partite prima dei Playoffs, e forse sarà proprio Griffin il protagonista delle rotazioni.

Jayson Tatum si è addirittura complimentato con Griffin dopo averlo visto prendere il primo autobus per il TD Garden per giocare una partitella contro i paninari meno coinvolti da Mazzulla con lo scopo di tenersi in forma anche nei giorni di riposo e compattare ulteriormente il gruppo. Aprile è vicino, e se il neo-34enne dovesse continuare a giocare così, allora le chance di salire su un altro bus, quello che porta ai Playoffs, saranno molto alte.