
Il 22 ottobre (italiano) è stata giornata di estensioni, trattandosi della deadline per le Rookie Scale Extension dei giocatori scelti al Draft 2021. Tra questi, ben 2 dei Houston Rockets, Jalen Green (#2) e Alperen Sengun (#16), titolari di contratti molto particolari. Il secondo un po’ più classico, nonostante una player option al quinto e ultimo anno inusuale per un max deal “giovane” e, come fatto notare da Bobby Marks di ESPN, qualcosa recentemente visto solo con Luka Doncic e Trae Young. La struttura davvero interessante è quella del contratto di Green, concetto spiegato molto bene da Brian Windhorst di ESPN:
“Nella storia delle estensioni contrattuali, la giornata di Houston è stata fra le più interessanti. Hanno firmato 2 nomi: uno è Sengun, a 5 anni per $185 milioni; ma la parte interessante è che hanno firmato anche il secondo, stessa classe Draft, pescato con la seconda assoluta, Jalen Green – a $105.3 milioni. In questi casi, può capitare di estendere uno e l’altro no, ma non ho mai visto tale disparità nei tipi di contratto. Ma quando uno viene esteso per 5 anni, mentre l’altro solo 3 con la possibilità di uscire dopo 2 anni, capisci che i Rockets hanno presente la possibilità che si tratti solo di un biennale. Uno ha 5 anni (pur con opt-out dopo il quarto), l’altro essenzialmente solo 2. Quello che succede realmente è che uno ha un contratto molto più lungo dell’altro, quindi due tipi di offerte molto differenti.
Quello di Green è un contratto unico: molto raramente un giocatore a queste cifre ottiene solo un 2+1; e una squadra disposta a investire oltre $30 milioni all’anno in un giocatore, molto raramente offre un contratto così breve. La sua agenzia non si sbaglia, magari avrà un exploit e potrà chiedere un contratto più lungo fra due anni in free agency facendo opt-out, ma è una cosa unica perché i Rockets avevano margini di manovra ben precisi. E quello su cui gli executive stanno ragionando, da quello che ho saputo, non è solo il 2+1 ma anche il trade kicker del 10%. Questo, per molti, è un contratto firmato lasciando l’opzione di uno scambio, e quel trade kicker è il più grosso visto fra le estensioni di quest’anno. Non dico che i Rockets lo scambieranno, ma questo contratto è stato pensato per permettere una trade.”
– Fonte: The Hoop Collective, NBA on ESPN
Windhorst e Bobby Marks aggiungo che questa scelta sia stata anche una tutela da parte dell’agenzia del giocatore: in caso di scambio verso una meta non troppo stimolante (squadre di bassa classifica), la brevità del contratto permetterebbe di andarsene il prima possibile. Posta in questi termini, si può quasi dire che l’estensione di Jalen Green si prospetti potenzialmente come il primo passo verso una separazione dai Rockets, sebbene resti prima da vedere il rendimento in campo. Per adesso, la combo guard ha sofferto tanto di inefficienza e instabilità in termini di prestazioni, mostrando exploit interessanti (mese di marzo dello scorso anno con 15 gare a 29.2 punti di media col 42.2 su 10.3 triple tentate di media) ma anche bassi davvero disastrosi, pertanto è comprensibile che i Rockets vogliano temporeggiare e non investire completamente su 2 giocatori con tanto potenziale, ma anche molti limiti. Lo stesso Sengun deve trovare una dimensione sua, fra gli archetipi simili solo Nikola Jokic ha trovato successo, ma di Jokic ce n’è uno; un lungo così deve essere coperto in ogni modo difensivamente e offensivamente bisogna che sia supportato da un sistema ben preciso, che non lo faccia operare come macchina da post-up lenti e macchinosi, ma che ne sfrutti l’immenso ventaglio di soluzioni con e senza palla. Compito non semplice, così come non è semplice tirare fuori superstar da modelli come quello di Green, molto limitato nella creation per altri e troppo dipendente dal proprio jump shot, con un'(in)efficienza poco complementare rispetto alla pallacanestro NBA odierna. A Houston, per adesso, il progetto c’è, semplicemente i Rockets non sono committed al 100% sulle proprie giovani stelle e si sono lasciati comprensibilmente margine di manovra pro futuro.