Serata agrodolce a Los Angeles

Questo contenuto è tratto da un articolo di Dan Woike per Los Angeles Times, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Manca meno di un secondo alla fine del primo quarto quando LeBron James si avvicina alla linea laterale per rimettere in gioco la palla. Intuendo l’opportunità di concedere un altro tiro al giocatore più caldo della serata, Luka Doncic, i Lakers fanno entrare in fretta la loro nuova stella.
Doncic si affretta verso il tavolo del segnapunti, togliendosi l’impacco caldo dalla parte bassa della schiena, sbottonandosi i pantaloni della tuta e sfilandosi la giacca.
James poi lancia la palla in fondo al campo. Ma invece di trovare Doncic o un qualsiasi giocatore dei Lakers, il passaggio curva malamente verso i posti a bordo campo, una palla persa con effetto a sorpresa in una partita costellata di errori.
Doncic, il giocatore che i Lakers hanno acquisito per colmare i loro margini di manovra ristretti, ha segnato con grande facilità, realizzando triple da ogni zona del campo. Ha chiuso con 34 punti, proseguendo una striscia di prestazioni offensive dominanti durata diverse settimane.
Ma gli altri? Con la squadra finalmente al completo grazie al ritorno di James e Rui Hachimura dopo due settimane di assenza, il gruppo sembrava composto da perfetti sconosciuti, travolti 146-115 da dei Chicago Bulls che sono parecchio al di sotto del 50% di vittoria.
È il maggior numero di punti subiti dai Lakers in questa stagione.
E Doncic non è stato affatto perfetto: tutte le sue prodezze al tiro sono state vanificate da sette palle perse e da una prestazione difensiva svogliata, che ha permesso ai Bulls di prendere il largo.
Nel primo tempo, i Lakers (43-27) sono stati lenti nei movimenti, forse pagando il prezzo di giocare la loro settima partita in dieci giorni. Il loro impegno contro Coby White nel primo quarto è stato insufficiente: la guardia dei Bulls si è accesa fin da subito, rispondendo colpo su colpo a Doncic.
Chicago (31-40) ha convertito il 78,6% dei suoi tiri da due punti nella prima metà di gara, senza incontrare alcuna resistenza dalla difesa dei Lakers. Non hanno fermato i Bulls al ferro. Non sono riusciti a contenerli sul perimetro. E una volta intrappolati nelle rotazioni dopo i cambi difensivi, i Lakers si sono mossi come se avessero il cemento nelle scarpe.
L’energia complessiva dei Lakers è leggermente aumentata nel secondo tempo. La cattiva notizia? La difesa è ulteriormente peggiorata, con i Bulls che hanno segnato 81 punti e colpito da ogni zona del campo.
White ha chiuso con 36 punti, mentre il rookie Matas Buzelis ne ha messi a referto 31 per Chicago. Josh Giddey ha sfiorato addirittura la quadrupla doppia, terminando con 15 punti, 17 assist, 10 rimbalzi e 8 palle recuperate.
James, alla sua prima partita dopo due settimane di stop per un infortunio all’inguine, è sembrato fuori ritmo su entrambi i lati del campo. Ha chiuso con 17 punti e 5 palle perse. Austin Reaves ne ha segnati 25, ma non è riuscito a dare una svolta difensiva alla squadra.
I Lakers affronteranno gli Orlando Magic in trasferta lunedì.