FOTO: Marca.com

Come ogni anno, i Lakers promettono grandi mosse alla trade deadline. Come ogni anno, gli asset scarseggiano e così le stelle della squadra, LeBron James e Anthony Davis, mettono un po’ di pressione. Questo almeno è quanto riportato da Shams Charania su ESPN, solitamente primissima voce nel veicolare certi messaggi “impliciti” (nemmeno troppo) dai giocatori losangelini al front office. Secondo il report, le recenti parole di LeBron (“La nostra squadra è costruita così, non abbiamo margine di errore. Dobbiamo giocare una pallacanestro quasi perfetta.”) unite a quelle affini di coach JJ Redick rappresenterebbero solo la punta dell’iceberg di una crescente preoccupazione da parte delle due superstar nei confronti dell’immobilismo del front office:

A poco più di due settimane alla deadline del 6 febbraio, fonti della lega hanno riferito a ESPN che James e Davis sono sempre più preoccupati per la capacità dei Lakers di migliorare significativamente il roster con le due prime scelte negoziabili. I due campioni hanno espresso il desiderio che la franchigia faccia delle mosse per lottare per il titolo e ritengono che ai Lakers manchino potenzialmente uno o due pezzi, secondo le fonti.

– Shams Charania su ESPN

A dire il vero, i Lakers una mossa l’hanno già fatta, muovendo D’Angelo Russell, Max Lewis e tre scelte al secondo giro per arrivare a Dorian Finney-Smith (e Shake Milton come filler salariale). Un 3&D per il momento solo “D” (per il calo di percentuali, comunque dovuto al piccolo campione e al necessario adattamento) non sufficiente però a far cambiare drasticamente ritmo alla squadra – 3 vinte e 5 perse dai gialloviola con lui in campo. Non è chiaro, però, cos’altro si possa fare con questa moria di asset:

  • first-round pick scambiabili: fino a 2 insieme (2029, 2031) e anche la 2030
  • second-round pick scambiabili: esattamente 2, entrambe nel 2025, una via Clippers, l’altra propria
  • situazione apron: i giallo-viola sono sopra il primo apron di $7.3 milioni ma al di sotto del secondo apron di $3.5 milioni. Non sono hard-capped al secondo apron (cioè possono superarlo)
  • limitazioni salariali: in un affare non possono ricevere in stipendi più di quanto mandino
  • contratti scambiabili: Gabe Vincent ($11 milioni); Jarred Vanderbilt ($10.7 milioni); Rui Hachimura ($17 milioni); come filler anche Christian Wood ($3 milioni, minimo salariale) e Jalen Hood-Schifino ($3.9 milioni)

Shams Charania parla infatti di monitoraggio del mercato, ma non offre spunti veri e propri, allegando la solita presenza di first-round pick a distanza nel tempo. Per quanto LeBron James e Anthony Davis possano pressare, così è difficile migliorare.

I Lakers hanno fatto le dovute verifiche sugli interessi commerciali in giro per la Lega e sono disposti a utilizzare le loro prime scelte disponibili per giocatori che fittino con questo nucleo costruito attorno a Davis-James e per diversi anni a venire sotto Redick, hanno detto le fonti.

[…] I Lakers hanno attualmente due scelte al primo turno (2029, 2031) e due scelte al secondo turno (2025, proprie e dei Clippers) disponibili per essere scambiate.

– Shams Charania su ESPN