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Questo contenuto è tratto da un articolo di Azad Rosay per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Siamo ormai entrati nel vivo della stagione, visto che le squadre hanno giocato più del 60% delle loro partite. Con la pausa dell’All-Star Weekend, c’è stato tutto il tempo di dare un’occhiata all’NBA e di valutare come si stiano comportando le contendenti al trono dei Boston Celtics. Di seguito, una classifica delle cinque squadre più pericolose per il titolo in base ai punti di forza e di debolezza dei biancoverdi. Per ogni contendente, sarà indicato un livello di fiducia che i Celtics possano battere questa squadra in sette partite, da 0 a 100.

#1 – Denver Nuggets

Non saranno la squadra migliore di queste cinque, ma sono la più attrezzata per battere i campioni. I Celtics non battono Denver con Nikola Jokic in campo dal novembre 2022 – ed è il motivo principale per cui i potrebbero avere paura di affrontare i Nuggets nelle Finals. Anche Jayson Tatum potrebbe essere d’accordo. In questa offseason ha dichiarato di sapere che avrebbero vinto il titolo una volta che i Nuggets hanno perso contro i T-Wolves – il che porta a pensare che i Celtics siano consapevoli del fatto che Denver rappresenti una minaccia per la corsa al titolo. E il motivo è il tre volte MVP. Jokic potrebbe essere l’arma definitiva per smantellare la difesa dei Celtics, che si troverebbero incapaci di beneficiare delle doti di Kristaps Porzingis come centro. La stazza e la protezione del ferro del lettone non sono sufficienti a rallentare il dominante lungo serbo.

Di solito, i Celtics assegnano Jayson Tatum o Jrue Holiday al centro avversario. Questo approccio permette a Porzingis di vagare nel pitturato, svolgendo il ruolo di aiuto, mentre JT o Jrue rallentano l’avversario. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, il centro non ha la stessa capacità di segnare di Nikola Jokic, che potrebbe essere il miglior realizzatore dell’NBA. Tra i giocatori con usage rate da superstar, nessuno si avvicina alla sua efficienza (66% di true shooting).

Come il resto della lega, i Celtics non hanno una risposta per il Joker. E il resto della squadra? Nonostante la perdita di un pezzo importante come Kentavious Caldwell-Pope, Denver ha trovato il modo di rimanere una delle migliori del campionato. Sono la squadra migliore per quanto riguarda l’attacco al ferro, grazie alla gravity di Jokic e al loro sistema basato sui tagli. La difesa off-ball dei Celtics è stata problematica in questa stagione e una serie contro i Denver Nuggets potrebbe essere molto impegnativa.

Dall’altra parte, i Denver Nuggets hanno dei punti deboli. I due maggiori sono la difesa in transizione e la protezione del ferro, che non sono i punti di forza dell’attacco dei Celtics. La squadra di Joe Mazzulla non esercita molta pressione sul pitturato e non genera molte opportunità di transizione. Naturalmente potrebbero adattarsi, aumentando il volume dei loro drive e cercando di forzare il più possibile palle perse. Tuttavia, in base ai punti di forza e di debolezza dei Denver Nuggets, sono la principale minaccia per i Celtics. Se la serie dovesse iniziare oggi, il livello di fiducia nei Celtics in sette partite contro i Nuggets sarebbe del 49%.

#2 – Oklahoma City Thunder

I giovani dell’Oklahoma stanno conquistando la Lega con una delle migliori stagioni regolari di tutti i tempi. Le prestazioni difensive dei Thunder quest’anno sono incredibili: hanno il secondo miglior rating difensivo relativo di tutti i tempi, battendo ad esempio i leggendari Celtics del 2008; la loro difesa genera milioni di palle perse e costringe gli avversari a prendere tiri inefficienti.

Con il loro approccio aggressivo, hanno trovato il modo di creare palle perse ogni cinque possessi e stanno togliendo drive e tiri dall’angolo. Questo è stato fatto con Chet Holmgren che ha perso molte partite e Isaiah Hartenstein che ha iniziato la stagione ai box. Nonostante la mancanza della loro ancora difensiva, hanno mantenuto un livello elitario. Ma con entrambi i lunghi in campo, raggiungono vette completamente inesplorate.

Mentre Chet può giocare un ruolo simile a quello di Porzingis in difesa, Isaiah Hartenstein può cambiare. Questi due centri possono adattarsi a qualsiasi schema offensivo degli avversari, e questo fa pensare che siano in grado di rallentare l’attacco dei Celtics. Nel primo incontro di questa stagione, Isaiah Hartenstein è riuscito a cambiare su Jayson Tatum, ed è uno degli unici centri al mondo in grado di rallentarlo con la palla in mano.

Tuttavia, sebbene la difesa dei Thunder sia impressionante, hanno un evidente problema offensivo: la mancanza di spaziature adeguate. Quasi tutti si aspettavano che i Thunder si sarebbero mossi per acquistare Cam Johnson e aggiungere al loro roster una minaccia di tiro in grado di stare in campo in difesa, ma non l’hanno fatto. Con Lu Dort o Alex Caruso sul parquet, i Thunder offrono ai Celtics un modo semplice per tenere Porzingis vicino al ferro, cosa che non sarebbe stata possibile con Cam Johnson. Se invece scelgono Isaiah Joe, Cason Wallace o Aaron Wiggins, offrono ai Celtics un bersaglio facile in attacco.

Per quanto i Thunder possano rallentare l’attacco dei Celtics, non credo che la loro potenza offensiva possa sopraffare la difesa dell’armata bianco-verde. Al momento, il livello di fiducia nei Celtics in sette partite contro i Thunder è del 60%.

#3 – Cleveland Cavaliers

Non era previsto prima dell’inizio della stagione, ma sembrano essere la più grande minaccia per i Celtics a Est. Le solite rivali dell’era Jays sembrano un passo indietro. I 76ers sono fuori forma, i Bucks sono troppo mediocri e gli Heat sono stati costretti a cedere Jimmy Butler a Golden State. Mentre le solite nemesi dei Celtics sono in declino, sorge un nuovo nemico: i Cleveland Cavaliers.

Le due squadre si sono incontrate nei Playoffs dello scorso anno e, prima dell’infortunio di Donovan Mitchell, i Cavaliers sembravano una rivale legittima. Nonostante l’assenza di Jarrett Allen, sono riusciti a mettere sotto pressione i Celtics grazie ai drive e al playmaking di Spida. Questo porta a ricordare che i Celtics faticano a contenere le guardie veloci che possono tirare in pull-up e allo stesso tempo attaccare il ferro in palleggio. Con Donovan Mitchell e Darius Garland, i Cavs hanno due giocatori con queste caratteristiche.

Tuttavia, i Cavaliers a volte mancano di spaziature adeguate quando giocano con i loro due lunghi, rendendo più facile il contenimento del backcourt. A volte si passa a uno schieramento con un solo lungo, e quando lo fanno Joe Mazzulla risponde con uno schieramento con un doppio lungo e vince la battaglia sui possessi. Con Kornet e Horford, ad esempio, i Celtics possono dominare sotto i tabelloni quando i Cavs decidono di giocare small. Quando invece Cleveland schiera le Twin Towers, Boston puù allargare il più possibile il campo con Porzingis.

I Celtics sono in grado di adattarsi al piano di gioco di Cleveland, anche con l’arrivo di De’Andre Hunter. Certo, l’ex Hawk porta più profondità nel ruolo di ala, ma non è qui che i Cavaliers hanno difficoltà contro i Celtics. Nell’affrontare Boston, Cleveland ha faticato a causa della difesa sulle guardie: i Celtics amano scegliere un bersaglio e attaccare Donovan Mitchell o Darius Garland. A causa di questo problema del backcourt, il livello di fiducia nei Celtics in sette contro i Cavaliers è del 66%.

#4 – Los Angeles Clippers

Sì, avete letto bene. L’unico motivo per cui non sono più in alto è che manca ancora fiducia nel fisico di Kawhi Leonard. Ciononostante, sembrano una delle maggiori minacce per i Celtics, qualora dovessero riuscire a rimanere in salute. Nonostante la perdita di Paul George, i Clippers sono rimasti una delle migliori squadre dell’Ovest. Come in Moneyball, hanno sostituito PG13 con Kris Dunn, Derrick Jones Jr. e dato maggiori responsabilità a Norman Powell. Anche James Harden è tornato indietro nel tempo e ha aumentato il suo volume dopo questa partenza pesante. Ha perso un po’ della sua potenza, ma i suoi passaggi e il suo playmaking rimangono d’élite. In mezzo a tutto questo, i tifosi dei Clippers hanno assistito alla campagna da All-Defensive Team di Ivica Zubac. Il lungo è stato uno dei giocatori più importanti, se non il più importante, della squadra losangelina. Senza di lui, la difesa crolla e l’attacco fatica a funzionare senza i suoi blocchi a supporto del playmaking di Harden.

Per questo motivo sono stati aggressivi sul trade market quest’inverno. Avevano bisogno di un backup per Zubac per continuare a giocare in drop coverage, ma con Ben Simmons possono anche trasformarsi in un mostro capace di cambiare su tutto e tutti. Se a questo si aggiunge Bogdan Bogdanovic dalla panchina, si ottiene una delle squadre più profonde dell’Ovest. Possono giocare con diversi stili difensivi e offensivi, pur avendo due dei migliori giocatori di isolamento della lega.

Nei Playoffs, la capacità di giocare due stili difensivi diversi ad alto livello e di disporre di marcatori d’isolamento d’élite è una delle migliori risorse che una squadra possa avere. Tuttavia, Los Angeles dovrà affrontare problemi di spaziature e l’approccio basato sull’isolamento potrebbe non funzionare sempre. Inoltre, più si andrà avanti nei Playoffs, più sarà facile per gli avversari sfruttare la pesantezza delle gambe di due stelle non più giovanissime. Per questo motivo, il livello di fiducia nel fatto che i Celtics possano battere i Clippers in sette partite è del 70%.

#5 – New York Knicks

Mentre tutte le squadre citate prima potrebbero avere problemi di spacing, non sarà così per i New York Knicks. Intorno a Karl-Anthony Towns, Tom Thibodeau ha costruito un attacco impressionante con tagli ben ritmati e varie azioni di pick&roll. Jalen Brunson è inarrestabile nell’uno-contro-uno e la sua incredibile capacità di segnare costringe all’aiuto, creando spaziature ancora migliori.

Tuttavia, questo attacco potente ha un costo: quello difensivo. Con KAT nel ruolo di centro, i Knicks non riescono a contenere l’attacco dei Celtics. Sperano che Mitchell Robinson sia il loro salvatore in questo senso, ma non ci sono garanzie che tornerà e sarà abbastanza sano da compensare le loro difficoltà difensive. Inoltre, se giocano con Robinson, le loro spaziature scompaiono. Nonostante un attacco d’élite, le carenze difensive dei Knicks fanno credere al 99% che i Celtics li batteranno in sette partite.

Le altre potenziali minacce sarebbero state Dallas con Luka Dončić o i Warriors se avessero avuto una migliore squadra intorno a Jimmy e Curry.