Dopo Anthony Edwards e Magic Johnson, un’altra voce illustre si aggiunge al nuovo capitolo della guerra (diplomatica) tra generazioni NBA.
Qualche giorno fa Edwards aveva dichiarato che la NBA degli anni ’90 e 2000 era povera di talento; Magic gli ha risposto ricordandogli lo zero nella casella di titoli vinti; Kevin Garnett, nel suo podcast, ha provato a difendere la sua generazione portando invece diverse argomentazioni.
Queste sono state le parole di ‘The Big Ticket’:
“Se devo essere onesto, penso che nessuno di questa generazione sarebbe riuscito a giocare 20 anni fa. Questo è per Ant ma per tutti i giocatori NBA, ascoltatemi. 20 anni fa non si poteva fare il triplo step-back. E se lo riuscivi a fare, quel tiro doveva per forza entrare. Sapete perché? Perché avevamo l’efficienza.
Il gioco era troppo fisico, troppo duro, fino a che la lega ha dovuto diminuire tutto per far salire i punteggi, ed ecco il motivo per cui ora ci sediamo a guardare questo gioco ad alto ritmo di questi anni.
Non dovevi essere solamente abbastanza forte ma anche abbastanza talentuoso per battere chi avevi di fronte. Non avete idea di cosa voglia dire avere Rodman a marcarti. I difensori ti conoscevano, sapevano quello che volevi fare. E se volevi andare al ferro arrivavano a fermarti, c’era la possibilità di rompersi il naso provando a schiacciare. Wade ruppe il naso di Kobe in un All-star Game. Era tutto diverso.