Le parole di Kevin Durant sul tema delle sempre più frequenti richieste di trade da parte dei giocatori

FOTO: NBA.com

L’argomento delle trade richieste dalle stelle, specialmente nel bel mezzo delle stagioni, è inevitabilmente uno dei più discussi di questo periodo nel mondo NBA. I contratti hanno ormai assunto un valore in un certo senso relativo, considerato il diritto dei giocatori più influenti di chiedere di essere scambiati, con tanto di ricatto velato nei confronti delle franchigie.

Che piaccia o meno, il Player Empowerment ha raggiunto un nuovo traguardo. Il tema è parecchio spinoso e porterà forse a uno scontro tra giocatori e squadre.

Kevin Durant, l’ultimo dei pezzi grossi che hanno ottenuto per loro volontà una trade nel corso della stagione, ha (naturalmente) parlato in termini positivi della pratica:


Le richieste di trade sono un’ottima cosa per la NBA.

Da sempre le squadre hanno il diritto di scambiare e spostare giocatori contro la loro volontà. Ora un giocatore può decidere dove andare, andarsene in free agency o chiedere una trade. Fa parte del gioco ora.

Se da una parte ci sono giocatori che riescono a ricattare le franchigie, infatti, dall’altra ci sono giocatori costretti a spostarsi dall’altro lato del Paese da un momento all’altro, senza appello. Dunque, in qualche modo, il Player Empowerment ha portato maggiore equilibrio sotto questo punto di vista.