FOTO: The Score

La punizione inferta da parte di Nikola Jokic e i Denver Nuggets a OKC è stata durissima. Trovare contromisure al due volte MVP è quasi impossibile, ma quella di ieri sera è stata pura mattanza, derivante anche dall’incapacità da parte dei Thunder di pareggiare la stazza del lungo titolare avversario, fra le mille altre cose. L’assenza di Jaylin Williams non ha concesso di poter assistere a un tipo di marcatura leggermente più adeguata, che avrebbe potuto prevedere Chet Holmgren in aiuto anziché in marcatura a uomo sul serbo sin dal primo minuto. E il fatto che il primo backup sia stato Aleksej Pokusevski, anche lui 86 chili (da bagnato) non ha aiutato. La differenza di qualità, e soprattutto di quantità, si è fatta sentire sin dal primo possesso, sebbene il rookie di Oklahoma abbia in prima istanza provato a sopperire alle proprie mancanze in fase offensiva. Saranno 17 i punti di Holmgren nel primo tempo con 7 su 11 dal campo, facendo valere la propria mobilità e agilità sul serbo, tamponando solo parzialmente le ingenti ferite sue e dei suoi nella metà campo difensiva: se non era Jokic il primo a segnare, la qualità dei tiri generati dal serbo era comunque sempre altissima, così come la differenza a rimbalzo d’attacco. Risultato? Un primo tempo offensivo senza senso dei Nuggets, da 143.8 di offensive rating (punti per 100 possessi) a buonissima efficienza.

Non sarà certo una partita a definire la traiettoria della carriera di Holmgren, comunque, e questo lo sa anche Jokic, che nelle dichiarazioni post-partita ha dimostrato di rispettare molto l’avversario. Come riportato da Bennett Durando su The Denver Post:


“Si tratta di un ragazzo davvero talentuoso, ma è al suo primo anno, ha ancora tutto da imparare: il gioco, la sua velocità, quando si trova in una posizione di vantaggio, quando in una di svantaggio. Penso che abbia bisogno di esperienza. E penso anche che debba ingrassare un po’, se devo essere onesto. Ma sì, ha talento ed è unico.”

Ci sono difensori navigati che fanno fatica contro il due volte MVP, anzi, nessuno sembra aver ancora trovato una vera e propria quadra di squadra per riuscire a fermare lui e Denver, che in questo inizio di stagione sta davvero dimostrando di poter dominare la regular season in ciabatte, dopo aver affondato nelle gare precedenti anche Lakers e Grizzlies. Tempo al tempo, dunque, in attesa di vedere la squadra di Mark Daigneault comprensivi anche di Jaylin Williams, che non sarà certo la chiave contro Jokic, ma comunque un difensore più piazzato e con maggior resilienza contro il post, che potrebbe quantomeno rallentare la superstar di Denver consentendo ai suoi di ruotare senza andare troppo sotto. Anche se, contro questi Nuggets, è più facile a dirsi, che a farsi.