FOTO: NBA.com

Da un gigante (fisicamente e cestisticamente), che ha già dimostrato di essere tale, a uno che molto probabilmente lo sarà. Nikola Jokic ha elogiato Victor Wembanyama dopo il loro primo incontro ufficiale in NBA, terminato con una vittoria in doppia cifra dei Denver Nuggets sui San Antonio Spurs, indirizzata dall’ennesima prestazione dominante del due volte MVP – quasi tripla-doppia da 39 punti, 11 rimbalzi e 9 assist in 34 minuti di gioco. Non è bastato lo sforzo del rookie francese: per lui 22 punti e 11 rimbalzi in 24 minuti, con un brutto 7 su 17 dal campo ma un buon 2 su 5 da tre, e soprattutto 6 palle rubate e 4 stoppate. Numeri vuoti, quando non arriva la vittoria, ma specchio di una prestazione che ha comunque impressionato Jokic:

“Ha 19 anni. Non ha paura di stancarsi, gioca duro. Non dà nulla per scontato. Ovviamente fa errori, è normale, e penso che tutta l’attenzione mediatica attorno a lui non aiuti, ma ci si abituerà. Cambierà il gioco, ne sono certo al 100%. Si trova già su quella strada.”

– via Bennett Durando, The Denver Post

Proprio Jokic è il primo ad ammettere di non aver fatto gli aggiustamenti necessari nel corso della partita per eludere le doti difensive di Wembanyama: “Non mi sono adattato, ecco perché sono stato stoppato un paio di volte. Avrei dovuto farlo”. Ed effettivamente, per quanto sembri strano al netto di un efficientissimo 17 su 29 dal campo, il rookie è stato capace di stoppare un paio delle conclusioni del serbo quando i due si sono fronteggiati, nonostante la differenza di stazza ed esperienza si sia fatta valere in svariate altre circostanze.

La lunghezza eccezionale di Victor Wembanyama, combinata con rapidità di piedi ed equilibrio innaturali in relazione a quella stazza, fanno del giovane già un’anomalia soprattutto nella metà campo difensiva. Ovviamente, per forza di cose, l’impatto sul campo è ancora rivedibile, sia per questioni di (non) esperienza sia per adattamento alla NBA, e questo Nikola Jokic lo sa benissimo:

“Il ragazzo marca chiunque in campo, può letteralmente difendere su 5 ruoli. E penso che sia positivo per lui imparare ad agire in ogni zona del campo, è tutta esperienza. Sono sicuro che sia difficile per lui inseguire avversari per tutto il campo, anche perché probabilmente avrà giocato da centro in Francia.”

– via Bennett Durando, The Denver Post

Probabilmente, perché fra i due nasca una rivalità, è “troppo tardi”, nel senso che i Denver Nuggets sono già una contender che cercherà un assalto al titolo ogni volta nei prossimi anni, fino a che Jokic resterà questo, mentre i San Antonio Spurs sembrano ancora molto indietro nel loro processo di ricostruzione e, di conseguenza, bisognerà aspettare per capire se saranno capaci di creare un contesto competitivo attorno a Wembanyama. Questo primo incontro fra giganti, però, si è già dimostrato estremamente godibile.