Nonostante uno stallo che perdura ormai da tre settimane, l’assenza di novità su una possibile trade e, apparentemente, il relativo interesse da parte dei Clippers (leggere: il prezzo considerato troppo alto), lo strappo tra James Harden e i Philadelphia 76ers non sembra destinata a ricucirsi.

Negli ultimi giorni Mike Sielski del Philly Inquirer – testata da sempre vicina alla franchigia – aveva argomentato (qui la traduzione in italiano del suo pezzo, su AtG) che, non essendoci una frattura con i compagni di squadra o con lo staff tecnico, nei prossimi mesi Harden si sarebbe probabilmente riavvicinato all’organizzazione. Le parole pronunciate ieri da Shams Charania (The Athletic), però, vanno completamente nella direzione opposta, lasciando intendere che il giocatore non è disposto a tornare sui suoi passi, per via dell’insoddisfazione dovuta al trattamento ricevuto dal front office dei Sixers, guidato da Daryl Morey.


Secondo Shams, “il rapporto tra Harden e Morey è praticamente rotto, finito. Il giocatore è molto infastidito per come la franchigia ha gestito la sua potenziale free agency, e ora vuole solo essere ceduto ai Clippers. E in passato abbiamo visto in che forma fisica può presentarsi Harden dopo l’offseason, se scontento”, spiega Charania, facendo riferimento al suo trascorso a Houston.

Aggiungete la frustrazione espressa ieri da Joel Embiid, ed ecco a voi la traballante situazione dei Sixers in questa offseason.