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Lo sport è costellato di grandissime gesta rimaste per sempre impresse nel firmamento di quello che è ben più di uno svago che unisce interi popoli. Gesta che hanno avvicinato, hanno emozionato, fino alla commozione e al sentirsi finalmente parte di un qualcosa. Questa è la storia che appartiene anche all’Italia campione d’Europa di pallacanestro del 1999. Una storia di successo, derivata da un percorso lungo, faticoso, fatto di esperienze e figure diverse, tutte però unite dalla medesima destinazione: appunto, il successo. Un traguardo meritato che andiamo a rivivere passo dopo passo in questo approfondimento sportivo che ha reso orgoglioso tutto lo stivale. Tra aneddoti, curiosità e analisi del contesto storico sportivo riviviamo insieme l’Italbasket trionfante in Francia nel 1999, un anno immortalato per sempre nell’albo dello sport con la palla a spicchi.

L’Italia campione europea ’99 di basket

Proprio come accade nel calcio, o nei motori, o ancora alle Olimpiadi attraverso le gesta di campioni provenienti dalle diverse discipline partecipanti, anche con la pallacanestro il tricolore ha una tradizione enorme e duratura. Il 1999 è stato un anno particolarmente significativo per quello che è stato ben più di un team di basket: un faro non solo per gli amanti della palla a spicchi, ma anche per chi non ha seguito sempre questo sport specifico. Del resto quando c’è passione, dedizione, cuore per quel che si fa, tutto ciò travalica ogni barriera di gusto e seguito sportivo, per andare oltre: raggiungere da vicino qualsivoglia amatore o meno, per unire gli uni agli altri in un unico popolo spettatore. Alla stregua della Nazionale di calcio del ’82 anche la squadra di pallacanestro del ’99 ha segnato così un momento indelebile nella mente e nella storia nostrana. Anche perché, giusto per essere chiari, benché alcuni portali come nel casinò snai in Italia potessero avere delle quote più alte, nessun bookmaker, o quasi, dava gli azzurri tra i favoriti. E questo dà ancora di più l’idea di come sia stata davvero una impresa.

La pallacanestro degli anni ’90 dell’Italia trionfante

Prima di avvicinare lo storico traguardo della nazionale di basket del ’99 è necessario capire il contesto della pallacanestro di allora. Stiamo parlando degli anni Novanta, un periodo d’oro per questo sport, che ha sempre conosciuto la fama di Oltreoceano deviando lo sguardo dell’audience verso gli States, sottovalutando per alcuni versi quello rintracciabile nel nostro Paese. Dal campo da gioco alle divise, passando per la velocità e il ritmo di esecuzione, tutto era diverso nel basket degli anni ’90. Tutto sembra appartenere a un’era geologica lontana, del resto stiamo parlando pur sempre di quasi trent’anni fa. Tuttavia l’Eurobasket del 1999 proprio in virtù di tali considerazioni sembra apparire oggi come un momento ancor più denso di significato sia per chi lo ha vissuto sia per chi, negli anni a venire, ha potuto riviverlo tramite tv, stampa e racconti tramandati. Niente stelle e strisce a rubare la scena, i riflettori tutti puntati su di noi, sul nostro team e sull’amore che circondava staff, giocatori e addetti ai lavori. Un amore che trasudava anche dai singoli componenti della Nazionale, per attaccamento alla maglia, allo sport praticato e ai sacrifici che c’erano dietro per arrivare a calcare campi come quelli della Francia del 1999. Una passione che, confrontata a quella di oggi, sembra anacronistica, quasi fuori luogo, a scapito della quale dal nuovo Millennio in poi si è imposto l’interesse economico. Il “dio denaro” che ha dilagato in tutte le discipline sportive di maggiore successo. Un mondo dunque diverso quello degli anni ’90, e forse anche per questo il ricordo del trionfo europeo italiano di pallacanestro è ancor più nostalgico se osservato con gli occhi attuali. Gli occhi di un cambiamento che forse nessuno si sarebbe aspettato e avrebbe voluto fosse cosi repentino e netto.


L’Eurobasket ’99 e il percorso verso il trionfo a Parigi

Di recente, a testimonianza dell’importanza e della rilevanza storica di questo trionfo cestistico tricolore, è stato sviluppato anche un documentario a tema. In occasione del ventennale infatti è stato celebrato l’anniversario dell’Italbasket vincitrice del 1999 con un montaggio che ha impressionato frame per frame, proiettando le gesta sul campo e il viaggio verso la finale del team guidato dai coach Bogdan Tanjevic e Marco Crespi. Alessandro Abbio, Davide Bonora, Gianluca Basile, Andrea Meneghin, Carlton Myers, Giacomo Galanda, Alessandro De Pol, Marcelo Damiao, Denis Marconato, Roberto Chiacig, Gregor Fucka – quest’ultimo nominato miglior giocatore del torneo – Michele Mian i nomi che componevano l’allora storica squadra di pallacanestro italiana. Si tratta di giocatori, dirigenti, allenatori, staff, accomunati da un sogno che si è reso presto realtà.

Dall’esordio negativo con la Croazia al successo finale

Come tutti i successi nostrani, essi si presentano sempre caratterizzati da una sofferenza: percorsi tribolati, sudati, per nulla attesi e scontati, che però poi conducono a un finale lieto. Fu così anche per il team italiano di basket del ’99, che esordì contro la Croazia. Un esordio amaro, poiché la squadra di Kukoc s’impose sul team azzurro che, forse un po’ troppo superficialmente, affrontò il match inaugurale con un piglio errato. Tuttavia si trattò di uno schiaffo di quelli che servono a svegliare tutti, e a compattare il fronte per le battaglie sportive successive. E infatti nei match seguenti, soprattutto come quello in semifinale contro la Jugoslavia (dei vari Dirac, Bodiroga e Obradovic), o ancora la Germania, la Repubblica Ceca, la Lituania e in ultimo la Spagna nell’attesissimo finale di torneo, l’Italia si mostrò con tutt’altro volto sul campo. Maggiore concentrazione, fiuto del pericolo, aiuto vicendevole e ritmi più elevati, determinarono le sorti in positivo del gruppo guidato da eccellenze come Meneghin (celebre ancora oggi la sua schiacciata all’Europeo nel canestro russo) o Chiacig, che segnò il punto decisivo nella storica finale vittoriosa ai danni del club ispanico. Ma quel cammino non è stato solo la vittoria nella finale, o le gesta fino ad ora raccontate. C’è stato molto altro: come l’esclusione inaspettata di Gianmarco Pozzecco; o ancora la nomina a C.T. dell’Italbasket di Tanjevic in sostituzione di Ettore Messina. Una delle tante storie da raccontare sul nostro sito.