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Se sulla carta la gara di ieri notte poteva sembrare fra Golden State Warriors e Memphis Grizzlies, tutti sapevamo benissimo che si sarebbe trattato di Draymond Green contro Dillon Brooks. Dopo che i due si erano punzecchiati nei giorni scorsi, con la violenta risposta di ieri da parte del giocatore di Golden State (trovate tutto QUI), il momento della verità è arrivato subito nella notte.

A spuntarla sono stati i Grizzlies ma, come si usa dire in questi casi, la squadra ha vinto solo la battaglia, non la guerra. A fine primo tempo, in un clima di per sé molto intenso, c’è stato anche un faccia a faccia serio fra Brooks e Green, terminato con un nulla di fatto e – stranamente – con 0 tecnici.

Sembra abbastanza ovvio che non possa trattarsi di altro se non di un semplice antipasto. Nella passata stagione, le squadre si sono affrontate ai Playoffs, e non si può certo dire che scorra buon sangue. La diatriba tra Draymond Green e Dillon Brooks non può che riaccendere il tutto e creare certe aspettative pro futuro.

Intervistato a bordo campo nel post-partita, a Brooks è stato chiesto che cosa si fossero detti con l’avversario:

“Continua a tenere il microfono acceso. Continua con il podcast e il blogging. Continua a farlo fuori dal campo, è carino. E’ divertente.”

– Dillon Brooks

Green, invece, nella press conference successiva ha mantenuto un atteggiamento di superiorità, più che di pungente ironia:

“Penso che stesse provando ad attirarmi verso il fallo tecnico. Prendo un tecnico quando lo voglio io, non abbocco all’amo. Credo sia questa la differenza fra me e lui: se ci provo con lui, è doppio tecnico perché lui risponde; viceversa, no. Uno di noi abbocca, l’altro no.”

– Draymond Green

Muovendoci alternando, Dillon Brooks si è poi congedato dal microfono di Jared Greenberg nel modo più piccante possibile:

Greenberg: “La prestazione di stanotte è stata impressionate.”

Brooks: “Grazie, lo apprezzo davvero. Ma dovreste intervistare Draymond, fatelo parlare di me. Fatelo continuare a parlare di me così potrò giocare ancora meglio.”

L’ultima parola, però, è dell’orso ballerino, a cui è stata fatta una domanda sulla rivalità fra Golden State e Memphis, alla quale ha risposto in maniera brutale:

“Una squadra vince, l’altra pure: così si crea una rivalità. Non è che basti che una squadra dica di poter battere l’altra e poi non ci riesce. Noi abbiamo 4 titoli, la loro franchigia 0, non è una rivalità. Tutti possono vincere a marzo. Faccio fatica ad alzarmi dal mio letto a marzo. Che diavolo significa una partita a marzo?”

Beh, Dray, potrai dire quello che vuoi, ma ogni appassionato NBA, in questo momento, non sogna che una cosa: una serie Playoffs fra Grizzlies e Warriors, fra Draymond Green e Dillon Brooks.