La sconfitta contro i Grizzlies dimostra che la ritrovata grinta dei Phoenix Suns è troppo debole e in netto ritardo

Questo contenuto è tratto da un articolo di John Volta per Bright Side of The Sun, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Come ti piace il piccante? Sei un amante del calore sottile della Carolina? Magari sei un vero appassionato di peperoncini. Oppure sei tutto per quel bruciore infuocato in stile Nashville? Beh, il piccante era vivo e vegeto a Memphis la scorsa notte, quando i Grizzlies hanno ancora una volta imposto la loro volontà sui Phoenix Suns. Nonostante una lista infinita di infortuni, Memphis ha dimostrato ancora una volta che una cultura della fisicità e uno spogliatoio pieno di determinazione possono portare alla vittoria.
La sconfitta per 120-118 di ieri sera segna la quarta volta in questa stagione che i Grizzlies servono ai Suns un bel piatto caldo di disfatta. Uno sweep stagionale. Quindi forse il piccante che hanno sperimentato a Memphis non era solo infuocato. Era barbecue.
Questo non significa che i Suns non abbiano lottato. Hanno combattuto, hanno graffiato, e finalmente quell’energia che abbiamo implorato di vedere per tutta la stagione sta iniziando a manifestarsi con costanza. Il problema? Potrebbe essere troppo poco, troppo tardi.
Quello che non capirò mai — indipendentemente da quante partite guardi, da quante rotazioni di formazione cerchi di giustificare — sono alcune delle decisioni che Mike Budenholzer prende. O non prende.
Nick Richards ha messo a segno una doppia doppia nel primo tempo. Ha giocato zero minuti nel quarto periodo. Zero. Nel frattempo, Ja Morant stava facendo a fette la difesa di Phoenix come un coltello da carving su un brisket appena affumicato, e Ryan Dunn? A prendere polvere a bordo campo come un ingrediente dimenticato in fondo alla dispensa delle spezie.
I margini nella NBA sono sottilissimi. I Suns hanno perso di due. Memphis ha avuto esattamente un possesso in più di Phoenix. È tutto ciò che serve. E volete dirmi che qualche minuto in più di Richards a battagliare sotto i tabelloni o di Dunn a rendere la vita un inferno per Morant non avrebbero potuto compensare quel singolo possesso? Uno solo?
Ma ehi, che ne so io. Sono solo un tizio che paragona il basket al barbecue.