FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Noa Dalzell per Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Dopo aver sostenuto uno shootaround, lo scorso marzo, Payton Pritchard ha rilasciato un’intervista in cui si è dichiarato orgoglioso della sua crescita e sviluppo in fase difensiva. Durante quell’intervista, rilasciata a CelticsBlog, la guardia dei Boston Celtics aveva anche ammesso di voler diventare uno dei migliori giocatori bianco-verdi in fase difensiva. “Voglio essere QUELL’uomo,” aveva rivelato mentre spiegava di essere in trepida attesa per il momento in cui le star lo punteranno offensivamente. In una Serie di Playoffs terminata in 5 sfide come quella disputata contro gli Orlando Magic, Pritchard ha dimostrato che quelle parole non furono vane: Payton è infatti diventato un vero e proprio asset in fase difensiva, su cui Coach Joe Mazzulla può fare totale e pieno affidamento. 

Quando Jrue Holiday è stato messo K.O. da uno stiramento al tendine del ginocchio in Gara 2 i Celtics si sono trovati di fronte ad un bivio – o ad un vicolo cieco. Il loro miglior uomo in fase difensiva è stato di colpo indisponibile, colui che più di tutti aveva sulle spalle il peso del fardello costituito dalla marcatura di Paolo Banchero. Il Coach dei Magic, Jamahl Mosley, prima di Gara 5 ha ammesso che il game-plan contro i Celtics privi di Holiday sarebbe stato molto diverso da quello con Jrue in campo, per via delle abilità difensive dello stesso #4 dei Celtics. “Aggiunge tanti piccoli ed invisibili dettagli alla sua squadra,” ha rivelato Coach Mosley.

“Un giocatore dotato di resilienza, capace di fare la differenza e non mollare mai. Riesce a mandare all’aria qualsiasi cosa si stia provando ad architettare.”

Coach Jamahl Mosley

E di colpo, certamente non richiesto dalla franchigia della Florida, è saltato fuori Payton Pritchard a ricoprire perfettamente quel ruolo, fresco vincitore del premio NBA Sixth Man of the Year. “Adesso è Payton Pritchard ad interpretare quel ruolo,” ha proseguito il coach di Orlando.

“Si è decisamente calato nel ruolo adesso, con una mentalità ‘a tutto campo’. Sicuramente cambierà l’andamento della sfida.”

Coach Jamahl Mosley

Per quanto riguarda la fase offensiva, Payton Pritchard ha avuto delle prestazioni altalenanti nonostante la miglior Regular Season NBA appena disputata dal punto di vista realizzativo. Al First Round dei Playoffs ha avuto una media di 9.2 punti a partita, con il 51.2% dal campo ed il 50% da oltre l’arco. Il suo contributo offensivo è stato fondamentale per lo più nelle prime due sfide della Serie: ha esordito con una prestazione da 19 punti in Gara 1, seguita da 14 punti in Gara 2 – con 11/19 dal campo; in Gara 3 e 4 la difesa più attenta dei Magic lo ha relegato ad un ruolo marginale in fase realizzativa, avendo realizzato solo 1 su 4 tentativi a canestro nell’arco di 50 minuti complessivi sul parquet. Ma nonostante ciò ha continuato ad avere un impatto positivo, contribuendo alle vittorie a prescindere dalle occasioni offensive ricevute.

Senza Jrue Holiday, Payton Pritchard ha lasciato la sua impronta in fase difensiva

“Per me è qualcosa per cui vorrei essere noto e rinomato,” ha spiegato Payton Pritchard a CelticsBlog dopo la vittoria in Gara 5, che ha concluso la Serie contro gli Orlando Magic. 

“Ne ho già parlato in passato, voglio essere un two-way-player. So che c’è stata gente in passato che ha affermato che io potessi essere solo un giocatore affidabile, ma è qualcosa che sto cercando di superare poiché voglio essere un eccellente difensore on-ball, in grado di annullare gli avversari durante le sfide.”

Payton Pritchard

Da giovane, Pritchard può esser stato frustrato in occasione di prestazioni poco proficue dal punto di vista dello scoring, ma adesso, guardando al passato, vede quei momenti come delle opportunità per aver influito in altri modi sul parquet. “Ovviamente tutti vogliono fare canestro,” ha affermato lo stesso #11.

“Ma ciò non è possibile, non ad ogni partita, visti gli elementi di cui dispone la nostra squadra. A volte qualcun altro si assume questa responsabilità, e quindi penso: ‘Come posso avere un impatto positivo?’ Per quanto mi riguarda si è trattato sempre e solo di mettere pressione sul ball-handler avversario, riuscire a recuperare palla e rendere la vita difficile ai nostri avversari.”

Payton Pritchard

Ha mantenuto Paolo Banchero e Franz Wagner in combo ad un 3 su 11 al tiro in occasione di switch offensivi, inoltre gli Orlando Magic hanno additato la sua pressione sul portatore di palla come principale causa del loro rallentamento del ritmo offensivo. “Credo di aver compreso che mi avrebbero puntato, ma ciò in cui sento di essere davvero bravo è mettere pressione sul ball-handler, sin da inizio azione,” ha affermato Pritchard.

“Se riesco a imporre il mio stile di gioco agli avversari ne traggo parecchio giovamento. Chiaramente, se avessi affrontato il ball-handler sul blocco sarebbero stati in vantaggio, in quella situazione il record è di 6-10. Perciò devo fare in modo di accelerare i tempi e rendere la vita dura agli avversari, solo così può andare bene. Questo è ciò per cui do tutto me stesso e penso di aver fatto un ottimo lavoro.”

Payton Pritchard

Di colpo sia Banchero che Wagner hanno iniziato a mantenere le distanze da Pritchard, entrambi contemporaneamente. Anche il #11 dei Boston Celtics, però, si è accorto di questo loro aggiustamento di gioco. “Ad un certo punto hanno smesso di provare quella soluzione offensiva, si trattava di doversi sforzare di più,” ancora Pritchard, che in aggiunta ha rivelato di aver compreso che le due star dei Magic dovessero pensare cautamente ad ogni loro singola mossa una volta giunti allo switch offensivo. “Penso di aver fatto un gran lavoro in quella situazione di gioco.” Nella sfida che ha posto la parola “Fine” sulla Serie, i due hanno terminato con 3/11 dal campo quando marcati da Payton Pritchard, come detto in precedenza. 

L’infortunio di Jrue Holiday, che da colleghi ed opinionisti NBA viene continuamente indicato come uno dei migliori difensori dell’era moderna, viene sottoposto a quotidiani controlli medici che lo relegano allo status di day-to-day, ed i Celtics hanno lasciato trapelare poco o nulla riguardo il suo stiramento al tendine del ginocchio. Ma a prescindere dalla sua presenza o meno, Payton Pritchard ha espresso chiaramente il fatto di non voler essere un clone del compagno di squadra. “Voglio solo giocare dando il massimo,” ha affermato il #11, aggiungendo che spesso, sia lui che i suoi compagni, si trovano ad affermare: “Jrue è incredibile!”

Al Horford ha sottolineato quanto incredibile sia l’impatto di Jrue Holiday sul versante difensivo, ma ha comunque concordato con Coach Jamahl Mosley sul fatto che Pritchard abbia compiuto grossi miglioramenti durante l’assenza del #4 bianco-verde. “Penso che l’impatto di Payton, per quanto riguarda la pressione in marcatura, sia stato davvero incredibile per tutta la Serie,” ha affermato il veterano.

“Stava solo cercando il suo modo di avere un impatto positivo sulle partite, per portare la squadra alla vittoria. Payton è stato fondamentale per noi per passare il turno.”

Al Horford

Tutti i membri del roster dei Boston Celtics conoscono perfettamente cosa voglia dire subire una tale pressione quando si conduce un possesso. “Giocare contro qualcuno come Payton è davvero difficile, io in primis odio farlo,” ha rivelato Holiday ad inizio stagione. 

“Spesso i giocatori vorrebbero avere vita facile, specie giocando nel backcourt. Semplicemente, Payton rende a chiunque la vita difficile.”

Jrue Holiday

Payton Pritchard lavorerà duro per limitare le sue performance con singola cifra nella casella dei punti segnati, almeno fino a quando i Boston Celtics staranno portando avanti la loro Playoffs-run. Ma il suo scoring non avrà alcun effetto sulla sua efficienza. A prescindere da dove arriverà la palla a spicchi al termine della parabola – o dal fatto che Payton prenda o meno il tiro -, il #11 dei bianco-verdi assicura un eccellente rendimento sul versante difensivo. 

“Cerco di lasciare il segno su ciò che posso controllare ed è alla mia portata. A volte non dipende da me il poter tirare o meno. In compenso posso dare il massimo in fase difensiva e provare a prendere rimbalzi.”

Payton Pritchard