FOTO: CBS Sports

Questo contenuto è tratto da un articolo di lo staff di Fadeaway World per Fadeaway World, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Channing Frye, campione NBA con i Cleveland Cavaliers nel 2016, ha ammesso in maniera nitida ciò che a molti poteva sembrare ovvio: hanno stuzzicato Draymond Green per cercare di spingerlo alla sospensione durante le NBA Finals 2016. Sul podcast di The Athletic, l’ex giocatore ha dichiarato:


“Certo che stavamo cercando di stuzzicarlo, tutti quanti ci stavano provando. Non doveva avere tutti quei tecnici, non doveva colpire gente in mezzo alle gambe. Non è colpa nostra, il nostro dovere è trarre vantaggio da queste situazioni. Se la scarpa di qualcuno fosse stata slacciata, ci avrei messo il mio piede sopra, è parte del gioco. E lui sapeva che lo stessimo stuzzicando. Se doveste riguardare la partita vi accorgerete che tutti ci stavano provando, e tutti sono arrabbiati per questo. Sapete per cosa dovrebbero essere arrabbiati? Gli altri 25 tecnici. E si parla di tecnici folli.”

Facendo un rapido riassunto, i Warriors erano in vantaggio per 3 a 1 nella serie e Green è stato sospeso per Gara 5 dopo un alterco con LeBron James avvenuto in Gara 4, raggiungendo quota 4 flagrant foul points ai Playoffs e, di conseguenza, imbattendosi nella sospensione automatica da parte della NBA. I Cavs hanno approfittato della situazione, vincendo la partita senza Green, riportando la serie a Cleveland per Gara 6 e completando il miracolo in Gara 7. La strategia di Cleveland, insomma, ha funzionato a meraviglia.

In un episodio di ‘The Old Man and the Three’, podcast di JJ Redick, Draymond Green è tornato sull’argomento, menzionando la provocazione di LeBron James:

“La sola cosa che è cambiata è che non sono sicuro che adesso reagirei allo stesso modo sul momento, ma solo perché sono cresciuto come persona. Non mi pento di aver reagito in quel modo, però, e la sola ragione per cui non posso promettere che non reagirei in quel modo dipende dal fatto che, se qualcuno salta sulla mia spalla, naturalmente cercherò di scrollarmelo. Questo è ciò che sono. Non posso promettere che non reagirei allo stesso modo, e so per certo che LeBron mi abbia forzato a quella reazione.”