Dopo il ritorno di Robert Williams, coach Joe Mazzulla può (e deve) sperimentare per trovare la rotazione definitiva.

Boston Celtics joe Mazzulla  Robert Williams nba around the game
FOTO: NBA.com

Questo contenuto è tratto da un articolo di Gregory Maneikis per Celtics Blog, tradotto in italiano da Alessandro Di Marzo per Around the Game.


Chi segue assiduamente l’NBA si ricorderà sicuramente il rendimento della starting lineup dei Boston Celtics della passata stagione. Analisti o meno, chiunque riconosceva la forza di Marcus Smart, Jaylen Brown, Jayson Tatum, Al Horford e Robert Williams in campo insieme. 


Nel 2021/22, secondo i dati di NBA.com, i cinque hanno condiviso il parquet per un totale di 443 minuti, con uno spaventoso +218 di plus/minus. La seconda migliore lineup, usata per 109 minuti? Un semplice cambio da parte dell’ex coach Ime Udoka, quello con Grant Williams (o Derrick White) dentro e Horford fuori. 

Quest’anno le cose sono un po’ diverse. Con Joe Mazzulla in panchina, il focus (e le rotazioni) – considerando anche la pesante assenza di Robert Williams per la prima parte di stagione – si è spostato più sul lato offensivo. Un po’ per il nuovo coaching, un po’ per le doti portate da Malcolm Brogdon in uscita da panchina, un po’ per la crescita dei giocatori più importanti della squadra, oggi i Celtics sono il miglior attacco dell’NBA, con 117.2 di Offensive Rating.

Dopo le NBA Finals contro Golden State, sembrava che la squadra avesse stretto un patto col diavolo per non incontrare mai più le difficoltà avute nella serie finale del 2022. Drive, kick, swing, swing, drive, kick, tripla. Esultare, ripetere da capo. Il tutto ha funzionato sempre meglio, e a quel punto il focus si è spostato sempre di più sull’altra metà campo, dove Boston sembrava aver perso alcune sicurezze.

Ora, le cose sembrano essersi leggermente risistemate, con i Celtics al decimo posto per Defensive Rating (111.2) – erano al sesto fino all’imbarcata contro i Thunder, ma poco cambia.

Tra le cause delle incertezze nella metà campo difensiva, c’era la difficoltà a trovare una 5-man unit che rispondesse alle esigenze difensive dei Celtics. La lineup che ha dominato minuti ed avversari lo scorso anno, dal ritorno di Williams, è stata poco utilizzata (meno di 20 minuti). Il quintetto con Time Lord preferito da Mazzulla, ad oggi, lo vede in campo insieme a Brogdon, Brown, Hauser e Grant Williams. Mentre il secondo con più minuti vede White e Tatum al posto di Brogdon e Hauser; e infine il terzo, molto intrigante, è composto da Brogdon, Tatum, Hauser, Grant e Rob.

Tutti e tre i quintetti, in ogni caso, sono stati utilizzati abbastana poco, e per poche gare, dunque è presto per tirare le somme. La Regular Season, del resto, è fatta anche per sperimentare e verificare quali soluzioni rendano meglio sul campo.

Boston Celtics joe Mazzulla  Robert Williams nba around the game
FOTO: NBA.com

Quello che sappiamo per certo è che a Mazzulla piace molto vedere i due Williams con Brogdon al loro fianco, e da qui sperimentare: la presenza di Rob può compensare le lacune difensive di Hauser, e la sua gravity rende la vita più facile ai tiratori al suo fianco. Vedremo nelle prossime partite se questo trend continuerà.

La domanda è: quale lineup inizieremo a vedere maggiormente in campo? Non deve necessariamente trattarsi dello starting five: come ha spiegato Keith Smith, “si parla troppo di chi inizia le partite”. Forse avrebbe più senso concentrarsi su chi le finisce, oppure s come vengono gestite le rotazioni nell’arco dei 48 minuti. Ed è importante ricordarsi che con 82 partite di stagione, non bisogna avere fretta: il momento dei verdetti, per una contender come Boston, arriverà in primavera.