
Questo contenuto è tratto da un articolo di Gautam Varier per FadeawayWorld, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Qualche mese fa, i Golden State Warriors si avvicinavano all’inizio della stagione 2022/23 con un umore a dir poco buono. Stephen Curry e compagni erano reduci dalla vittoria del loro quarto titolo e da un’estate che aveva portato alla conferma dei principali protagonisti degli Playoffs 2022. Poi, però, tutto è precipitato all’improvviso.
Un paio di settimane prima dell’inizio della Regular Season, Draymond Green e Jordan Poole hanno avuto un alterco in allenamento, che si è concluso con il violento pugno di Green sul volto di Poole. Un episodio che chiaramente ha scosso l’ambiente, e una faccenda deflagrata pubblicamente dopo che TMZ ha rilasciato il video dell’accaduto. Le immagini hanno rapidamente fatto il giro del mondo e trascinato l’organizzazione in una tempesta mediatica.
Il video, effettivamente, fa una certa impressione. In molti dopo averlo visto si sono chiesti se Draymond, JP e in generale la squadra potessero riuscire a superare questo incidente. Dopo le scuse (e un periodo di allontanamento dal team) di Green e con il passare delle settimane, però, i Warriors sembrano essersi lasciati alle spalle quanto accaduto.
Recentemente, il proprietario della franchigia Joe Lacob ha raccontato in un’intervista con Tim Kawakami (The Athletic) qual era il suo stato d’animo dopo aver visto quel video. “Joe, quando hai sentito parlare della faccenda, e poi quando hai visto il video, cos’hai pensato? Hai avuto paura che potesse compromettere la stagione?”.
Ad essere onesto, non ero pessimista quanto lo erano un po’ tutti. Però vedendo il video, sì, è stata una questione viscerale: non potevo restare indifferente davanti alle immagini. E noi siamo i Golden State Warriors, quindi è tutto amplificato. Vedere quello che era successo mi ha preoccupato, certo, e non c’è dubbio che sia stato un episodio dannoso per noi. Ero spaventato? Onestamente, sì. Ma sentivo che saremmo riusciti a superare il momento, e ora penso si possa dire che ce l’abbiamo fatta.
Nonostante le prolungate assenze di Curry e Wiggins (vicini al rientro), Golden State è riuscita a vincere 5 partite consecutive nelle scorse settimane, riportandosi al sesto posto nella Western Conference. Una conferma di quanto detto da Lacob: la squadra si è messa alle spalle i fatti di quel giorno.