Anche se, in generale, se la cavicchia.

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Stephen Curry è, dati alla mano, il miglior tiratore di sempre, e questo non è certamente elemento di stupore. Dopo aver viaggiato ampiamente sopra la soglia del 40% dal perimetro per tutta la carriera, eccezion fatta per l’annata 2019/20 in cui però ha giocato solamente cinque partite, Curry ha chiuso la passata stagione con “solo” il 38% da fuori, attraversando per un certo periodo la peggior shooting slump della sua carriera. Tra il 30 novembre 2021 e il 27 febbraio 2022, ad esempio, il numero 30 ha tirato con il 35% da 3 punti in 37 partite; su un campione simile non era mai andato sotto il 37% in carriera.

Andando ad esplorare un po’ più a fondo questi numeri, salta fuori qualcosa di molto interessante, che si sta ripetendo (in maniera un po’ differente) anche nel corso di questo 2022/23.

Alla fine del 2020/21, Curry registrava il 37% nei tiri dall’arco con il difensore distante dai 60 centimetri al metro e 20, il 43.2% nei tiri “open” (difensore distante dal metro e 20 al metro e 80) e il 47% nei tiri “wide open” (difensore distante circa due metri o oltre). Nella stagione 2015/16, annata in cui il due volte MVP ha probabilmente toccato il suo apice, la percentuale con il difensore vicino raggiungeva il 40%, mentre le percentuali “open” e “wide open” erano rispettivamente 47% e 48%.


Pur nella loro straordinarietà, il rapporto tra i dati è sempre rimasto comunque normale, con più efficienza nei tiri con il difensore più distante. Ma, a quanto pare, dalla passata stagione la tendenza si è invertita, confermandosi anche in questo inizio di Regular Season 2022/23:

Guida

Very tight: difensore entro 0.6 metri

Tight: difensore tra 0.6 e 1.2 metri

Open: difensore tra 1.2 e 1.8 metri

Wide open: difensore oltre 1.8 metri

3PT%2021/222022/23
Wide open40.945.8
Open35.046.5
Tight41.027.1
Very tight46.766.7

In pratica, le sue percentuali con il difensore molto vicino (“very tight”) sono irreali, in particolar modo il 46.7% della passata stagione sui tiri più contestati. Al contrario, è invece molto curioso che nel 2021/22 abbia tirato con un +11.7% sui tiri contestati che non su quelli aperti: la difficoltà nelle conclusioni sulla carta più semplici, mescolata a una disarmante facilità in quelli più complicati, è infatti qualcosa di unico nel suo genere.

Per adesso, Stephen Curry ha decisamente alzato le percentuali sui tiri molto aperti, ma il problema è soltanto uno: sta tirando addirittura con il 66.7% sulle conclusioni più contestate. Confidiamo nel fatto che le leggi che regolano l’esistenza facciano il loro corso e normalizzino queste cifre. Ma, con Steph, non si può mai esserne certi.