Questo articolo è una traduzione autorizzata. La versione originale è stata scritta da Evan Webeck e pubblicata su The Mercury News, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


Non sembrava che Draymond Green volesse davvero parlarne, ma ha sentito il bisogno di fornire un po’ di contesto per spiegare la prestazione di Jimmy Butler III in Gara 4.

So che non si sente bene. È stato piuttosto male tutto il giorno.

Dopo una partita in cui Butler aveva messo a referto 33 punti con 26 tiri e 7 su 9 dalla lunetta (e gli Warriors avevano comunque perso), in Gara 4 “Playoff Jimmy” è stato del tutto irriconoscibile. Era malato.

Con Stephen Curry ancora fuori, Butler ha tentato solo nove tiri e ha chiuso con 14 punti nella sconfitta per 117-110 che ha portato i Timberwolves avanti 3-1 nella serie con il prossimo capitolo in programma a Minnesota. Gli Warriors ora sono a un passo dall’eliminazione.

Butler ha giocato 34 minuti ma ha registrato il peggior plus/minus della partita con un -30. Gli Warriors hanno confermato che non si sentiva bene dopo che ha lasciato l’arena senza parlare con i giornalisti.

“Stasera non è stato aggressivo come al solito. Ma non ho visto molte occasioni per lui,” ha detto Steve Kerr. “Idealmente, potremmo circondarlo con più tiratori per aprire il campo, ma senza Steph non possiamo farlo al meglio. Detto questo, analizzeremo i video per capire dove possiamo creare spazi per lui. E so che in Gara 5 sarà più aggressivo.”

Butler si è guadagnato una reputazione — e anche un soprannome — per la sua capacità di emergere nei momenti decisivi. Ma in questa partita ha preferito penetrare e scaricare verso l’arco, dove anche i suoi compagni sembravano sorpresi di ricevere il pallone quando lui rinunciava a concludere al ferro.

Ha servito solo tre assist e gli Warriors hanno segnato appena otto triple su 27 tentativi. La partita era in parità sul 68 pari prima che Golden State restasse a secco per cinque minuti consecutivi. Sono finiti sotto anche di 21 punti e non hanno segnato una tripla nel secondo tempo fino al “garbage time”.

L’unico giocatore dei Warriors a raggiungere quota 20 punti è stato Jonathan Kuminga (23), mentre Green (6 su 14), Buddy Hield (4 su 11) e Brandin Podziemski (3 su 14) hanno tutti tentato più tiri di Butler.

“Abbiamo ovviamente bisogno che tiri di più,” ha detto Green. “Ma la loro difesa oggi collassava su di lui. Abbiamo cercato di compensare.”

Butler si è trovato spesso di fronte a Rudy Gobert nel pitturato, noto per la sua protezione del ferro che gli è valsa quattro premi di Difensore dell’Anno, e Minnesota ha fatto in modo che il lungo e atletico Jaden McDaniels rimanesse sempre su di lui.

McDaniels ha detto che Butler “non è stato aggressivo come al solito”, ma ha anche elogiato gli aggiustamenti difensivi dei Timberwolves. “Nella scorsa partita siamo stati un po’ disordinati, e per questo lui è riuscito ad arrivare al ferro e metterci in difficoltà.”

Green si è assunto la responsabilità per non essere riuscito a metterlo in condizione di segnare.

“Penso che sia colpa mia,” ha detto. “Devo trovare un modo per metterlo in posizioni migliori per segnare. Stasera ho solo cercato di passargli il pallone, ma non gliel’ho dato nei punti giusti, e questo ha permesso alla difesa di chiudersi su di lui.”

Dopo una brutta caduta all’inizio della serie contro Houston, Butler ha continuato a ripetere il suo mantra: Domino. Caffè. Bambini. Ma questa formula, finora sempre efficace, potrebbe non bastare per contrastare i segni di stanchezza accumulati dai Warriors negli ultimi due mesi.

Un aggiornamento sulle condizioni del bicipite femorale sinistro di Curry è atteso per mercoledì, ma il “Batman” di Butler non ha trasmesso grande ottimismo parlando con ESPN delle sue possibilità di scendere in campo in Gara 5. Curry, 37 anni, era già alle prese con un pollice destro dolorante prima di infortunarsi al bicipite nella prima metà di Gara 1.

Butler ha ammesso che sta ancora soffrendo per la contusione al bacino, e Kevon Looney ha detto: “Gli va dato grande merito per continuare a giocare nonostante un infortunio per cui molti altri si sarebbero fermati.”

La stagione dei Warriors si decide mercoledì a Minnesota.

“Playoff Jimmy” tornerà?

Steve Kerr è fiducioso:

Ho sempre pensato che avesse un grande istinto per la partita. E fa sempre quello che serve per vincere. Lo ha dimostrato non solo qui, da quando l’abbiamo preso, ma negli anni ha sempre capito cosa era necessario. Sono sicuro che in Gara 5 sarà pronto a dare tutto.


Around the Game è adesso anche un podcast, dove potrete approfondire l’NBA tramite le nostre voci 24 secondi alla volta… anzi, ripensandoci, per qualche minuto in più.