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Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Marco Marchese per Around the Game.


Uno dei refrain più gettonati all’interno del roster degli Orlando Magic, di recente, potrebbe essere quello del “come mantenersi al top, una volta raggiunto”. E dopo 3 anni dal suo approdo in Florida, è giunto il momento che coach Jamahl Mosley possa affrontare questa tematica con i suoi ragazzi. I Magic e il loro progetto sono stati a lungo impantanati nell’ “oblio” del rebuilding, ma sembra sia finalmente giunto il momento della svolta: al momento si trovano al 2° posto della Eastern Conference a pari merito con i Milwaukee Bucks di Giannis Antetokounmpo e Damian Lillard e i Philadelphia 76ers di Joel Embiid, con un record di 12 vittorie e 5 sconfitte, lottando anche per un posto ai quarti di finale (non ottenuto in extremis) del nuovo NBA In-Season Tournament. Coach Mosley ha espresso di recente il suo parere circa il periodo vissuto dai suoi Magic in un’intervista telefonica concessa ad Andscape, di cui riportiamo le parole:


“Spesso ci siamo ritrovati a condurre il gioco nella prima parte di gara. Questo è stato uno dei nostri pregi finora. Le vere squadre si vedono però nella seconda frazione, in questi casi. Ho utilizzato questa metafora per spiegare ai miei ragazzi come bisogna comportarsi in caso di ottimi risultati su grande scala, come stiamo facendo noi col nostro record attuale. Le squadre messe peggio in classifica ci daranno la caccia: come gestiremo la situazione? Non siamo più noi a dover tentare l’impresa contro squadre più blasonate. Noi siamo il target. E quindi, come bisogna comportarsi, adesso? Cambierà il nostro modo di approcciare alle partite? Per me si tratta semplicemente di avere la meglio e curare tutto fino al singolo dettaglio ed in ogni singola giocata. Tutto qui.”

Coach Jamahl Mosley

Il processo di rebuilding e riportare in alto gli Orlando Magic è sembrato un target alquanto arduo per coach Mosley, quando nel 2021 ha rilevato il suo primo incarico da Head Coach di una franchigia NBA. I migliori giocatori a disposizione di allora erano stati appena ceduti o scambiati, con il centro All-Star Nikola Vucevic finito ai Chicago Bulls, Aaron Gordon ai Denver Nuggets ed Evan Fournier ai New York Knicks. Inoltre, da ben 4 anni gli Orlando Magic non hanno mai raggiunto i Playoffs, senza riuscire ad ottenere un record positivo in Regular Season nello stesso periodo. 

L’innesto di Paolo Banchero, scelta numero 1 all’NBA Draft 2022, ha però alimentato le speranze di un cambio di rotta. L’italo-americano si è aggiunto ad uno young core di livello, che comprende anche i fratelli Franz e Moritz Wagner, vincitori della FIBA World Cup 2023 con la Germania, guardie talentuose come Jalen Suggs, Cole Anthony e il rookie Anthony Black, infine un centro affidabile come Wendell Carter Jr. Coach Mosley ha riposto immediatamente tutta la sua fiducia su questo nucleo giovane e di talento, avendo riconosciuto in esso delle doti essenziali come fiducia e rispetto reciproco e profonda coesione.

“Si tratta di uno dei migliori roster che abbia mai allenato, semplicemente perché ognuno si prende cura del benessere degli altri. Penso che questo fattore conti molto più di ogni altra cosa per me. Per certi versi si è trattato di dover aggiustare qualcosa in campo, ma molto è dipeso dalla connessione ed unione che i ragazzi hanno trovato dentro, ma soprattutto fuori dal campo. Accade in molte squadre: andare in vacanza tutti insieme, serate a giocare ai videogames ed altre attività di gruppo. Qui, però, tutti si esprimono al meglio grazie a questo genere di attività, molto più che altrove. Gli permette di essere un roster più compatto e coeso.”

“Per me questo vuol dire molto. Ha permesso ad ognuno di ritagliarsi il proprio spazio in ogni vittoria ottenuta fin qui. Non c’è mai stata gelosia all’interno di questa squadra. Non ho mai sentito dire nulla tipo: “Finora ha giocato bene lui, adesso è il mio momento”. La frase tipica che potreste sentire tra loro è “Ottimo lavoro, sono fiero di te. Continua così.” Può tranquillamente uscire dalla bocca di chiunque dei ragazzi, e questo dice molto circa la loro maturità. Non esiste la ricerca di fama e credito da parte del singolo. Stiamo tutti traendo vantaggio dal giocare bene collettivamente e dobbiamo continuare a farlo.”

Coach Jamahl Mosley
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Paolo Banchero è stato eletto 2023 Rookie of the Year all’unanimità, con media da 20 punti, 6.9 rimbalzi e 3.7 assist a partita. L’ex Duke ha aiutato i Magic a passare dalle 22 vittorie nella Stagione 2021/22 alle 34 in quella successiva, poco al di sotto delle squadre arrivate al Play-In Tournament. E nonostante Banchero abbia vinto il ROTY, ha ancora in mente altri obiettivi per sé e la sua squadra.

“L’anno prossimo dovremo puntare per forza ai Playoffs, non abbiamo scelta. So bene come e quanto ne parliamo quotidianamente tra noi: è l’unica cosa che interessa ad ognuno di noi.”

Paolo Banchero

Banchero ha avuto modo di mettersi alla prova anche indossando la maglia di Team USA alla FIBA World Cup 2023, in cui ha messo a referto 9.3 punti e 3.4 rimbalzi con il 58% dal campo. Seppure gli statunitensi siano usciti di scena con un deludente 4° posto, coach Mosley crede che Paolo sia riuscito a migliorare ulteriormente la sua versatilità difensiva, il playmaking e l’abilità di ricoprire più ruoli in campo. L’allenatore ha inoltre notato un maggior livello di consapevolezza nei propri mezzi da parte del “quieto” Banchero.

“Si dice: “Sono qui, appartengo a questo posto”. A volte i ragazzi più giovani non la pensano così, hanno una visione “più nomade”. Paolo, invece, è molto sicuro riguardo alla sua volontà di rimanere e al senso di appartenenza che nutre verso la squadra e la città. È un ragazzo molto tranquillo e quieto, sia umile che consapevole dei propri mezzi. La sua personalità è davvero incredibile, vuole solo vincere. Non gli importa di altro, conta solo vincere per lui.”

Coach Jamahl Mosley

Gli Orlando Magic hanno messo il loro nome in copertina grazie al record attuale di 12 vittorie e 5 sconfitte, frutto di una winning streak di ben 7 partite che ha annoverato “vittime” del calibro dei detentori del Titolo NBA, i Denver Nuggets, e anche Milwaukee Bucks, Boston Celtics e Los Angeles Lakers. Si tratta del miglior inizio di Regular Season NBA di franchigia dalla Stagione 2011/12 – in quel caso il record è stato di 11 vittorie e 5 sconfitte. E va rimarcato il fatto che l’età media del roster sia di soli 24.79 anni, con ben 11 giocatori con meno di 3 anni d’esperienza di NBA. La self-confidence di ogni giocatore è cresciuta e cresce a vista d’occhio ad ogni vittoria.

“Quando arriva il momento di scendere in campo sappiamo che dobbiamo giocare in modo intelligente, trovare la giocata giusta sia per sé stessi che per i compagni. Se riusciamo a farlo possiamo battere qualsiasi squadra della lega.”

Moritz Wagner (dopo la vittoria contro i Boston Celtics)

I traguardi raggiunti fin qui dalla franchigia della Florida sono frutto del gioco e dello sforzo corale, evidenziato dal fatto che, per lo meno nelle ultime uscite stagionali, nessuno tra i giocatori abbia superato i 20 punti di media, ma ben sei abbiano raggiunto la media di almeno 11 punti. A metà novembre i Magic hanno condiviso con gli Houston Rockets il 1° posto per Defensive Rating in NBA, col punteggio di 106.8. Inoltre, Orlando è riuscita a mantenere gli avversari sotto i 100 punti in ben 6 occasioni su 17 partite disputate. 

“Do merito a Coach Mos, giunto al training camp dicendo che voleva fossimo una squadra di livello top in fase difensiva. Ed è ciò che siamo stati fin qui. È quasi tutto merito di coach Mosley e del coaching staff, che ci hanno instillato questa mentalità e ci hanno permesso di metterla in pratica in campo. Poterci giocare le nostre chance all’In-Season Tournament è davvero importante per noi.”

Paolo Banchero
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Quanto esposto e analizzato in precedenza spiega perché coach Jamahl Mosley non sia del tutto sorpreso dall’ottimo avvio stagionale dei suoi Orlando Magic. 

“Sapevamo che questo fosse un gruppo speciale. Non sono molto sorpreso. Il livello di preparazione a cui il nostro coaching staff mira per questi ragazzi non ha eguali in NBA. E io faccio parte di questo processo, insieme a loro e allo staff dirigenziale, finché riusciremo a mandare avanti la “giostra” attraverso la cura del minimo dettaglio. Tutti sanno e possono notare quanto speciale sia ognuno di questi ragazzi, la cura dei dettagli che hanno ogni volta che scendono in campo, la loro voglia di dare il massimo l’uno per l’altro.”

“Ripeto, sono sorpreso solo in parte. So di cosa siamo capaci e conosco gli obiettivi che ci siamo prefissati. Abbiamo l’opportunità di realizzare qualcosa di speciale, ma è necessario che i ragazzi ci credano davvero. Si stanno rendendo conto dell’ottimo lavoro svolto e dei risultati che possiamo raggiungere continuando a fare le cose giuste.”

Coach Jamahl Mosley

Il giovane roster dei Magic ha avuto l’occasione di tastare il clima vissuto in post-season per via del nuovo NBA In-Season Tournament. Tutte e 30 le franchigie hanno partecipato al nuovo format, di cui 8 qualificate ai Quarti di Finale dalle quali scaturiranno le Final Four, che a Las Vegas competeranno nelle fasi di Semifinals e Championship Game. Banchero ha rivelato che il premio di $500,000 in palio per ogni giocatore del team vincente lo ha spinto a dare ancor di più in campo. 

Orlando ha terminato le fasi dell’East Group C con un record di 3 vittorie e 1 sconfitta, uscendo solo a causa del blowout inferto da parte dei Celtics ai Bulls e non riuscendo a qualificarsi come “wildcard” per questioni di differenza punti. Comunque un’esperienza formativa, come spiegato dall’allenatore un paio di giorni fa:

“Per i miei ragazzi è l’occasione di poter competere per qualcosa, seppur nel bel mezzo della stagione. E senza raccontarci bugie, molti di loro pensano al premio in palio come ad una motivazione in più. Nessuno sta snobbando la competizione. Ripeto, per noi è una chance di poter vincere un titolo a metà stagione, e poterci addirittura vantare di essere la prima squadra a vincerlo.”

Coach Jamahl Mosley

Coach Mosley ha stabilito i cardini su cui il suo spogliatoio deve fondarsi: puntare a vincere ogni partita attraverso lo studio dei dettagli, preparare con cura ogni impegno stagionale e ogni allenamento, evitare competizioni interne al roster e preferire un atteggiamento collaborativo e costruttivo. Riuscirà il giovane nucleo degli Orlando Magic a rimanere concentrato e focalizzato sull’obiettivo ed attirare definitivamente su di sé i fari della ribalta?

L’allenatore del team della Florida sostiene che i suoi giocatori vogliano essere una squadra speciale, visto che la stagione in corso sia la prima con un corso differente rispetto al passato data la presenza del nuovo torneo. 

“Non lo sento dire da loro, ma sanno di poter essere speciali. Ricordo sempre a tutti che, nel bene o nel male, ciò che ci interessa è aver fatto tutto eseguendo i nostri compiti e facendo ciò che ognuno di noi deve fare.”

“Continuo sempre a ripetere loro le stesse domande: stiamo giocando per vincere ogni partita? Stiamo prestando attenzione ad ogni dettaglio? Stiamo giocando in modo corretto? Scendiamo in campo collaborando compatti e lottando uniti? Non voglio che diano nulla per scontato.”

Coach Jamahl Mosley