Questo contenuto è tratto da un articolo di Marc J. Spears per Andscape, tradotto in italiano da Niccolò Scquizzato per Around the Game.


Playoffs? I Sacramento Kings non partecipano ai Playoffs dal 2006, quando l’ala rookie Keegan Murray aveva 5 anni, e la franchigia oggi sta ricominciando dal dodicesimo coach da allora, Mike Brown.


A questo punto, il solo raggiungimento del Play-In apparirebbe come un grande passo in avanti per i Kings. Murray, però, non ha intenzione di accontentarsi.

“La questione più grande di cui abbiamo parlato quando sono arrivato qui, è stata la prolungata mancanza dai Playoffs e il come stanno cercando di unire tra loro diversi tasselli importanti”, ha detto Murray ad Andscape. “La chimica c’è. Quindi, arrivare ai Playoffs, essere pericolosi durante i Playoffs, è una grande priorità per me. E so che è una grande priorità per l’organizzazione.”

Considerando il percorso di Murray fino alla selezione come numero 4 nell’NBA Draft 2022, è facile capire perchè sta sognando in grande per i Kings. Prima che i Kings facessero loro la ex star della Università dell’Iowa, Keegan era stato reclutato in maniera poco convinta dopo il liceo, e contestato non appena arrivato ad Iowa. È poi sbocciato ben oltre quanto si potesse immaginare.

Il suo percorso ha aiutato Murray a percepire una certa affinità con i Kings. Mentre è comune per gli agenti NBA cercare di condurre le proprie matricole al di fuori da Sacramento negli ultimi anni, Murray ha accettato la sfida.

“Comprendo a pieno la situazione dei Kings”, ha detto Murray. “Ho passato la mia intera vita a competere attraverso la pallacanestro. Senza sapere dove sarei andato all’università. Nel mio anno da senior al liceo, ad aprile, non avevo idea di dove sarei finito. Quindi questa fu una sfida nella sfida stessa. E andai ad Iowa, dove fui ulteriormente stimolato. Perciò, adoro essere messo alla prova, andare incontro alle sfide e superarle.”

Murray ha fatto registrare una media di 23.5 punti, 8.7 rimbalzi, 1.9 stoppate e 1.3 recuperi al suo secondo anno ad Iowa la scorsa stagione. Il nativo di Cedar Rapids, è stato selezionato nel primo team All-Big Ten e ha vinto il premio “Karl Malone” come miglor ala grande della nazione. I Kings hanno rifiutato potenziali offerte di scambio e passato prospetti come Jaden Ivey, Bennedict Mathurin e Shaedon Sharpe per selezionarlo.

Come noto, a Sacramento ci sono molti rimpiati per i recenti Draft. I Kings hanno chiamato Jimmer Fredette nel 2011 piuttosto che Klay Thompson e Kawhi Leonard; Thomas Robinson nel 2012 al posto di Damian Lillard; Ben McLemore nel 2013 invece di CJ McCollum e Giannis Antetokounmpo; Nik Stauskas nel 2014 prima di Zach Lavine; Willie Cauley-Stein nel 2015 prima di Devin Booker; e infine Marvin Bagley nel 2018 anzichè Luka Doncic, Jaren Jackson Jr e Trae Young.

Ma dopo aver osservato Murray guidare Sacramento ad un record di 3-0 nelle recenti partite della “California Classic Summer League” al Chase Center, i Kings ritengono di aver azzeccato questa scelta.

Diavolo, quel ragazzo è bravo”, ha assicurato la guardia dei Kings, Davion Mitchell. “È efficiente. Gioca nella maniera giusta. Si impegna difensivamente. Ha solo bisogno di comunicare un po’ di più in campo, ma questo arriverà nel momento in cui comincerà a sentirsi più a suo agio con noi.”

Coach Brown afferma che Murray si adatta alla nuova cultura dei suoi Kings, “dalla sua personalità alla sua abilità cestistica”.

È lungo, è in grado di segnare su tre dimensioni. Ha una maturità unica per un ragazzo della sua età. Adoro il suo percorso che lo ha portato fin qui, e il suo potenziale è fuori scala. I tifosi lo considerano un gran rimbalzista e sostengono abbia la capacità di diventare un grande difensore per noi. Tutti questi elementi ci sono saltati subito all’occhio e calzano a pennello per noi. La persona in sè è la giusta identità per la nostra cultura mentre continuiamo a progredire.”

Murray ha registrato una media di 19.6 punti e 8.0 rimbalzi con il 51% dal campo e il 44% da 3 punti l’anno scorso. Versatile ala di 203 cm per 97 kg, al debutto Keegan ha segnato 26 punti nella gara contro Miami in California Classic, e poi 24 contro i Lakers. E dopo fatto le sue prime apparizioni, racconta che “la sua fiducia è ai massimi livelli”.

“Ho giocato bene. Ho bisogno di essere un po’ più costante. Ma la mia fiducia non ha vacillato per niente. È un buon inizio per me e la mia carriera,” ha dichiarato Murray. “Voglio solo imparare più che posso. A Las Vegas so che ci saranno partite buone e altre meno.”

L’assistente allenatore Jordi Fernandez, che ha allenato la squadra durante la lega estiva a San Francisco, ha lodato il potenziale di Murray, descrivendo il suo contributo come “costante ed efficiente”. Fernandez ha aggiunto che la matricola è intelligente, allenabile, umile e un ottimo compagno di squadra, che vuole sempre fare la cosa giusta. “Sono rimasto molto impressionato da Keegan finora”.

Solo tre anni fa, le scuole di Division 1 di NCAA non erano entusiaste di Murray, nonostante uno stellare percorso al liceo Cedar Rapids Prairie, assieme a suo fratello gemello Kris. Dopo aver registrato una media di 20.3 punti e 7.2 rimbalzi nella stagione da Senior, Murray ricevette una sola proposta di borsa di studio in Division 1, dall’Università del Western Illinois. Piccole università quali Upper Iowa, Truman State e Southwest Minnesota State offrirono anch’esse borse di studio.

Consapevole che i suoi figli erano destinati a qualcosa di più grande, il padre ed ex giocatore di Iowa, Kenyon Murray, li ha però convinti a frequentare un programma post-diploma all’Accademia DME a Daytone Beach, in Florida. “Cercavo un posto vicino casa, ma mio padre iniziò a curiosare tra diverse scuole post-diploma. Dunque finii per frequentare quest’ultima,” ha detto Keegan.

Quando Murray ha annunciato che si sarebbe dichiarato eleggibile per il Draft 2022, ha ringraziato pubblicamente l’Accademia DME: “Grazie per avermi dato l’opportunità di giocare ad alti livelli e per avermi messo sulla strada per diventare il giocatore che sono oggi.”

“Sentivo fosse importante, per il semplice fatto che mi avrebbe dato un ulteriore anno di crescita. Al liceo ero passato dai 178 cm ai 200 cm dall’anno da Sophomore all’ultimo anno. Quindi questo ha dato modo al mio corpo di crescere e prendere confidenza. Ho giocato contro un sacco di scuole preparatorie in Florida, con l’obiettivo di giocare con i ragazzi della Division 1. Sento che quei mesi mi hanno preparato al mio anno da Freshman. ”

I gemelli Murray hanno poi le orme del padre scegliendo Iowa. Un desiderio che avevano da quando erano bambini, anche se c’è stata la percezione che dietro la firma ci fosse la mediazione del al padre.

“Ci furono polemiche quando sono state fatte le offerte delle borse di studio. È stato abbastanza difficile per me, perché sapevo di essere un eccellente giocatore. Perciò, è stato un modo per mettere alla prova me stesso e la mia famiglia, per dimostrare di essere all’altezza. E sento di averlo fatto.”

Il gioco di Murray ha fatto mutare rapidamente le domande su di lui. Ha registrato una media di 7.2 punti e 5.1 rimbalzi durante la stagione 2020/21 da Freshman con gli Hawkeyes. Ed è stato durante quella stagione, ha precisato, che ha iniziato a credere di poter diventare un giocatore NBA. Da All-American ha condotto Iowa al torneo Big Ten del 2022 ed è stato nominato Most Outstanding Player dopo aver messo a referto un record di 103 punti in 4 partite. Si è inoltre classificato al quarto posto nella nazione per punti a partita ed è stato primo in Player Efficiency Rating.

Murray ha annunciato che si sarebbe reso eleggibile per il Draft il 29 marzo.

“Sento che in NBA posso giocare sia da 2 che da 5,” ha detto Murray all’analyst ESPN Jonathan Givony in quel periodo. “Posso adattarmi ad ogni ruolo in cui vengo schierato. Non vedo l’ora di mostrare alle squadre NBA la mia versatilità su entrambe le metà campo. Sono molto più atletico di ciò che la gente crede. Sono quanto di più competitivo tu possa ricavare da un giocatore. Non lo metto in mostra dalle mie espressioni facciali, ma amo il gioco e competere ogni singola sera è una benedizione per me.”

Kris Murray ha avuto una media di 9.7 punti e 4.3 rimbalzi per gli Hawkeyes la passata stagione ed è previsto che ritorni per il prossimo anno da Junior. Con Keegan che andrà a vivere a Sacramento, è la prima volta da quando sono nati che i gemelli saranno distanti. Keegan racconta di essere pronti entrambi all’idea di sperimentare una vita lontani tra loro: “Semmai, siamo contenti di dividerci, siamo già stati insieme per 21 anni e siamo abbastanza rigidi l’uno con l’altro,” ha detto Murray. “Kris andrà per la sua strada. Sa il fatto suo ad Iowa, ed io farò lo stesso. Quindi, siamo contenti l’uno per l’altro.”

Murray non ha ancora avuto la possibilità di sistemarsi completamente a Sacramento, dopo essere stato selezionato al Draft il mese scorso. Finora, i Kings lo hanno conosciuto come un ragazzo tranquillo, dentro e fuori dal campo.

“Pratico molto il golf,” ha dichiarato Murray. “Avrò bisogno di tempo ancora per diventare bravo come alcuni colleghi in NBA. Voglio far parte di qualche torneo, sarebbe decisamente divertente. Non ho ancora tirato fuori le mie mazze, però. Da quando sono stato selezionato da Sacramento, sono lì.”

Murray ha firmato un contratto per una linea di abbigliamento con Zoarc Athletics prima del suo anno da Sophomore ad Iowa, con l’intento di promuovere una campagna per aiutare i bambini bisognosi di aiuti medici. Zoarc è un marchio di abbigliamento sportivo che promuove forma fisica, salute e pratica sportiva, con cui ha creato la linea di magliette IOWAVE, i cui proventi sono andati all’ospedale dell’Università di Iowa “Stead Family Children’s Hospital”. Murray ha pubblicato su Instagram, dopo aver mostrato l’assegno, che “essere partecipe di qualcosa più grande di me stesso è sempre stato uno dei miei obiettivi nella vita.”

“Quell’ospedale per bambini rappresenta una grande parte dell’Università dell’Iowa e dello sport lì presente. Il NIL (Name, Image and Likeness, ndr) è, ovviamente, un modo per far soldi secondo parecchie persone, ma voglio davvero fare del bene con esso.”

Murray ha confidato che nel breve periodo in cui è stato a Sacramento, ha ricevuto un caldo benvenuto dai tifosi Kings desiderosi di tornare in post-season. Con il ritorno di De’Aaron Fox, Domantas Sabonis, Harrison Barnes, Davion Mitchell, Richaun Holmes e i nuovi arrivati Keegan Murray, Malik Monk e Kevin Huerter, i Kings possiedono uno dei roster più talentuosi degli ultimi anni.

Playoffs? Nonostante la mancata partecipazione è durata parecchio e la Western Conference sia parecchio intimidatoria, Murray vede i Kings pronti per svoltare l’angolo durante la prossima stagione.

“Sono entusiasta di essere qui,” ha detto Murray. “Sono convinto di poter diventare parte di una squadra pronta a dare una svolta positiva all’organizzazione. Sento che questo rappresenta una grande opportunità, quella di essere partecipe del processo e ciò che ne consegue. Perciò, qui è dove mi sento a casa. Mi sento benissimo.”