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Dall’esatto momento in cui Donovan Mitchell ha messo piede in Ohio, non si è fatto altro che parlare della sua destinazione successiva, come se quella ai Cleveland Cavaliers fosse solo una tappa di passaggio, una sosta per la notte prima di arrivare a destinazione – quale, non si sa. Era così in estate, è così ancora, come riportato da Marc Stein – uno degli insider più affidabili assieme a Woj e Shams – nelle ultime ore:

“Mitchell entrerà nell’ultimo anno del suo attuale contratto nella prossima stagione se non ci sarà alcuna estensione, e questo porta a far crescere la convinzione fra le squadre avversarie che i Cavaliers saranno forzati a scambiarlo nei prossimi mesi qualora non dovessero trovare un accordo.”

Per dovere di cronaca, la prossima stagione non sarà l’ultima “a contratto” dell’ex Jazz, che ha ancora una player option per il 2025/26 del valore di oltre $37 milioni: facendo opt-out, sarebbe comunque free agent a fine 2005 e i Cavs rischierebbero di perderlo a 0. Uno scambio a fine 2024 è un’ipotesi già menzionata l’estate scorsa da numerosi insider (QUI l’approfondimento), riguardo alla quale vanno ricordate le parole di Ian Begley di SportsNet New York – che vagliava le possibilità di un nuovo assalto dei Knicks:


“Si parla di qualcosa di così distante che è impossibile sapere qualcosa di concreto. Basandosi su ciò che è successo l’estate scorsa, non penso che sia improbabile. Donovan Mitchell sarà eleggibile per un’estensione con Cleveland, ma sarei sorpreso se la firmasse; finanziariamente avrebbe più senso rinunciare a quell’estensione. Una volta che un giocatore del calibro di Mitchell si avvicina alla fine del contratto, tutto diventa possibile. Mi chiedo, però, se i Knicks saranno disposti ad aspettare un’altra stagione per completare la loro grande trade. Possono permettersi di aspettare, basandosi su probabilità ancora basse di arrivare a uno nella situazione di Mitchell? Si tratta di una manovra rischiosa. Se siete fan dei Knicks e volete Mitchell, penso che la chiave consista nei risultati che Cleveland otterrà nelle prossime due stagioni. Se completeranno percorsi fino alle Finals, è ovvio pensare che Mitchell resterà molto probabilmente lì.”

Senza dimenticare Brian Windhorst (caposaldo di ESPN assieme a Wojnarowski), che ha scelto ancor di più la “violenza” riferendosi alla stagione corrente:

“Non penso che ci sia alcuna possibilità che firmi mai un’estensione lì e, se fosse per me, lo scambierei subito. Non penso che i Cavs arriveranno lontano quanto sperono nella prossima stagione e quindi non credo che estenderà, perciò potrebbero ottenere molto di più scambiandolo con due estati rimaste anziché con una.”

“Sono anche consapevole che non è quello che faranno e capisco anche il motivo. Ma personalmente reputo più probabile vederli uscire al primo turno piuttosto che superarne due. E, in questo scenario, non trovo motivi per cui Donovan Mitchell potrebbe voler restare dopo la prossima stagione.”

Ora, come ripetuto anche da tutti gli insider, tutto dipende probabilmente da come Donovan Mitchell e i Cleveland Cavaliers chiuderanno questa stagione. Vincere è la panacea per tutti i mali e un potenziale posto in top-4 (se non top-3) nella Eastern Conference è un buon punto di partenza, soprattutto considerando le tantissime assenze stagionali. Ma ciò che conta di più sono i Playoffs, che hanno visto uscire malamente Cleveland lo scorso anno al primo turno proprio contro i Knicks, dimostrando più difetti che punti di forza. Adesso la squadra è un po’ cambiata, la presenza di Max Strus (Georges Niang, Sam Merrill integrato meglio e via dicendo) permette di aver maggior potenza di fuoco da affiancare al doppio lungo tanto utile difensivamente, quanto nocivo offensivamente, ma potrebbe non essere abbastanza per una cavalcata convincente – da almento Eastern Conference Finals, per intenderci.

Se i New York Knicks vorranno davvero rifarsi sotto, dopo la trade per Anunoby e le altre collaterali per Bogdanovic e Burks, dovranno sfruttare in primis il contratto di Julius Randle e le tante Draft pick future a disposizione, oppure cercare di valorizzare al massimo gli stipendi di role player importanti come Donte DiVincenzo e Josh Hart. Ma è un po’ troppo presto per questi discorsi, per i quali bisognerà aspettare svariate settimane. Da questi Playoffs, probabilmente, verrà deciso il destino di Donovan Mitchell.