I Celtics devono continuare a massimizzare la loro flessibilità e a stabilizzarsi sia a breve che a lungo termine.

Questo articolo è una traduzione autorizzata. La versione originale è stata scritta da Jeff Clark e pubblicata su Celtics Blog, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Brad Stevens e i Boston Celtics hanno dato il via all’offseason con il botto, cedendo Jrue Holiday e Kristaps Porzingis per portarsi sotto il temuto secondo apron. A ciò hanno fatto seguito una scelta al primo turno del draft, una trade al secondo giorno del draft e un altro paio di scelte al secondo turno (che, tra l’altro, hanno fatto risparmiare ancora più soldi).
Anche con tutto questo movimento e attività, siamo ancora a pochi giorni dall’inizio dell’offseason. Sembra stupido sottolinearlo, ma c’è ancora molto tempo per Stevens per continuare a fare affari.
Nota: credo ai Celtics quando dicono di non aver mai preso seriamente in considerazione la possibilità di scambiare Brown o White. Bisogna sempre ascoltare nel caso in cui altri offrano un pacchetto eccessivamente stupido e ridicolo, ma anche in questo caso è necessario mettere attorno a Tatum un talento di livello stellare, altrimenti si rischia di compromettere qualcosa di speciale.
La free agency si aprirà presto e alcune delle trattative concordate nella lega non sono ancora state finalizzate. Quindi c’è ancora la possibilità che i Celtics possano ampliare questi accordi o girare altrove alcuni dei giocatori in arrivo. In effetti, almeno due fonti hanno indicato che Stevens sta cercando di fare proprio questo.
Tuttavia, con l’avvicinarsi della free agency e la priorità dei Celtics di riportare a casa i free agent Al Horford e Luke Kornet, fonti della lega riferiscono a MassLive che i Celtics dovrebbero rimanere attivi sul mercato degli scambi mentre riorganizzano il loro roster. La squadra dovrebbe esplorare le proprie opzioni con i nuovi talenti acquisiti, come Anfernee Simons e Georges Niang, e con altri elementi del roster, tra cui Sam Hauser.
Per continuare a ridurre il monte stipendi, i Celtics hanno valutato l’idea di scambiare il contratto in scadenza di Simons, che ha un valore di 27.7 milioni di dollari, secondo quanto riferito da fonti della Lega. Con una mossa del genere, i Celtics punterebbero a realizzare due direttive organizzative che Brad Stevens ha sottolineato dopo il primo turno del Draft NBA di mercoledì: recuperare una maggiore flessibilità del roster e creare un percorso per trattenere i free agent Luke Kornet e Al Horford.
I Celtics hanno parlato molto di massimizzare la flessibilità. In parte si tratta solo di un nome in codice per tagliare i costi. Tuttavia, queste mosse di riduzione dei costi consentono di fare altri movimenti e potrebbero anche aprire spazio sufficiente per aiutare a rifirmare i centri e/o a tenere Sam Hauser (che ha un contratto di valore molto buono per la sua produzione).
Sia Simons che Niang offrono ai Celtics una certa flessibilità, dato che sono in scadenza di contratto. Possono essere ceduti subito o la squadra potrebbe aspettare la scadenza del contratto. Questi due giocatori, insieme a Sam Hauser, possiedono tutti la preziosa caratteristica di saper tirare con grande efficacia.
Il roster e la depth chart potrebbero non avere molto senso in questo momento, e va bene così. C’è ancora molto tempo per mettere insieme un roster più coeso a breve termine, pur mantenendo la flessibilità per fare mosse in seguito. La squadra potrebbe non essere disposta a dirlo ad alta voce, ma quasi non importa come sarà il roster nella serata inaugurale (e non mancheranno i mini-obiettivi che lo staff tecnico avrà per i giocatori).
Purché tutto abbia un senso e sia pronto a competere ai massimi livelli quando Jayson Tatum tornerà in campo.