
Questo contenuto è tratto da un articolo di Manas Sharma per The Lead Sports Media, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.
Sono pochi i giocatori più divisivi e capaci di suscitare polemiche quanto D’Angelo Russell. Quando era nei Los Angeles Lakers, DLo ha addirittura guidato la squadra in box plus-minus, una statistica avanzata. Tuttavia, ha anche messo su alcune delle sue peggiori prestazioni in carriera da Laker. Contro i Denver Nuggets, il 23 novembre, ha tirato con il 22% dal campo e ha realizzato solo sette punti in diciotto minuti. Nella partita successiva contro i Phoenix Suns, ha realizzato 16 punti ma ha fatto registrare il peggior plus/minus di squadra pari a -23.
Per usare un eufemismo, era la rovina dell’esistenza di molti tifosi dei Lakers. Ecco perché molti hanno festeggiato quando è stato ceduto ai Brooklyn Nets insieme al giovane prospetto Maxwell Lewis e a tre scelte al secondo giro per Dorian Finney-Smith.
Cosa dire di Dorian Finney-Smith?
L’ex Nets è noto per la sua storia di rivalsa dopo essere stato scartato al Draft 2016. Fortunatamente si è unito ai Mavericks in Summer League e ha impressionato abbastanza da guadagnarsi un posto a roster. Si è fatto strada nella rotazione ed è diventato una pedina fondamentale nell’affare che ha portato Kyrie Irving a Dallas. Sfortunatamente per Finney-Smith, questo ha significato l’invio ai modesti Brooklyn Nets. Tuttavia, la sua versatilità sulle due metà campo e l’abilità nel tiro da fuori lo hanno reso un obiettivo di scambio per molte squadre NBA in lizza. I Lakers si sono così inseriti all’ultimo momento e lo hanno strappato ai Memphis Grizzlies.
Da quando si è unito ai giallo-viola, Finney-Smith è diventato rapidamente un giocatore impattante. Anche se lo scoring non sempre lo dimostra, è una minaccia d’élite da tre punti che migliora le spaziature dei Lakers intorno a LeBron – e ora a Luka Doncic, suo ex compagno a Dallas e grande amico. Da quando si è unito ai Lakers, Finney-Smith sta facendo registrare un plus/minus cumulativo di +122, tirando con un impressionante 40.0% da oltre l’arco. La sua effective field goal% in questa stagione ha raggiunto il massimo storico del 63,5% a Los Angeles. E questi sono solo i numeri offensivi.
Dal punto di vista difensivo, Finney-Smith è stato ancora più impressionante. Prima dell’arrivo di Luka, faceva parte del migliore quintetto difensivo dei Lakers, che concedeva solo 80 punti ogni 100 possessi. Secondo Crafted NBA, si colloca nell’88esimo percentile come rim protector e nel 92esimo in termini di versatilità difensiva/scalabilità. Al 12 febbraio, i Lakers avevano un punteggio netto di +15,5 con Finney-Smith in campo e di +18,3 con lui e Jarred Vanderbilt in campo insieme.
Continua la volatilità di D’Angelo
Dall’altra parte, la run di D’Angelo Russell ai Brooklyn Nets sembrava inizialmente un modo divertente per riaccendere la magia della sua carriera. La sua prima partita di ritorno ha mostrato il suo talento e la sua abilità: DLo ha messo a referto 22 punti, due rimbalzi, otto assist e tre stoppate contro i Toronto Raptors.
Tuttavia, come spesso accaduto nella sua carriera, il suo percorso ai Nets è stato altalenante. Ci sono partite in cui sembra un comprimario di alto livello, quella contro gli Houston Rockets del primo febbraio ne è un ottimo esempio: Russell ha segnato 18 punti e distribuito tre assist in una vittoria contro una delle migliori squadre dell’Ovest. Ma ci sono anche casi in cui fa davvero male alla squadra: un esempio perfetto è arrivato appena quattro giorni dopo l’ottima prestazione contro i Rockets, mettendo su una partita abominevole contro i Washington Wizards, forse la peggior squadra dell’NBA.
Anche i suoi numeri difensivi sono rimasti in linea con i minimi di carriera. CraftedNBA lo colloca nel 28esimo percentile della lega in termini di plus/minus difensivo. Le grandi squadre di solito lo cercano nel finale. Ancora peggio, infine, contro i Cleveland Cavaliers il 20 febbraio Russell si è infortunato alla caviglia. Ha dovuto essere aiutato a uscire dal campo.
Chi ha vinto la trade?
Ci vogliono molti anni per decidere quale organizzazione si aggiudica l’inerzia di uno scambio. Alcuni accordi possono sembrare inizialmente unilaterali, ma col tempo cambiano nel panorama NBA in continua evoluzione. Tuttavia, i gialloviola non si sono assolutamente pentiti di aver ceduto D’Angelo Russell per Dorian Finney-Smith, anzi, quest’ultimo sarà un elemento fondamentale per la corsa ai Playoffs dei Lakers di quest’anno.