FOTO: Bright Side Of The Sun

Questo articolo è una traduzione autorizzata. La versione originale è stata scritta da Matthew Lissy e pubblicata su Bright Side Of The Sun, tradotto in italiano da Marco Barone per Around the Game.


All’inizio della stagione si diceva che il centro di riserva dei Phoenix Suns, Oso Ighodaro, avesse qualcosa di speciale, ma non si era certi che fosse pronto a ricoprire un ruolo da titolare. All’epoca, i Suns avevano Jusuf Nurkic in quintetto. Tuttavia, con due partite consecutive di DNP e una saltata per malattia domenica sera contro gli Charlotte Hornets, si può dire che il bosniaco non sia più in seria competizione per ottenere minuti importanti. Si potrebbe immaginare che Nurkic possa essere presto disponibile e utile in determinati matchup. Ma, a dire il vero, a meno che qualcuno non faccia il suo nome, si può persinodimenticare che faccia parte del roster dei Suns. Non si tratta di criticare Nurkic. Il suo gioco l’anno scorso è stato impressionante e il suo sforzo per rimanere in salute nelle ultime due stagioni è stato incoraggiante. Tuttavia, questa squadra sembra andare in una direzione diversa. Con Bradley Beal e il bosniaco in uscita dalla panchina e Mason Plumlee che ha assunto il ruolo di centro titolare, Oso sta beneficiando di un aumento dei minuti e delle responsabilità e il suo miglioramento è evidente in ogni partita.

Non sono sempre le statistiche a saltare all’occhio. Ciò che contraddistingue Ighodaro è il suo QI cestistico e le sue scelte sul campo. La sua capacità di leggere il gioco, anticipare le decisioni e fare la mossa giusta al momento giusto lo rendono un giocatore che non si può non apprezzare. Che si tratti di facilitare i compagni con blocchi precisi, di darsi da fare in difesa o di fare delle giocate decisive nel pitturato, Oso apporta una qualità intangibile che eleva le prestazioni complessive dei Suns. Con l’avanzare della stagione, sta diventando chiaro che abbia il potenziale per essere una risorsa a lungo termine per questa squadra. I Suns devono continuare a far giocare Ighodaro, anche se sembra che la sua stazza non sia adatta a certi avversari. Il suo impatto va al di là degli attributi fisici; si tratta della sua capacità di adattarsi e di fare la differenza a prescindere dalla partita. Questo sta diventando sempre più evidente non solo per i tifosi di Phoenix, ma anche per i suoi compagni di squadra, che continuano a essere impressionati dalla sua crescita e dal suo contributo in campo.

La fiducia e l’etica del lavoro di Oso Ighodaro sono contagiose e i suoi compagni di squadra sembrano nutrirsi della sua energia. Sia che si tratti di contestare i tiri o di eseguire le giocate con precisione, sta dimostrando che la sua presenza può cambiare l’andamento di una partita. Supponiamo che i Suns si impegnino a concedergli minuti significativi. In questo caso, Oso ha il potenziale per consolidare il suo ruolo di elemento chiave nella rotazione. Il rookie è intelligente e continua a svilupparsi in silenzio, per poi esplodere sulla scena quando la squadra ne ha più bisogno. Gli otto punti segnati negli ultimi quattro minuti della partita di domenica contro gli Hornets sono solo l’inizio.

Le statistiche potrebbero non raccontare tutto. Si tratta di vedere Oso Ighodaro giocare e muoversi in campo con precisione e compostezza. I Suns sono ora 4-1 nelle ultime cinque partite. Nella sua ultima uscita contro gli Hornets, il rookie ha giocato 30 minuti e ha chiuso con un +19 di valutazione. Quando ha giocato più di 20 minuti in tre delle precedenti quattro partite, i Suns hanno fatto un perfetto 3-0.


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