
Questo contenuto è tratto da un articolo di Nico Martinez per Fadeaway World, tradotto in italiano da Erika Annarumma per Around the Game.
Dopo 13 anni nella Baia, oggi è difficile immaginarsi Stephen Curry con una divisa diversa da quella dei Golden State Warriors. Grazie al suo talento e ai successi della squadra, Steph è ormai il volto della franchigia e la celebrità più riconoscibile in città. Vi ricordate, però, di quando i Dubs hanno quasi ceduto Curry, nel 2012?
Al tempo, la giovane point guard non era ancora il giocatore che conosciamo oggi; l’inizio della sua carriera infatti è stato ostacolato da una serie di problemi alla caviglia. Infortuni che, a quanto pare, sono stati determinanti per il futuro del giocatore, perché nell’estate del 2012 c’è stato un momento in cui gli Warriors sono stati vicini a concludere un accordo per la cessione di Steph a Milwaukee, prima che il parere dello staff medico dei Bucks mettesse fine alle trattative.
Secondo Frank Isola di The Athletic, Marc Lasry (owner dei Bucks) si è messo a ridere tre anni fa quando ha sentito Joe Lacob (owner degli Warriors) affermare che la sua squadra era “anni luce avanti” rispetto a tutte le altre dell’NBA. Dopo di che, ha raccontato la storia della trade non andata a buon fine con cui Curry sarebbe andato a Milwaukee in cambio del centro Andrew Bogut:
Non so se possono definirsi “anni luce avanti”, se volevano scambiare Steph Curry per Andrew Bogut… Quello era l’accordo. Ma lo staff medico dei Bucks pensava che la caviglia di Steph non avrebbe retto, e quindi l’accordo è saltato. Perciò, non so se si possano considerare dei visionari. Sono semplicemente stati fortunati, e va bene così.
La trade, ovviamente, avrebbe completamente cambiato il futuro degli Warriors. È impossibile immaginare come sarebbe la squadra ora se l’accordo non fosse saltato. Alla fine, però, i Dubs hanno ceduto Monta Ellis (il quale qualche anno dopo ha smesso di giocare nella lega) e costruito intorno a Curry una delle dinestie più vicenti della storia recente dell’NBA.
L’ex GM di Golden State, Larry Riley, ha invece raccontato che la franchigia non ha mai avuto alcuna intenzione di cedere Curry:
L’unico modo per far partire quella trattativa era lasciare che iniziassero a discutere di Curry. È come andare a pesca, devi gettare un’esca. Infatti, sono successe un paio di cose. Dall’inizio volevo portare la trattativa su Monta Ellis; abbiamo dovuto farlo per iniziare un dialogo.
Non importa a chi o cosa si crede in questo caso, tutto si è risolto nel migliore dei modi per gli Warriors, e col senno di poi anche per i Bucks. Steph è diventato un’icona nella Baia, mentre nel Wisconsin a portare il titolo è stato Giannis Antetokounmpo.
Non sapremo mai come sarebbero andate le cose se quell’accordo fosse andato in porto. What if…