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I Dallas Mavericks avevano un cammino ben tracciato sin qui: aperto lo spazio con la trade di Tim Hardaway Jr.,ri-firmare Derrick Jones Jr. al prezzo delle piena Mid-Level Exception (poco più di $12 milioni) e poi tentare di arrivare a Klay Thompson tramite una sign&trade in cui includere Maxi Kleber e Josh Green. Ecco, la firma di Naji Marshall, per quanto buona, sconvolge un po’ di cose, perché arriva a cifre ($27 milioni in 3 anni, stando a Wojnarowski) molto ma molto simili a quelle della MLE prevista per DJJ. Questo significa che, pur restando aperta la pista Thompson, Jones Jr. non resterà in Texas, nonostante il GM Nico Harrison avesse definito la sua conferma assolutamente prioritaria, trattandosi di un difensore versatilissimo, capace di attaccare il ferro con convinzione e di tirare con buone percentuali dall’angolo, tutto quello che viene richiesto in una squadra con Luka Doncic. A influire, con ogni probabilità, il recente cambio di agenzia, con il passaggio a Klutch Sports e a Rich Paul, questione che potrebbe aver influito sia sulle richieste, sia sulle condizioni previste dalla NBPA riguardo alla situazione di Derrick Jones Jr.

Al suo posto, se davvero stanno così le cose, arriva un altro difensore molto versatile, abile sia sui cambi su giocatori più robusto – non centri, ma ali forti – sia sul punto d’attacco, dotato di meno esplosività di Derrick Jones Jr. ma di maggior taglia e più affidabile al tiro. In un contesto con spaziature problematiche come New Orleans, Marshall ha viaggiato con una precisione del 42% sulle triple dall’angolo e del 39% su tutte le altre, piazzandolo all’86esimo percentile fra i pari ruolo – per rendere l’idea, DJJ è al 36esimo con 6% percentuali in meno in termini di efficienza al tiro pesante. Inoltre, Naji Marshall sa mettere molto più palla a terra di Jones Jr., talvolta iniziando l’azione a New Orleans o agendo da vero e proprio connettore – 12.9 di assist%, contro il 5.4% di DJJ, usato solo come play finisher. Non si intende che avrà palla in mano, certo, ma che potrà gestirla ancora meglio e convertire addirittura con più efficienza – non lasciando niente in difesa, anzi. Vedremo gli sviluppi, ma sembra proprio che i Mavericks avranno un nuovo starter nella prossima stagione.