E’ già finita, nel modo più triste, dopo un solo anno, l’improbabile avventura di Chris Paul ai Golden State Warriors. Ufficializzata da pochi minuti la decisione del front office dei Dubs di tagliare ‘Point God’ dal roster del prossimo anno. Gli Warriors hanno deciso di non garantirgli i 30 milioni di dollari presenti nell’ultimo anno del suo contratto, probabilmente per non aver trovato alcun partner disposto a farsene carico in una trade. Paul sarà ora libero di cercare una nuova sistemazione, verosimilmente a stipendio ridotto, con diverse squadre interessate a lui. La preferenza del giocatore dovrebbe essere orientata verso Los Angeles, dove vive la sua famiglia.

Come fa notare Anthony Slater (The Athletic) alla fine lo scambio di Jordan Poole per i Warriors non ha portato che ad aprire spazio salariale – e, da aggiungere, alla pick di Trayce Jackson-Davis. Considerato anche l’ufficiale addio di Klay Thompson, la squadra adesso si trova al di sotto della luxury tax line con 11 giocatori sotto contratto, nel bel mezzo di quello che si prospetta un periodo di transizione – pur sempre ai limiti del competitivo. Le prossime mosse probabilmente punteranno sulla scelta di qualche free agent utile alla causa fin da subito, anche di buon livello, cercando nel frattempo di piazzare Andrew Wiggins e il suo contratto da oltre $25 milioni annui di media da qualche parte. Si prospetta, con ogni probabilità, la fine totale di un’era nella Baia.